È già iniziato il conto alla rovescia che ci condurrà al mondiale 2026. La più importante manifestazione calcistica del pianeta sarà ospitata, per la prima volta nella storia, da ben tre Paesi: Stati Uniti, Canada e Messico.
A Los Angeles, il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha illustrato ai fortunati presenti il nuovo format della prossima coppa del mondo e tutti i dettagli dell’evento. Sarà il mondiale più lungo di sempre: saranno infatti ben 48 le squadre che accederanno ai gironi della competizione, con 104 partite in programma nell’arco di 39 giorni.
Sedici, invece, le città ospitanti: tra queste, ben undici sono statunitensi, ossia New York, Atlanta, Boston, Dallas, Houston, Kansas City, Los Angeles, Miami, Filadelfia, San Francisco e Seattle. A rappresentare il Canada, invece, vi saranno Toronto e Vancouver, mentre per il Messico ci penseranno Guadalajara, Monterrey e l’immancabile Città del Messico, teatro di alcune delle partite più celebri della storia del calcio.
Non c’è ancora la data del primo calcio d’inizio ma solo quella della finale, che si disputerà il 19 luglio, probabilmente a Los Angeles. Negi States, le nazionali in gioco calcheranno i campi solitamente utilizzati dalla NFL: parliamo di stadi modernissimi, climatizzati, sfortunatamente lontani anni luce da quelli che siamo abituati a vedere in Italia.
È stato inoltre svelato il nuovo logo della coppa del mondo, che torna oltre oceano 32 anni dopo USA ’94: il trofeo in primo piano sarà accompagnato dalla scritta stilizzata “2026” e dallo slogan “We are 26″. Come dichiarato dal presidente Infantino:
«È un momento in cui tre Paesi e un intero continente dicono: ‘Siamo uniti come una cosa sola per dare il benvenuto al mondo e offrire la Coppa del Mondo FIFA più grande, migliore e inclusiva di sempre'”. Il torneo consentirà a ciascun Paese ed a ciascuna squadra di scrivere la propria pagina nei libri di storia. Questo marchio unico è un passo importante sulla strada che porta al 2026. Le 16 straordinarie città ospitanti renderanno tutto questo ancora più colorato ed emozionante, lanciando i singoli marchi sviluppati dalla FIFA».