Spettacolo puro nel Derby d’Italia a San Siro, dove l’Inter pareggia 4-4 contro la Juventus in una partita in cui entrambe le squadre hanno dato tutto. Zielinski segna i suoi primi gol in nerazzurro con una doppietta su rigore. A segno anche Mkhitaryan e Dumfries per l’Inter, mentre le reti bianconere sono firmate da Vlahovic, Weah e Yildiz (autore di una doppietta).
Prosegue il turnover per Inzaghi in vista degli impegni ravvicinati che porteranno i campioni d’Italia a giocare ogni tre o quattro giorni fino alla prossima pausa per le nazionali a metà novembre. I nerazzurri schierano la formazione tipo con il ritorno di Bastoni in difesa, affiancato da De Vrij e Pavard, Dimarco e Dumfries sulle fasce, Zielinski in regia al posto dell’infortunato Çalhanoğlu, supportato da Barella e Mkhitaryan, e il rientro di Lautaro e Thuram dal primo minuto in attacco.
Primo tempo intenso con ben cinque dei complessivi otto gol della partita. L’Inter parte avanti con un rigore trasformato da Zielinski al 14’. I nerazzurri vengono però raggiunti e superati al 20’ e 27’ dalle reti di Vlahovic e Weah. L’Inter soffre sulla fascia sinistra, ma non si perde d’animo e trova il pareggio con un sinistro spettacolare di Mkhitaryan al 35’, per poi ritrovare il vantaggio con un altro rigore di Zielinski nel finale del primo tempo, chiudendo sul 3-2.
Nella ripresa, l’Inter appare ancora più agguerrita, cercando insistentemente di penetrare la difesa bianconera. Al 52’ Dumfries si fa perdonare un errore precedente segnando il 4-2 con un bellissimo diagonale sul secondo palo. La squadra di casa continua ad attaccare, ma spreca alcune occasioni, tra cui quelle di Dimarco, Barella, De Vrij e Lautaro, con la difesa juventina che regge l’urto per evitare il tracollo.
L’ingresso di Yildiz a mezz’ora dalla fine si rivela decisivo per Thiago Motta. Il turco accorcia le distanze al 71’ in contropiede, per poi trovare il gol del pareggio grazie a un rimpallo in area, fissando il risultato finale sul 4-4. Un pareggio giusto, ma che lascia entrambe le squadre con l’amaro in bocca, mentre il Napoli prende vantaggio in vetta alla classifica.
I campioni d’Italia torneranno in campo mercoledì 30 ottobre in trasferta contro l’Empoli, per poi ospitare il Venezia a San Siro domenica 3 novembre.

ANSA / MATTEO BAZZI
Hanno Detto:
Amaro il commento di Simone Inzaghi alla Gazzetta dello Sport: “Stasera la Juve doveva prenderne 7-8, ma non abbiamo fatto neanche il quinto. Certo, aver creato moltissimo è anche un lato positivo, ma bisogna fare di più. È giusto che ci sia rabbia e delusione nelle ultime due [partite] avevamo fatto clean sheet, ma non basta. La partita di stasera è lampante: non si possono concedere gol così. 4 tiri e 4 gol… non si può.”
Tre Elementi Positivi
Zielinski regista: Il polacco, arrivato dal Napoli a parametro zero in estate, viene chiamato a fare il vice di Çalhanoğlu infortunato. Il centrocampista si dimostra un ottimo regista con una visione del campo a 360 gradi. Tutte le giocate migliori, incluse le azioni che hanno portato ai gol, passano da lui. Inoltre, aggiunge un altro rigorista infallibile all’arsenale di Inzaghi.
Fattore campo: Pubblico delle grandi occasioni stasera a San Siro. Gli oltre 75,000 presenti si sono fatti sentire per quasi tutta la partita. Siamo sicuri che il loro supporto abbia influito molto sulla grinta dei ragazzi che non hanno quasi mai perso concentrazione e, sotto di un gol, non si sono lasciati prendere dallo sconforto ritrovando il vantaggio. Il pareggio, a nostro avviso equo, andrà un po’ stretto ai tifosi ma siamo sicuri che si ricorderanno per molto tempo di questo Derby d’Italia spettacolare.
La perseveranza: Risultato finale a parte, i ragazzi non si sono lasciati prendere dallo sconforto dopo il ribaltone nel primo tempo. Hanno dimostrato concentrazione, continuando ad attaccare e a cercare il pareggio, e poi il vantaggio. Se fossero riusciti a chiudere prima la partita, con le azioni di Barella, De Vrij e Dimarco menzionate sopra, forse non staremmo qui a recriminare per gli ultimi due gol subiti. D’altronde il calcio è anche questo, può essere volubile nel dare soddisfazioni un giorno e delusioni un altro.
Una Curiosità: In una partita piena di figli d’arte, fra i quali troviamo anche Tim Weah figlio dell’ex-Milan George, due giocatori in particolare sono figli di grandi ex della squadra avversaria. Lilian Thuram, padre del bomber dell’Inter Marcus e dello Juventino Khéphren, è stato in forza alla Juventus fra il 2001 e il 2006 collezionando 144 presenze. Sergio Conceição, padre del neoacquisto bianconero Francisco, ha vestito la casacca nerazzurra per 42 volte fra il 2001 e il 2003.