Un Legends club gremito in ogni ordine di posto da vecchi cuori rossoneri, nonostante il pomeriggio feriale. C’era anche un tifoso interista con la maglia di Icardi (?!)…non penso proprio venisse da Milano.
Finisce con uno 0-2 amaro, ma che non chiude totalmente i giochi. Ha vinto meritatamente un’Inter straripante nel primo tempo, contro un Milan che solo nel secondo tempo è riuscito ad abbozzare una reazione.
Sì, perché i due goal inaspettati subiti a freddo in rapida successione nei primi minuti, ci hanno scosso ed hanno totalmente cambiato la fisionomia di una partita che che è diventata tutt’altro da quella che avevamo preparato. Abbiamo giocato in apnea per tutto il primo tempo, in totale balia dell’Inter, rischiando più volte di capitolare (il palo di un ex del quale mi sfugge il suo nome, sarà sicuramente oggetto di recriminazioni da parte dei nostri cugini).
Così non è stato nel secondo tempo; siamo entrati in campo con uno spirito diverso, attaccando e pressando l’Inter a tutto campo. Se e’ vero che i nostri ragazzi non hanno creato dei gran pericoli a Onana (senza Leao è stato difficile finalizzare ed un palo esterno di Tonali è stata l’occasione più nitida) è anche vero che l’Inter non è più stata pericolosa dalle parti di Maignan.
Accettiamo il verdetto del campo: a metà partita l’Inter è meritatamente in vantaggio. Ma mancano ancora 90 minuti e ho la sensazione che in questi giorni un pensiero ricorrente turberà i sonni dei nostri avversari: quello di non averla chiusa quando potevano, quello di non aver fatto il terzo goal. E noi? Al contrario di loro ci lasceremo cullare dallo stesso identico pensiero. Non è ancora finita ragazzi, the best is yet to come!