Era la gara più attesa della notte quella tra le due attuali regine della NBA, i Boston Celtics ed i Minnesota Timberwolves, e sicuramente non ha deluso le aspettative. Sul parquet incrociato del TD Garden, la capolista della Eastern Conference, padrona di casa, è riuscita ad avere la meglio sulla capolista dell’Ovest solo al termine dell’overtime, grazie alle magie di un immarcabile Jayson Tatum.
Nei tempi regolamentari, gli ospiti hanno dimostrato di meritare la loro attuale posizione in classifica, mettendo alle corde i biancoverdi, ad un passo dalla prima sconfitta casalinga in stagione. A guidare il quintetto dell’ovest, naturalmente, ci hanno pensato Anthony Edwards e Karl Anthony Towns, autori rispettivamente di 29 e 25 punti. I Celtics si sono dunque ritrovati a dover rincorrere gli avversari per diversi tratti della gara, salvo poi rimettere tutto in equilibrio nell’ultimo periodo. Grazie ai 35 punti di Jaylen Brown e, soprattutto, ai 45 del suo fenomenale numero 0, Boston dà il via alla rimonta, portando la partita al supplementare.
Nei 5 minuti di overtime, Tatum continua a martellare a ripetizione la retina avversaria, mettendo fine alle speranze di Edwards e soci, costretti a fare a meno di Gobert sotto le plance. I Celtics si aggiudicano il big match della notte con il risultato di 127-120, riconfermandosi come migliore squadra della lega, grazie ad uno score di 29 vittorie ed 8 sconfitte. Agli arrembanti T’Wolves, che restano primi ad Ovest (26-11), resta invece la consapevolezza di potersela giocare davvero con chiunque.
Nella lunga notte NBA, San Antonio batte nuovamente i Detroit Pistons (130-108), grazie alla prima tripla doppia in carriera del suo campioncino francese, Victor Wembanya, che chiude la gara con 16 punti, 12 rimbalzi e 10 assist. Vittoria anche per Indiana, che nonostante l’assenza del suo leader, Tyrese Haliburton, costretto ai box dopo il brutto infortunio rimediato con Boston, supera 112-104 i modesti Wizards in caduta libera. Ennesimo blackout per i Golden State Warriors, ormai lontani parenti della squadra meravigliosa che eravamo abituati a guardare ogni notte. Curry e soci stavolta si arrendono ai New Orleans Pelicans, che sbancano la Baia per 141-105. Vedremo se il ritorno di Green, che ha dichiarato di aver attraversato un momento difficilissimo durante la lunga squalifica, riuscirà a rivitalizzare un gruppo che sembra ormai essersi arreso dinanzi a Padre Tempo.
Vittorie esterne, invece, per due delle squadre più spettacolari della Western Conference, i Sacramento Kings ed OKC, che battono rispettivamente Charlotte e Miami. Continua l’ottimo momento di Utah, che in casa supera i campioni in carica dei Denver Nuggets 124-111, trascinata dai 26 punti di Markkanen e dai 27 di Clarkson.
Trionfo tra le mura amiche anche per i Clippers, che festeggiano il rinnovo di Leonard battendo i Raptors 126-120: l’ex San Antonio, per l’occasione, sfodera una prestazione da 29 punti e 7 assist. Ancora una sconfitta, infine, per i Rockets ed i 76ers, costretti ad arrendersi a Chicago e ad Atlanta.