Scocca la freccia di Kvara: il Napoli espugna Verona anche senza Osimhen con un secco 3-1 e doppietta del georgiano. Raspadori sugli scudi come punta centrale ma somigli più a un falso nueve mentre Politano a destra è una spina nel fianco. Gli azzurri e Garcia provano a mettersi alle spalle la partita precedente e anche le polemiche.
Inizia bene il Verona che nei primi 5 minuti tenta l’effetto sorpresa. Con un pressing asfissiante e due calci d’angolo Meret deve metterci i guantoni per sventare due tentativi di testa. Col passare dei minuti è il Napoli a prendere le misure sugli Scaligeri che iniziano a essere più prevedibili. Ci prova Raspadori per due volte su calcio di punizione ma Montipò respinge in entrami i casi come sul gran tiro di Politano. Gli azzurri crescono con Jack in versione centravanti che si rende pericoloso e offre l’assist del vantaggio a Politano poco prima della mezz’ora. A questo punto è un predominio azzurro che viene consacrato con la rete di Kvara a due minuti dallo scadere della prima frazione: la nuova esultanza da “arciere” fa innervosire Faraoni che pensa sia indirizzata alla curva dei suoi tifosi, noti per i continui cori razzisti anti-meridionali e anti-napoletani.
Nella ripresa il Napoli comincia dove aveva finito. Macina gioco e occasioni con Raspadori che fa il 9 rifinitore e costruisce azioni d’attacco insieme al numero 77 che oggi è ispirato. Il tris arriva con il georgiano in contropiede: Kvara si libera di un difensore e con freddezza batte Montipò poco prima del decimo minuto. Dopo 5 minuti Lazovic approfitta di un mezzo svarione della difesa azzurra e accorcia le distanze. Prima che il Verona prenda coraggio il Napoli ritorna a macinare azioni e Raspadori impegna il portiere su calcio di punizione prima di uscire per fare posto al Cholito. La partita a questo punto si apre senza più tatticismi con azioni da una parte e dall’altra. Simeone e Cajuste mancano di poco il bersaglio.
Questa è la gara che spiega dove doveva ripartire il Napoli. Innanzitutto dai ruoli come Raspadori che fa la migliore partita della stagione fino ad oggi con Kvara che fa la differenza e Politano indiavolato a sinistra. Cajuste si sta inserendo nei meccanismi e sta dimostrando le sue qualità fisiche e anche tecniche. Natan con Rahamani conferma le sue doti di ordine e di fisicità in difesa. Lobotka, Di Lorenzo e Zielinsky sono inamovibili per il peso che danno alla squadra tra esperienza, gioco e tecnica. Ora serve l’inserimento di Lindstrom che oggi è entrato a un quarto d’ora dalla fine della gara. Ora c’è subito la Champions a Berlino: in Germania serve concentrazione per 90’ perché certe distrazioni anche su uno 0-3 possono provocare non pochi problemi.