Il Milan vince la finale di Supercoppa Italiana a Riyadh con un 3-2 in rimonta sull’Inter, che spreca un vantaggio di 2-0. Ai gol di Lautaro e Taremi rispondono Theo Hernandez e Pulisic, prima che Tammy Abraham completi il ribaltone allo scadere dei tempi regolamentari.
Inzaghi effettua un solo cambio forzato, facendo riposare Thuram e schierando Taremi in coppia con Lautaro. Confermati gli altri dieci titolari che avevano affrontato l’Atalanta: Sommer in porta; difesa con Bisseck, de Vrij e Bastoni; centrocampo composto da Dumfries, Barella, Çalhanoğlu, Mkhitaryan e Dimarco.
La partita inizia in equilibrio: il Milan cerca di scalfire la difesa nerazzurra con palle lunghe verso Pulisic e Morata, mentre l’Inter punta sulle triangolazioni corte, rischiando in area. Il gol del vantaggio nerazzurro arriva nel recupero del primo tempo: Taremi serve Lautaro, che dribbla un difensore e insacca sul primo palo, chiudendo la prima frazione sull’1-0.
Nel secondo tempo l’Inter trova il raddoppio al 47°: Taremi aggancia un servizio di de Vrij, battendo Maignan in uno contro uno. La reazione del Milan arriva subito, grazie all’ingresso di Leao che cambia il tono della partita. Al 52° Theo Hernandez accorcia le distanze con una splendida punizione, nonostante fosse stato graziato dall’arbitro per un fallo su Dumfries nel primo tempo.
L’Inter prova a sfruttare il contropiede ma lascia spazi in difesa, subendo il pareggio al 80° con Pulisic, che approfitta di un varco tra Bastoni e Dumfries. Quando la partita sembra destinata ai rigori, Abraham segna il definitivo 3-2.
Una sconfitta amara per i nerazzurri, che avrebbero meritato almeno il pareggio.
Ora l’Inter torna a concentrarsi sulla Serie A, con tre impegni in otto giorni: il 12 gennaio contro il Venezia, il 15 in casa contro il Bologna e il 19 contro l’Empoli. Il 22 gennaio, invece, riprende la Champions League con la trasferta contro lo Sparta Praga nella penultima giornata del girone.
Hanno Detto:
“Di positivo resta il primo tempo,” ha detto il capitano Lautaro Martinez ai microfoni di Mediaset. “Nel secondo tempo siamo usciti in maniera corretta ma dopo il 2-0 l’Inter ha smesso di giocare. È finita l’intensità avuta fino a quel momento. In questo tipo di partite, queste cose le paghi. In una finale la fame c’è sempre, ma abbiamo anche sciupato qualche occasione da gol. Di opportunità ne abbiamo avute, ma gli episodi cambiano le partite e non siamo stati bravi a gestire. Il Milan non ha smesso di crederci, merito loro.”
Un elemento positivo
Lo spirito di squadra: Si potrebbe parlare dei singoli giocatori oggi, Taremi e Lautaro che si sbloccano, la mira perfetta di Barella, Dumfries che cerca di continuare il momento positivo o le parate di Sommer. Vogliamo soffermarci però sullo spirito di squadra. L’Inter oggi ha sofferto molto il gioco del Milan e una nostra opinione sul perché’ la trovate qui sotto. Abbiamo notato però che oggi i ragazzi hanno attaccato in dieci e difeso in undici. Tutti insieme senza soffermarsi arretrati a guardare le azioni. Abbiamo visto anche le punte liberarsi facilmente di palle ostiche. Poi, il risultato non e’ stato quello che volevamo ma ai ragazzi che oramai giocano ogni tre o quattro giorni non hanno nulla da recriminare e escono comunque dalla partita a testa alta.
E uno negativo
Questo amore viscerale per il retropassaggio: Il gioco di Inzaghi e dei nerazzurri, oramai, lo conosciamo bene. Costruire da dietro con passaggi corti e triangolazioni per portare avanti la palla. Se che la palla ce l’ha non vede uno spiraglio, molto (anzi troppo) spesso, la manda indietro aiutando gli avversari ad avanzare. Questo può funzionare con squadre lente e meno esperte. Con una squadra come il Milan, che ha giocatori veloci e concentrati, specialmente ora che hanno un nuovo allenatore, e si stanno tutti giocando la maglia da titolare, non può e non deve accadere. Troppe volte oggi abbiamo visto i rossoneri trovarsi davanti alla porta e noi a dover difendere proprio perché un Bastoni, un Asllani o anche un de Vrij passavano la palla indietro. È ora, secondo noi, di rivedere l’impostazione del gioco in situazioni di questo tipo onde evitare partite come quella di oggi, già chiusa e poi ribaltata. Ricordiamo, comunque, ai lettori, che su 26 partite giocate in questa stagione, ne abbiamo perse solo tre, ma le due contro il Milan fanno sempre un po’ più male.