Quello 0-1 di Ottobre a San Siro gridava vendetta, e la vendetta è stata servita, uno 0-4 meritatissimo al Maradona oggi.
Non c’è stata proprio partita, abbiamo stravinto tutti i duelli: ha vinto Pioli quello con Spalletti, indovinatissima la sua scelta di schierare Bennacer avanzato nella zona di Lobotka annullando in questo modo uno dei principali punti di riferimento del gioco del Napoli. Non è andata meglio a Kvara, sempre più nervoso con l’andare dei minuti, ingabbiato tra Diaz e Calabria. Hanno giganteggiato Tonali e Krunic, dominando il gioco a centrocampo ed in difesa non abbiamo mai sofferto.
Adesso ci sarà chi dirà che il Napoli era scarico e può permettersi una battuta d’arresto. Noi no, dovevamo vincere e l’abbiamo fatto.
Il primo tempo è tutto di Brahim Diaz, dominatore sulla fascia che doveva essere di Kvara. Al 16mo in occasione del primo gol si libera con una magia nello stretto e serve un assist delizioso a Leao che insacca con un tocco da sotto pure delizioso. Al 24mo suggella una grande prestazione con il gol del 2-0 in mischia. Quest’anno è l’anno della sua consacrazione, Brahim è diventato una certezza, un leader. Mentre Brahim ha rubato la fascia destra a Kvara, Rafa si è ripreso la sua, giocando in scioltezza e seminando il panico nella imbambolata difesa del Napoli in più di un’occasione.
Il secondo tempo comincia come è finito il primo, siamo sempre noi a controllare il gioco e dopo pochi minuti sfioriamo il terzo con Giroud terminale di una bella azione in contropiede. Al 55mo un acuto di Kvara, l’unico della partita, libera Mario Rui che impegna Maignan nella parata più difficile della serata. Passano tre minuti e mentre mi chiedo se questa azione possa aver dato un po’ di fiducia al Napoli e cambiare l’inerzia della gara, al 59mo Tonali sradica di forza una palla dai piedi di Anguissa a centrocampo ed immediatamente serve Leao che porta a due il suo bottino personale e chiude la gara. Il Napoli abdica!
Passano una manciata di minuti e Sealemakers, che nel frattempo ha rilevato Diaz, punta la porta seminando 4-5 difensori con uno dei suoi dribbling ubriacanti. Gran gol! Se la mette dentro anche Alexis, che spesso ubriaca anche se stesso quando arriva in zona gol, vuol dire che le cose vanno per il verso giusto. Figuriamoci che ha provato a fare anche il secondo.
Grande serata questa, ci ha rinfrancato, ma siamo solo a metà della maratona con il Napoli. Dopo 180 siamo avanti per prestazioni e gol segnati, ma qualcosa mi dice che i prossimi 180 minuti si giocheranno alla morte.
Dipende tutto solo e sempre da noi! Forza ragazzi!!