L’Inter supera il Monza, ultimo in classifica, con una vittoria sofferta per 3-2 a San Siro. Gli ospiti sorprendono portandosi sul 2-0 grazie ai gol di Birindelli e Keita Baldé, ma i nerazzurri ribaltano il risultato con Arnautović, Çalhanoğlu e un autogol di Kyriakopoulos. Con questo successo, la squadra di Inzaghi consolida il primo posto in classifica con quattro punti di vantaggio sul Napoli, impegnato domenica contro la Fiorentina.
Inzaghi opera quattro cambi rispetto alla gara contro il Feyenoord: in porta c’è Josep Martínez, con Pavard, de Vrij e Acerbi a comporre la difesa. A centrocampo tornano Mkhitaryan e Çalhanoğlu, con Barella a dirigere il gioco. Sulle fasce, Bastoni sostituisce l’infortunato Dimarco a sinistra, mentre Dumfries agisce a destra. In attacco, Lautaro è affiancato da Arnautović.
L’Inter parte all’assalto, ma fatica a sfondare contro un Monza compatto e ben organizzato. I nerazzurri creano occasioni senza concretizzare, mentre gli ospiti sfruttano la difesa alta per pungere in contropiede. Dopo un gol annullato a Lautaro per fallo di mano, il Monza passa in vantaggio al 32’: Dany Mota e Birindelli combinano bene, con quest’ultimo che batte Martínez con un preciso diagonale sul secondo palo.
Sul finire del primo tempo, i brianzoli raddoppiano con Keita Baldé, che dal limite dell’area infila il pallone nell’angolino. Nel recupero, l’Inter accorcia le distanze: Arnautović svetta di testa e fissa il parziale sul 2-1 per il Monza.
Nell’intervallo Inzaghi cambia: dentro Carlos Augusto e Bisseck al posto di Pavard e de Vrij, con Bastoni che torna nel suo ruolo naturale in difesa. L’Inter continua a spingere e al 64’ trova il pareggio con Çalhanoğlu, che fulmina Turati con un rasoterra sul primo palo.
I nerazzurri non si accontentano e al 78’ completano la rimonta: un cross di Carlos Augusto viene deviato da Kyriakopoulos verso la propria porta. Turati prova a respingere, ma dopo il controllo dell’arbitro il gol del definitivo 3-2 viene convalidato.
Ora l’Inter si prepara a due impegni cruciali prima della sosta: martedì 11 marzo ospiterà il Feyenoord per il ritorno degli ottavi di Champions League, poi farà visita all’Atalanta al Gewiss Stadium per un altro big match di Serie A.
Hanno detto:
“Bisogna fare i complimenti al Monza,” ha detto Simone Inzaghi ai microfoni della Gazzetta dello Sport. “Come bisogna farli ai miei ragazzi perché siamo rimasti lucidi e abbiamo fatto un grande secondo tempo, stabilendo forse anche il record stagionale di tiri – aggiunge l’allenatore nerazzurro -. Non è semplice fare tutte queste partite una dopo l’altra: dobbiamo continuare a lavorare sapendo che sarà un cammino pieno di insidie, come lo è stato stasera. Dobbiamo cercare di migliorarci sempre perché sul primo gol dovevamo difendere più da squadra e si poteva fare meglio. Ho abbracciato uno a uno questi ragazzi perché mi danno tutto.”
Gli elementi
Si sblocca Çalhanoğlu: Di ritorno da un infortunio, oggi abbiamo visto il vero Çalhanoğlu. Gol spettacolare a parte, il turco ha gestito benissimo il centrocampo, filtrando palloni per i compagni, creando occasioni sui calci d’angolo, e limitando le opportunità per il Monza di oltrepassare la metà campo. Siamo felici che abbia segnato uno dei suoi gol da fuori area invece del solito rigore e speriamo che si mantenga per i prossimi impegni
L’imprecisione all’ordine del giorno: I nerazzurri sono stanchi in virtù delle partite ogni tre o quattro giorni e oggi si è visto. Con una partita facile sulla carta, i ragazzi sono stati protagonisti di numerosi passaggi imprecisi o a vuoto. Sono mancati i cross perfetti di Barella o le rifiniture cliniche di Thuram e Lautaro. Invece, abbiamo visto Thuram mancare di precisione in situazioni 99% delle volte sarebbe stato gol, Barella tirare cross in aree senza interisti, e una parte della difesa quasi addormentata sui due gol presi. Ci auguriamo che sia solo una fase momentanea in vista dei prossimi impegni.
La perseveranza paga: Detto ciò, questa Inter non si dà mai per vinta e lotta fino all’ultimo. I cambi all’Intervallo hanno aggiunto un po’ di pepe e precisione nelle azioni che hanno portato ai gol. Inoltre, Lautaro ha giocato da capitano vero, buttandosi sulle palle in difesa e in attacco, portandosi all’esterno quando serviva e lottare con tutta la squadra fino all’ultimo. In una stagione dove piovono critiche quando l’Inter non vince, i nerazzurri rispondono con la perseveranza fino all’ultimo secondo.