Una partenza agrodolce per i campioni in carica dell’Inter a Genova, dove sono stati raggiunti nel recupero da un Genoa grintoso e instancabile, terminando con un 2-2 in una partita che i nerazzurri hanno dominato quasi sempre. L’Inter, priva di De Vrij, Buchanan e del neoacquisto Zielinski per infortunio, si è presentata allo Stadio Luigi Ferraris con la stessa grinta vista alla fine della scorsa stagione.
La formazione dei nerazzurri era quella attesa, con Bisseck che ha prevalso nel ballottaggio con Pavard e Darmian schierato al posto di Dumfries sulla fascia destra. Per il resto, i soliti titolari con Bastoni e Acerbi davanti a Sommer, e un centrocampo quasi impenetrabile con Dimarco e Darmian sulle fasce e il trio Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan al centro. Davanti, la consueta coppia Thu-La, protagonista anche l’anno scorso. Un Thuram scatenato, autore di una doppietta, e un Lautaro Martinez, reduce dalla vittoria in Copa America con l’Argentina, che ha svolto il suo ruolo di capitano, guidando i compagni in campo.
Nel primo tempo, l’Inter ha controllato la maggior parte del gioco, dimostrando grinta e affiatamento come se la pausa estiva non fosse esistita. Neanche il gol del vantaggio del Genoa ha scosso i nerazzurri; anzi, ha conferito loro una carica in più che ha portato al gol del pareggio di Thuram solo dieci minuti dopo.
Chi si aspettava una partita facile ha dovuto fare i conti con un Genoa affamato, come sarà per tutte le squadre che incontreranno i nerazzurri, che, in quanto campioni in carica, hanno un bersaglio molto più grande sulla schiena. I genoani hanno approfittato delle poche occasioni in cui si sono trovati davanti alla porta di Sommer, come dimostrato dal tap-in di Vogliacco al 10° minuto, dopo che la testata di Bani si era impennata sulla traversa rimbalzando ai suoi piedi per il momentaneo vantaggio.
Ci sono voluti solo dieci minuti per vedere l’Inter pareggiare con una prodezza di Thuram su assist di Barella. Il centrocampista, arrivato sulla fascia destra, ha piazzato uno dei suoi soliti colpi perfetti trovando la testa del francese, che ha battuto il portiere del Genoa, Gollini, con un colpo da maestro. Poco dopo, Thuram ha tentato ancora con una cannonata da fuori, ma Gollini ha parato facilmente, negando il gol del possibile 2-1.
L’Inter ha continuato a rendersi pericolosa anche nel secondo tempo, dimostrando di essere la squadra più affiatata. Al 52°, sembrava aver trovato il gol del vantaggio con Dimarco, ma il VAR, chiamato in causa varie volte durante l’incontro, ha annullato la rete per un fuorigioco di Darmian.
A un quarto d’ora dalla fine, Inzaghi ha deciso di cambiare schema, togliendo Calhanoglu e inserendo Taremi, al suo esordio ufficiale in Serie A, trasformando la formazione in un 3-4-3 che ha permesso al Genoa di penetrare il muro del centrocampo interista con maggiore frequenza. Questo azzardo ha dato i suoi frutti a sette minuti dalla fine, quando Thuram ha trovato il vantaggio temporaneo con un’altra masterclass da goleador grazie a Frattesi, subentrato a Mkhitaryan, che gli ha servito una palla perfetta spiazzando Gollini.
Purtroppo, il vantaggio è durato poco: il VAR ha decretato un fallo di mano di Bisseck in area, il migliore in campo che ha accusato l’inesperienza e la stanchezza nel finale, assegnando un rigore ai padroni di casa in pieno recupero. Il tiro di Messias è stato inizialmente parato da Sommer, ma il brasiliano ha seguito il rimpallo battendo l’estremo difensore nerazzurro e regalando ai rossoblù un punto importante contro i campioni d’Italia.
L’Inter ora avrà la possibilità di ottenere punti importanti in casa, ospitando il Lecce sabato prossimo e l’Atalanta la settimana successiva.
**Hanno Detto:**
“C’è delusione. A parere mio, i ragazzi hanno fatto una partita seria e concentrata. Abbiamo fatto un buon primo tempo; la rete del vantaggio del Genoa è stata un incidente di fortuna. Siamo stati bravi a recuperare e abbiamo avuto diverse occasioni. Nella ripresa siamo stati più lenti nella circolazione della palla, ma all’84’ siamo riusciti ad andare in vantaggio. Non sono soddisfatto; dopo l’1-2 ho messo Asllani per gestire meglio la palla e migliorare il possesso. Prendere due gol in questo modo rende difficile vincere. Onore al Genoa, che non ha mai mollato con cuore e impegno. Il pareggio, però, non ci soddisfa.”
Simone Inzaghi ai microfoni di DAZN nel dopopartita.
Tre Elementi Positivi
Yann Bisseck: Il tedesco ha fatto un’ottima partita, a parte la défaillance finale. Si è dimostrato un vero team player con il dono dell’ubiquità, difendendo bene e creando occasioni da gol sulla fascia destra. Considerando che la scorsa stagione lo abbiamo visto solo in 16 partite, sembra sia cresciuto molto, tanto da prendere il posto di Pavard, almeno per ora.
Lautaro Martinez, il comandante in campo, deve saper gestire sia il proprio ruolo che il resto della squadra. Si dimostra ancora una volta un giocatore generoso, leggendo bene la partita e passando la palla a discapito della gloria personale. Con il rinnovo fino al 2029, ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo Javier Zanetti dentro e fuori dal campo.
InzaghiBall: Già l’anno scorso, Inzaghi ha iniziato a imprimere la sua matrice sulla squadra. I ragazzi avanzano e retrocedono in unisono, dimostrando di aver recepito le istruzioni del mister. L’idea di cambiare formazione a partita in corso, sebbene rischiosa, non è una novità. Forse sarebbe utile provare ulteriormente in allenamento per evitare catastrofi durante le partite importanti.