Sono tutti avvertiti: il Brasile fa sul serio e vuole interrompere il ventennale digiuno di titoli mondiali.
A dimostrarlo è lo spettacolare 4-1 con cui gli uomini di Tite hanno surclassato ieri sera la Corea del Sud (mai veramente in grado di ferire i verdeoro), guadagnandosi perciò l’accesso ai quarti di finale. Lì i sudamericani incontreranno l’altra vincente di ieri, ossia la Croazia di Zlatko Dalić, reduce da una vittoria sudatissima contro il Giappone ai rigori.
GIAPPONE-CROAZIA 1-1 (1-3 dopo i calci di rigore)
MVP dell’incontro è il portiere croato Dominik Livaković, che dopo 90′ di tempi regolamentari e 30′ di supplementari riesce a mantenere la freddezza e a parare tre rigori giapponesi, eguagliando il record di salvataggi ai rigori nella storia della Coppa del Mondo.
Ad aprire le marcature era stata però la nazionale del Sol Levante, al 43° del primo tempo, grazie alla rete dell’attaccante Daizen Maeda. Poi, a 10 minuti dalla fine del secondo tempo, la Croazia ha pareggiato i conti con la testa dell’ex interista Ivan Perišić. Dopo mezz’ora di sofferenza, a gioire alla fine è stata la nazionale balcanica.

BRASILE-COREA DEL SUD 4-1
Doveva essere una partita a senso unico ed alla fine è andata proprio così. Il Brasile strapazza la malcapitata Corea del sud e si qualifica ai quarti di finale, dove troverà la Croazia di Modric e Perisic.
Dopo la sconfitta indolore con il Camerun, la Selecao ritrova Neymar e, soprattutto, un gioco semplicemente meraviglioso che le consente di superare agevolmente l’undici coreano. I verdeoro sbloccano la partita dopo soli sette minuti, grazie al colpo da biliardo di Vinicius Junior, che con il destro piazza il pallone nel set.
Dopo nemmeno 6 minuti, dagli undici metri Neymar trova il suo primo gol in Qatar, spiazzando Seung Gyu Kim. La Corea prova a reagire, ma nelle poche occasioni in cui riesce a superare il muro brasiliano, si ritrova dinanzi ad un Alisson in stato di grazia. Alla mezz’ora, gli uomini di Tite chiudono definitivamente la partita. Un monumentale Thiago Silva pesca Richarlison in area di rigore: il centravanti degli Spurs, tutto solo, infila il tris che mette in ghiaccio la sfida.
Con la Corea ormai alle corde, i verdeoro danno spettacolo: a nove minuti dal duplice fischio, al termine di un’azione splendida in velocità, tocca a Paqueta mettere a segno il gol del momentaneo 4-0. Ancora una prestazione maiuscola per l’ex giocatore del Milan, passato dall’essere un oggetto misterioso a perno della nazionale più forte del mondo. Nella ripresa, la Selecao sfiora più volte il quinto gol con Raphinha, che ingaggia un vero e proprio duello con il portiere avversario.
L’attaccante del Barcellona ci prova in tutti i modi ma alla fine è costretto a rimandare l’appuntamento con il gol. Ad un quarto d’ora dalla fine, è invece il coreano Paik a realizzare l’ultima rete di una partita mai realmente in discussione. In un mondiale con un tasso tecnico sempre più basso rispetto al passato, questo Brasile è semplicemente una gioia per gli occhi dei tifosi. Neymar e compagni, ora, dovranno vedersela con i vicecampioni in carica. La caccia della Selecao al sesto titolo è appena iniziata.