Operazione cinque squadre in Champions quasi completata, nonostante tutto: il cammino delle italiane nel ranking UEFA prosegue e, grazie al lavoro dei club nelle coppe, la Serie A è vicina a guadagnarsi il quinto posto nella Champions League 2023/24. L’occasione portata dal nuovo format delle competizioni UEFA, che porta le varie coppe a 36 squadre (compresa quella più prestigiosa), sembra ormai a un passo per l’Italia che sta facendo da mesi gara di testa nel ranking: dopo aver completato il turno degli ottavi di finale di Champions, Europa e Conference League, il nostro Paese è in testa con 17.7 punti davanti a Germania, Inghilterra, Francia e Spagna. E dopo i sorteggi di venerdì, nonostante l’uscita di tutte le squadre italiane da questa edizione della Champions League, il conto rimane lusinghiero: per gli analisti di Opta, l’Italia ha addirittura il 96,9% di chance di terminare ai primi due posti del ranking che offrono un posto in più per la prossima Champions, contro il 70,6% dell’Inghilterra e il 29,1% della Germania. Insomma, è quasi fatta ed è merito del percorso fatto quest’anno dalle varie italiane in Europa: l’ultimo turno è stato un filotto d’oro tra Europa League e Conference League, ma ha anche sancito l’uscita di Inter e Napoli dalla Champions, dopo quella di una settimana fa della Lazio.
Nessuna squadra ai quarti della competizione europea più importante è una brutta botta per il movimento Serie A, dopo le tre squadre in semifinale della scorsa stagione (anche grazie a un calendario benevolo, va detto): ci si poteva immaginare quelle della Lazio e del Napoli contro Bayern Monaco e Barcellona – anche se le due big europee avevano parecchi problemi più del solito, entrambe alle prese con cicli tecnici avviati alla conclusione. Ha destato più scalpore quella dell’Inter contro l’Atletico Madrid, arrivata ai rigori nella gara di ritorno del Civitas Metropolitano. L’1-0 dell’andata della squadra di Simone Inzaghi era stato abbastanza stretto, visti i numerosi errori sotto porta prima dell’agognata rete di Arnautovic, e il vantaggio in campionato è tale che il focus era sul ritorno in Spagna ormai da due settimane. Ha avuto la meglio il Cholo Simeone, che in questa stagione ha modificato il suo Atletico. Dimenticatevi il “Cholismo”, l’esasperato uomo su uomo, l’organizzazione difensiva e il muro biancorosso: il nuovo Atletico gioca a calcio, propone, sa essere frizzante. E se ne sono accorti i nerazzurri, raggiunti dopo il vantaggio di Dimarco non solo dal pari immediato di Griezmann (su errore di Pavard) e dalla rete del subentrante Depay che ha fissato i supplementari: la capolista può senza dubbio rimpiangere le tante occasioni sprecate in ripartenza, in particolare quella di Barella e le due di Pavard. Poi si è arrivati ai rigori e contro Oblak è diventato tutto tremendamente più difficile: lo sanno bene Sanchez e Klaassen (anche se non si capisce perché la stagione sia stata affidata al tiro di un rincalzo nel momento chiave), mentre Lautaro, anche tradito da una zolla ballerina, ha sparato in curva.
Milioni di euro e gloria rimasta sul piatto, in un’eliminazione atroce per modalità che di fatto chiude in anticipo la stagione dell’Inter: la Coppa Italia era saltata a dicembre, la Champions in questo modo e lo scudetto numero 20, vero obiettivo del club per la stagione in corso, di fatto già cucito sulle maglie nerazzurre. Perse le rappresentanti della Serie A in Champions (dove il quarto Real Madrid-Manchester City si preannuncia spettacolo puro), restano quattro squadre italiane in Europa League e in Conference League. Il livello – dall’istituzione della Conference – è altissimo in Europa League e i quarti ne sono la testimonianza: ci sarà il derby italiano Roma-Milan e l’urna di Nyon ha riservato all’Atalanta la peggiore delle avversarie con il Liverpool di Klopp, per quanto sia affascinante l’ipotesi di godersi il vero Anfield, dopo averci giocato a spalti chiusi durante la pandemia. Almeno un’italiana in semifinale ci sarà, questo è certo. Benevolo è stato il sorteggio per la Fiorentina, che ha pescato i cechi del Viktoria Plzen e che nel percorso verso l’eventuale finale ha schivato anche le big Aston Villa e Lilla, dall’altra parte del tabellone. I viola hanno le chance per bissare l’ultimo atto della passata stagione, quando vennero beffati sul più bello dal West Ham, mentre saranno tutte da vivere le gare dell’Europa League: una ribalta europea importante, nonostante l’assenza dal palcoscenico principale. Intanto, la Serie A andrà all’ultima pausa della stagione con la rivelazione Bologna di Thiago Motta al quarto posto e una totale bagarre per la quinta posizione: un piazzamento che, di colpo, può valere una quarantina di milioni di euro in modo inatteso, quelli che porta la nuova Champions League dalla prossima stagione.