Quest’anno, tra i protagonisti assoluti della “Class of 2025” della Basketball Hall of Fame vi saranno tre personaggi che non hanno mai calcato i parquet della pallacanestro professionistica, eppure sono considerati a tutti gli effetti delle leggende della NBA.
I tre in questione, invece, nel corso delle rispettive carriere, se la sono cavata “piuttosto bene” nel mondo del cinema: stiamo parlando di Jack Nicholson, Spike Lee e Billy Crystal, durante la prossima cerimonia a Springfield, Massachussetts, verranno inseriti nella “Naismith Memorial Basketball Hall of Fame James F. Goldstein SuperFan”, in qualità di tifosi.
Questo termine, però, non descrive appieno la passione viscerale che i tre colossi del cinema provano per la palla a spicchi e, soprattutto, per le rispettive squadre del cuore. Jack Nicholson, vincitore tra le altre cose di ben 3 Premi Oscar, è a tutti gli effetti uno dei volti simbolo dei Los Angeles Lakers.
L’indimenticabile protagonista di Shining li ha visti passare davvero tutti. Dallo Showtime di Magic e Kareem, al three-peat di Kobe e Shaq, dal back to back di Bryant e Gasol al titolo di Lebron James: Jack è sempre stato lì, in prima fila, con i suoi occhiali da sole ed il suo proverbiale sorriso da Joker, personaggio che tra l’altro ha interpretato in maniera magistrale nel 1989.
Negli ultimi 40 anni è stato il protagonista di alcuni dei film di maggior successo della storia del cinema. Ma registi e produttori sapevano benissimo che se in campo c’erano i Lakers, le riprese sarebbero state fermate, in quanto Nicholson era al palazzo.

Spike Lee è invece il simbolo indiscusso della tifoseria dei New York Knicks: un legame indissolubile quello che unisce il regista di Brooklyn ai colori bluarancio, nonostante le infinite delusioni che hanno contraddistinto gli ultimi 30 anni della franchigia.
Spike è inoltre noto per ingaggiare duelli verbali con le superstar avversarie: sfide che puntualmente perde. Memorabile lo scambio di battute al veleno con Reggie Miller, fenomenale giocatore degli Indiana Pacers negli anni ’90, che in una tesissima gara di playoff realizzò 8 punti in 9 secondi proprio in facci ad un incredulo Lee.
Il giorno successivo, il Daily News titolò: “Thanks a lot Spike”. Alla notizia riguardante la sua introduzione nella Hall of Fame, Lee ha dichiarato: “Chi lo avrebbe mai detto!”.

Billy Crystal, infine, ha deciso di legare la sua passione per lo sport ad una delle franchigie più bistrattate e notoriamente meno vincenti della storia del basket americano, i Clippers, per quasi tutti l’”altra” squadra di Los Angeles.
L’attore originario della Grande Mela segue la squadra da quando giocava ancora a San Diego, negli anni Settanta.
“Rappresento semplicemente tutti i fan devoti del gioco che amiamo”, ha spiegato 76enne, pronto ad entrare nella Hall of Fame insieme agli altri due colleghi ed all’imprenditore Alan Horwitz, super fan dei Philadelphia 76ers.