Nell’anticipo della quindicesima giornata di campionato, l’Inter si impone sul Parma per 3-1 a San Siro. Vanno a segno Dimarco, Barella e Thuram per i padroni di casa, mentre un autogol di Darmian accorcia per gli emiliani.
Simone Inzaghi schiera l’undici titolare già visto contro la Fiorentina, match poi sospeso per il malore di Bova. Tra i pali c’è Sommer; in difesa, Bisseck prende il posto dell’infortunato Pavard, affiancando de Vrij e Bastoni. Dumfries e Dimarco occupano le fasce a centrocampo, con Barella, Çalhanoğlu e Mkhitaryan al centro, mentre l’attacco è affidato alla coppia Lautaro Martinez-Thuram.
L’Inter parte forte, controllando il ritmo per neutralizzare i potenziali contropiedi avversari. Le occasioni non mancano, incluso un gol annullato a Lautaro per fuorigioco di Thuram. Al 40°, i nerazzurri sbloccano la partita con un destro preciso di Dimarco sul secondo palo, al termine di una combinazione con Mkhitaryan. I padroni di casa gestiscono bene il vantaggio, lasciando pochi spazi al Parma, che fatica a rendersi pericoloso.
Nel secondo tempo, il Parma rientra in campo con maggiore determinazione, ma la difesa interista regge senza problemi. Al 54°, Barella raddoppia con un’azione personale straordinaria: parte dalla metà campo, salta un difensore e trafigge il portiere Suzuki per il 2-0. Il tris arriva al 66° con Thuram, che insacca sul primo palo dopo una deviazione di Bisseck sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Per il francese è il decimo gol in campionato.
Nel finale, il Parma trova il gol della bandiera grazie a un’autorete sfortunata di Darmian, subentrato a Bastoni. Nel tentativo di anticipare Man, il difensore devia nella propria porta, fissando il risultato sul definitivo 3-1.
Una vittoria meritata per l’Inter, che ha gestito la partita con autorità contro un Parma giovane, rapido e combattivo.
I nerazzurri tornano in campo martedì 10 dicembre per la sesta giornata del girone di Champions League quando visiteranno il Bayer Leverkusen. L’Inter, poi affronterà la Lazio nel posticipo della sedicesima giornata lunedì 16 dicembre.
Hanno Detto:
“Il Parma è un’ottima squadra, in trasferta aveva perso solo a Napoli,” ha detto Simone Inzaghi alla Gazzetta dello Sport. “Abbiamo interpretato la gara nel modo giusto. I gol di Dimarco e Barella sono stati top.” E poi su Thuram ha continuato: “Ho sempre detto a Marcus di attaccare il primo palo. Sono contento del gol, ha chiuso la partita.”
Quattro Elementi Positivi:
Mkhitaryan MVP: l’armeno dimostra ancora una volta di aver trovato la squadra giusta in cui giocare dopo Arsenal e Roma. Imposta il gioco, si butta su tutte le palle crea e si diverte. Sua la triangolazione con Dimarco che porta al gol del vantaggio nerazzurro, e sue anche parecchie impostazioni che portano alle occasioni nerazzurre.
La prudenza in area avversaria: Inzaghi ha impostato un gioco piu prudente del solito. Si e’ visto soprattutto sui calci d’angolo. Infatti, invece dei soliti cinque o sei giocatori in area, inclusi i tre difensori, alcuni dei ragazzi si sono trattenuti indietro per evitare potenziali contropiedi dei parmigiani. Questo cambio di strategia funziona per buona parte della partita e dimostra la versatilità del tecnico piacentino nel cambiare le cose anche a partita in corso.
Le prodezze di Dimarco: Oggi, nulla è passato dalla fascia sinistra se non un Dimarco scatenato. Sara anche stato il desiderio di fare bene contro la sua ex squadra, ma il centrocampista si è confermato un giocatore di grande valore per l’Inter sul campo. Gol a parte, Dimarco legge bene tutto il terreno di gioco, serve palle gol a tutti, e poi trasforma delle bellissime occasioni in risultati. Oggi non è stato da meno, sostituito solo per riposare in vista della partita di Champions League martedì dove siamo sicuri che si renderà ancora protagonista.
Una Curiosità: La partita di oggi non solo era importante per un ex come Dimarco, ma anche per Thuram. Suo padre Lillian, esordì in Serie A proprio tra le file della squadra emiliana, inoltre, l’attaccante francese, è nato proprio a Parma e si è avvicinato al calcio andando a seguire il padre mentre giocava per i Gialloblu.