Come contro l’Empoli o come a Cagliari. La squadra non è capace di gestire un vantaggio nemmeno contro un avversario che è riuscito a fare un solo tiro in porta in tutta la partita senza mai dare pressioni. Il gol di Success mette la parola fine a qualsiasi ipotesi residua di piazzamento per l’Europa di un Napoli disastroso. Nello stadio del 4 maggio 2023 una malinconica serata dove sono scesi in campo i fantasmi di un anno fa.
Nel primo tempo tanto possesso palla ma il Napoli non tira mai in porta né prova un’accelerazione per bucare il muro bianconero. Gli azzurri girano su se stessi da destra a sinistra ma senza mai essere pericolosi. L’Udinese si difende con ordine e rinuncia completamente a giocare.
Nel secondo tempo al primo tiro in porta il Napoli fa gol. Cross di Politano da destra e Osimhen decolla insaccando di testa alla destra del portiere friulano. A quel punto i bianconeri si svegliano e iniziano ad attaccare. L’occasione buona arriva tra i piedi di Davis ma Meret di fa trovare pronto dopo essere stato inoperoso per quasi un’ora. Ed è sempre il portiere azzurro a respingere un angolo velenoso dei ragazzi di Cannavaro. A dieci minuti dalla fine Victor segna ma l’arbitro e il check del Var annullano per fuorigioco. Con gli spazi lasciati dai friulani gli azzurri con Osimhen e Politano creano situazione pericolose. Poi come a Cagliari e in tante altre partite la paralisi difensiva arriva nei minuti di recupero: Success segna il pari.
Il Napoli paga caro la minima distrazione anche in una partita dove Ostigard ha garantito solidità nel gioco aereo anche se l’Udinese è stata poca roba in attacco. Lobotoka e Osimhen si sono dati da fare, gli altri già in vacanza. Contro il Bologna sabato prossimo sarà il passaggio ideale tra il bel gioco che fu dei campioni d’Italia e la rivelazione di Thiago Motta. Per De Laurentiis, ora, guai sbagliare allenatore e mercato se vuole davvero rifondare questa squadra.