33 anni dopo l’ultimo trionfo targato Diego Armando Maradona, il Napoli è campione d’Italia. Una cavalcata inarrestabile quella degli azzurri allenati da Luciano Spalletti, in grado di conquistare il terzo tricolore della storia partenopea con un mese d’anticipo rispetto alla fine del campionato.
È il ventiduesimo gol stagionale di uno straordinario Victor Osimhen, leader in campo e fuori di questa squadra, che regala al Napoli il punto necessario per la conquista matematica dello scudetto. Alla Dacia Arena, l’Udinese padrone di casa sembrava voler rovinare ancora una volta i piani degli azzurri, andando in vantaggio dopo pochi minuti. La sassata dell’attaccante nigeriano ad inizio ripresa, però, ha finalmente liberato l’urlo di gioia di una tifoseria che aspettava questo momento da oltre trent’anni. La squadra, ora, farà ritorno a Capodichino nella mattinata di venerdì, per motivi di sicurezza. Nel frattempo, la città è totalmente impazzita. Dalle periferie, al centro storico, passando per il lungo mare; fiumi di persone hanno invaso le strade del capoluogo campano, per dare inizio ad una festa che si preannuncia lunghissima.
E d’altronde, in una piazza così particolare, non potrebbe essere altrimenti. Naturalmente, le celebrazioni del trionfo azzurro non si fermeranno ai soli confini nazionali. In giro per il mondo, infatti, milioni di tifosi napoletani hanno riempito i locali delle città più disparate, per poter festeggiare la conquista del terzo scudetto, il primo dell’era post Maradona. In particolare, negli Stati Uniti, soprattutto lungo la East coast, i sostenitori della banda Spalletti erano già proti da giorni a levare i calici in onore dei propri idoli calcistici. A New York, presso il Ribalta Restaurant, casa del Napoli Club NYC, oltre trecento tifosi hanno trasformato quel particolare angolo della Grande Mela in una sorta di piccola ma rumorosissima Curva B.
Già la scorsa domenica, il club newyorkese, guidato da Rosario Procino, aveva preparato la festa scudetto, invitando per l’occasione l’ex capitano Paolo Cannavaro ad assistere alla gara con la Salernitana. Il pareggio dei granata non ha certo scoraggiato i tifosi azzurri residenti presso la città che non dorme mai. Oggi, infatti, tutti i componenti del club ed i vari sostenitori napoletani del posto si sono ritrovati al Ribalta già diverse ore prima della partita con l’Udinese, riscaldando l’atmosfera con cori e canzoni di ogni tipo. Situazione pressoché analoga a Philadelphia, dove i ragazzi del Napoli Club Philly hanno dato il via alla festa tricolore presso il Gran Caffe L’Aquila.
È lo scudetto di un grande gruppo, guidato da un allenatore troppo spesso sottovalutato. E’ il trionfo di Cristiano Giuntoli, direttore sportivo arrivato quasi in sordina dal Carpi, e del presidente Aurelio De Laurentiis, imprenditore lungimirante. E’ soprattutto lo scudetto di un popolo che, dopo 33 anni, può finalmente godersi il meritato traguardo.