Lezione di scuola-guida oggi all’Autodromo di Monza. Argomento: il conducente deve adattarsi alle possibilità della vettura. Allievo: Max Verstappen di Red Bull. Docente: le squadre Ferrari e McLaren.
Risultato della 74° edizione dell’Italian Grand Prix: primo Charles Leclerc di Ferrari; secondo e terzo Oscar Piastri e Lando Norris entrambi di McLaren. Quarto è Carlos Sainz di Ferrari. Verstappen stavolta resta nelle retrovie. La cronaca di giornata finisce qui e lascia spazio all’entusiasmo dei 335 mila tifosi italiani.
In casa Ferrari, i tecnici sono riusciti a modificare l’assetto delle vetture, adeguandolo ai 306 chilometri del circuito brianzolo, quest’anno reso ancora più veloce dall’abbassamento dei cordoli a limitare i bordi della pista. Ai driver del Cavallino, per mantenere la leadership sino al traguardo, è stato sufficiente un solo cambio di gomme, a mescola dura, e fare attenzione a non usurarle.
In casa McLaren i tifosi hanno, invece, assistito al duello fra i suoi due piloti, con Oscar Piastri che ha immediatamente doppiato il collega Norris, e mantenuto la supremazia sino a fine gara.
Nei 53 giri di pista del circuito monzese il team Red Bull ha evidenziato le sue difficoltà, tecniche e caratteriali, dimostrando che, quando nei box manca l’entusiasmo, i problemi si sommano e non si risolvono.
Novità in casa Mercedes: le frecce d’argento tedesche hanno approfittato della trasferta italiana per annunciare che dal 2025 il diciottenne pilota bolognese Kimi Antonelli rimpiazzerà il dimissionario Lewis Hamilton.
Veniamo ora alle classifiche e alle graduatorie iridate, che ormai lasciano presagire colpi di scena per le otto gare rimaste in calendario. A Monza, primo si è qualificato Leclerc di Ferrari. A seguire, con 2.6 secondi di ritardo, si è piazzata la McLaren di Oscar Piastri. Al terzo posto, staccato di altri 6.15 secondi, troviamo il collega di scuderia Lando Norris. Quarto è Carlo Sainz, con altri 15.62secondi. Quinto è Hamilton con quasi 23 secondi. Tutto sommato, queste differenze cronometriche del gruppo di testa confermano un equilibrio dei valori tecnici e agonistici.
Invece, le sorprese sono nelle retrovie. Perché al sesto, settimo e ottavo posto troviamo Max Verstappen di Red Bull, Russell di Mercedes e Perez di Red Bull, con distacchi crescenti e prossimi al minuto. Si tratta di valori che testimoniano le difficoltà meccaniche degli sconfitti, problemi che neppure un campione seriale come Verstappen ormai riesce a nascondere.
Se il driver olandese e il suo team ancora mantengono la supremazia nelle classifiche iridate è perché possono permettersi di vivere di rendita. Infatti, la graduatoria mondiale per i piloti allinea Verstappen con 303 punti, seguito da Norris a 243. Terzo è Leclerc con 217, quarto è Piastri a 197, quinto è Sainz con 184 lunghezze. Nel mondiale costruttori, invece, la Red Bull, attualmente a 446 punti, sta per essere raggiunta da McLaren, già a quota 438. Al terzo posto ritroviamo la Ferrari, con 407 lunghezze, mentre quarta è Mercedes a 292.
Vedremo se tra due settimane, il Grand Prix dell’Azerbaijan porterà ulteriori cambiamenti.