Dal disastro al pareggio, ma Garcia ora è sulla graticola. Alla vigilia della prima gara di Champions il Napoli vive un inizio stagione da thriller. I campioni d’Italia e favoriti per questo campionato hanno recuperato due gol in casa della neopromossa Genoa dopo una partita mediocre. Gli azzurri entrano in campo così come erano usciti contro la Lazio: spaesati, confusi e privi di gioco. C’è un episodio che spiega lo stato nervoso della squadra: dopo 12 secondi Elmas è costretto a fare fallo per fermare un genoano sulla fascia ed è ammonito.
Lobotka si è dato da fare ma intorno ha il vuoto. Mario Rui e Anguissa pasticciano, in difesa i calci d’angolo sono diventati un tiro al bersaglio: quello del primo tempo con il gol di Bani (dubbi su spinta a Anguissa) e quello del secondo con il raddoppio di Retegui dopo la smanacciata di Meret.
Primo punto, la formazione. Garcia scegli Elmas quasi a furor di popolo dopo l’ottima prestazione con la Macedonia ma è impiegato sulla fascia destra e non come mezz’ala sinistra. In difesa fuori Rahamani e dentro Ostigard ma su ogni cross o discesa rossoblù si trema. In fase di costruzione e attacco Osimhen si vede poco e quelle pochissime occasioni non sono sfruttate per ritardi di passo o di reattività.
Secondo punto, le sostituzioni. La gestione di Garcia sui cambi ha lasciato diverse perplessità già contro la Lazio e stasera bisogna chiedersi come mai nella ripresa l’intero centrocampo sia stato sostituito. Terzo punto, la condizione psico-fisica: a parte la fame sembra che la squadra reciti a copione e non per giocarsi gli obiettivi stagionali.
Dopo il 2-0 Garcia cambia e butta dentro Raspadori che al 77° dal cilindro tira fuori un gran sinistro per il gol azzurro che accorcia le distanze. I calciatori sembrano demotivati e svuotati, non sono stati capaci di imbastire una manovra simile a quella della passata stagione o comunque pericolosa. Solo l’orgoglio permette a Politano di pareggiare al volo di sinistra dopo l’unica bella azione a 6 minuti dalla fine. Peggio del Napoli ci sono state solo alcune decisioni dell’arbitro Fabbri (gestione punizioni e ammonizioni) e Var (vantaggio genoano) che, come accaduto in Juve-Lazio, in questo inizio stagione non si capisce quale sarebbe il metro di giudizio.
Per Rudi Garcia ora arriva il momento peggiore. Mercoledì il Napoli andrà in Portogallo per la prima partita del girone di Champions contro lo Sporting Braga. I tifosi nostalgici di Spalletti e critici ora chiedono già la testa dell’allenatore. La partita contro il Braga è già decisiva per la panchina?
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