Porta stregata a Bologna: palo e rigore sbagliato, entrambi di Osimhen. Il Napoli domina il primo tempo ma non riesce a sfondare la barriera difensiva eretta da Thiago Motta. Come a Braga è il palo a fermare il nigeriano che nel secondo tempo spreca la migliore delle occasioni: un calcio di rigore per fallo di mano di Calafiori.
Nel primo tempo è un monologo con Kvara che domani la fascia sinistra e Osimhen colleziona il terzo palo in due partite con un diagonale in corsa e poi sulla respinta il 77 è sfortunato per spingerla dentro. Gli azzurri pressano e salgono con i difensori nella metà campo rossoblù, il Bologna stenta a superare la propria trequarti e non fa nemmeno un tiro in porta. Sulla destra Raspadori è desaperecido e fuori ruolo, si fa vivo nel finale con un tiro che finisce alto.
Nella ripresa Garcia inserisce Mario Rui al posto dell’ammonito Olivera e cambia la posizione a Raspadori: il numero 81 si accentra e gioca più vicino a Osimhen mentre Kvara si allarga a sinistra. Gli azzurri provano a essere pericolosi soprattutto in contropiede con le azioni in velocità tra Victor, Kvara e Raspadori ma la palla non entra. La porta sembra stregata soprattutto quando Osimhen sbaglia un calcio di rigore con il nigeriano: il numero 9 la spara fuori dopo aver spiazzato Skorupsky.
A quel punto la squadra si innervosisce e non riesce a costruire occasioni importanti. Osimhen reagisce male quando viene sostituito da Simeone inveendo nei confronti di Garcia. Questa volta la squadra, sebbene a ritmi lenti, ha mantenuto il campo e ha rischiato pochissimo con Meret quasi mai impegnato. Non gira bene la sorte sotto porta ma un segnale positivo è arrivato dalla prestazione di Natan dopo gli infortuni di Rahamani e Juan Jesus.
Mercoledì sera contro l’Udinese serve ritrovare gol e cattiveria davanti la porta avversaria.
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