Esordio casalingo positivo per l’Inter, che supera il Lecce 2-0 con gol di Darmian nel primo tempo e di Calhanoglu su rigore nel secondo.
I campioni d’Italia si presentano a San Siro, quasi esaurito con 70.921 spettatori, apportando due cambi rispetto alla gara di Genova della scorsa settimana. Il nazionale francese Benjamin Pavard prende il posto di Bisseck, mentre Mehdi Taremi fa il suo debutto da titolare, sostituendo il capitano Lautaro, fuori per un affaticamento muscolare subito in allenamento giovedì scorso. Tutti gli altri titolari della scorsa settimana sono stati confermati, a dimostrazione della fiducia di Inzaghi.
La partita è stata a senso unico, con l’Inter padrona del gioco e in controllo per quasi tutta la durata dell’incontro, desiderosa di riscattare il pareggio amaro ottenuto nella prima di campionato. Tuttavia, l’Inter ha dovuto fare i conti con un Lecce determinato, che ha dimostrato di meritarsi la salvezza della scorsa stagione. I ragazzi di Gotti sono riusciti a creare qualche scompiglio, arrivando raramente al limite dell’area, ma senza mai concretizzare, grazie anche alla solidità difensiva dei neroazzurri e a una buona prestazione di Sommer, sempre pronto quando chiamato in causa.
Sono bastati solo cinque minuti ai padroni di casa per trovare il vantaggio. Su un’azione ispirata da Dimarco, che ha crossato in area per Taremi, l’iraniano ha tentato la conclusione, ma la palla è rimbalzata, permettendo a Darmian di sfruttare l’occasione e battere di testa il portiere leccese Falcone.
Il primo tempo è proseguito con un equilibrio apparente, ma l’Inter ha dimostrato maggiore esperienza, controllando il gioco e cercando di portarsi sotto porta. Le occasioni per Taremi nei primi venti minuti sono state numerose, segno della sua fame di gol. Al 23° minuto, l’ex attaccante del Porto ha sfiorato un gol spettacolare con una rovesciata su cross di Darmian, mancando la palla di pochi centimetri e facendo sognare i tifosi interisti presenti allo stadio.
Sul finale del primo tempo, una bella occasione per il Lecce è stata sventata da Calhanoglu, che ha deviato un tiro pericoloso di Rafia diretto in rete, dimostrando ancora una volta la concentrazione difensiva dei nerazzurri.
All’inizio del secondo tempo, i ragazzi di Inzaghi, probabilmente spronati nell’intervallo, sono tornati in campo affamati, creando diverse occasioni da gol, pur mancando di precisione nell’ultimo tocco. Al 49°, Thuram ha tentato di replicare la prestazione straordinaria della settimana scorsa su assist perfetto di Barella, ma il suo tiro è finito di poco a lato. Poco dopo, è stato il turno di Dimarco, che però non è riuscito a finalizzare un’altra buona occasione.
Il Lecce ha creato qualche altra occasione, ma Sommer, sempre attento, ha continuato a negare il gol agli ospiti.
Al 68°, l’Inter ha chiuso la partita grazie a Thuram, che è stato atterrato in area da Gaspar, guadagnandosi il rigore che avrebbe sigillato il risultato. Calhanoglu, specialista dal dischetto, ha trasformato il rigore con precisione, spiazzando Falcone e portando il punteggio sul 2-0. Da notare che con questo gol, il turco porta a 17 conversioni consecutive dal dischetto in serie A, battendo il record precedente detenuto da Giampaolo Pazzini.
Anche le sostituzioni di Inzaghi sono state ben gestite, con Dumfries, Carlos Augusto, Asslani e Frattesi che hanno preso il posto di Darmian, Dimarco, Calhanoglu e Barella, e Arnautovic che ha sostituito Thuram in attacco. L’austriaco, dato per partente nella fase iniziale di mercato, ha dimostrato di poter essere un’arma in più per l’attacco nerazzurro, creando diverse ottime occasioni nell’ultimo quarto d’ora.
A parte un piccolo calo di tensione sul finale, complice il caldo milanese e la stanchezza dei titolari, gli uomini di Inzaghi hanno dimostrato di saper gestire una partita non facile contro un Lecce determinato.
La prossima settimana, i ragazzi affronteranno in casa l’Atalanta di Gasperini, che si è molto rinforzata in questa sessione di mercato con diversi acquisti, tra cui Samardzic, Retegui e Zaniolo. Sarà il primo vero test contro una squadra che aspira allo scudetto e che ha sempre dato filo da torcere ai nerazzurri.

Hanno Detto
“La fame ci vuole sempre, ma sono rimasto tranquillo. La squadra si sta allenando bene, a Genova avevamo fatto una buona gara con segnali importanti. Sono stati bravi anche gli avversari, ovviamente. Abbiamo preso due gol su episodi. Questa settimana non c’era contentezza perché siamo l’Inter ed è normale. L’anno scorso abbiamo vinto grazie all’intera rosa. Taremi si è integrato benissimo, ha fatto una partita poco appariscente ma ha lottato e ha corso per 95 minuti, rimanendo sempre al servizio della squadra. Arnautovic è entrato con un bellissimo spirito e sono questi i segnali che un allenatore deve avere.”
Simone Inzaghi alla Gazzetta dello Sport
Tre Elementi Positivi
Capitan Barella: Chiamato a dirigere i ragazzi in campo dopo il forfait di Lautaro per un piccolo affaticamento muscolare, Capitan Barella da Cagliari dimostra di avere la stoffa del grande campione con una mira quasi perfetta. Una garanzia per le fasce ma anche per gli attaccanti che sanno che se il cross o il passaggio viene da lui si piazza sempre ai piedi del diretto interessato.
Il Trio in mezzo: Il trio di Barella, Calhanoglu e Mkytharian continua a dimostrarsi esperto e impenetrabile. I tre hanno un’ottima visione del gioco e sanno dove piazzare la palla. Spiazzano gli avversari, si buttano in avanti, difendono e fanno muro. Sarà interessante vedere come Inzaghi gestirà le gerarchie considerando che dietro loro ci sono Frattesi e Zielinski che hanno lo stesso pedigree da titolari. Per il momento il trio non si tocca.
La Thu-Ta: Non si vive di solo Lautaro Martinez, e a fare coppia con Thuram si e’ visto un ottimo Taremi che ha dimostrato di essersi integrato bene nel sistema di Inzaghi. I due attaccanti, seppur senza gol, hanno creato occasioni e distratto la difesa avversaria mettendo comunque un po del loro nei due gol di stasera. Taremi con un assist a Darmian e Thuram procurandosi un rigore. Questa nuova coppia d’attacco sicuramente si vedrà ancora anche per dare respiro a Lautaro quando ne avrà bisogno.