Sono stati gli incidenti a calamitare l’attenzione e l’entusiasmo dei 450.000 spettatori presenti questo fine settimana al Circuito Albert Park di Melbourne per il Rolex Grand Prix di Australia.
Scontata la vittoria finale di un terzetto di campioni del mondo: Max Verstappen, solito primo arrivato; Lewis Hamilton, benvenuto secondo; e Fernando Alonso, terzo, ma che la legge delle probabilità quest’anno comunque prevedeva salire sul podio.
Ed ora diamo spazio ai veri protagonisti della cronaca di giornata: tre incidenti, dicasi tre. Iniziamo dal prologo che ha costretto al ritiro Charles Leclerc di Ferrari, sinora campione di sfortuna. A soli tre giri dalla partenza il monegasco della Ferrari è stato protagonista di un testacoda che lo ha portato fuori pista e fuori gara dopo una collisione con Lance Stroll di Aston Martin, che tuttavia è riuscito a proseguire.
Il giovane ferrarista abbandona Melbourne ancora a mani vuote: “siamo alla terza gara ed abbiamo guadagnato pochi punti: dobbiamo impegnarci”, ha diplomaticamente commentato Leclerc tornato ai box.

E veniamo al primo incidente, all’ottavo dei 58 giri previsti dal regolamento. Protagonista è stato Alexander Albon di Williams Mercedes: schiantatosi contro le barriere a bordo pista, ha obbligato i commissari di gara a rallentare la corsa con la safety car, subito messa a capofila dei piloti rimasti in gara, per obbligarli a mantenere le posizioni acquisite. Proseguiamo: incidente numero due. A soli quattro giri dal termine, la Haas-Ferrari del finlandese Magnussen perde la ruota posteriore destra dopo una collisione con il muretto a bordo pista.
Conseguenza: altro intervento della safety car e gara questa volta sospesa, mentre le posizioni in pista avevano ormai aveva già definito il loro prevedibile esito finale, con il solito Verstappen davanti a tutti, inseguito dalla Mercedes di Hamilton e dalla Aston Martin di Alonso.
Ma era destino che le sorprese non fossero terminate. Al giro numero 56, ben quattro piloti sono usciti di pista: le due Alpine Renault di Ocon e Gasly, e la coppia di Aston Martin guidate da Alonso e Lance Stroll. Sgomberata la pista dai detriti la gara è ripresa, concedendo alle monoposto del gruppo di testa di scatenare i motori ma ormai solo per gli ultimi dieci chilometri prima del traguardo.
Il risultato lo sappiamo: Verstappen, Hamilton e Alonso. Delusione per l’altro ferrarista, Carlos Sainz, piazzatosi in quarta posizione ma penalizzato di 5 secondi per un contatto con Alonso, e quindi retrocesso all’ultimo, dodicesimo posto, e quindi fuori dalla zona punti riservata ai primi dieci qualificati.
A beneficiarne, la Alfa Romeo Ferrari guidata dal cinese Zhou Guanyu, piazzatasi in nona posizione, che si è quindi guadagnato due punti con la sua Alfa Romeo.
Per dovere di cronaca, oltre a riportare gli incidenti registrati, segnaliamo anche quelli evitati. Perché a fine corsa alcuni spettatori sono riusciti ad entrare in pista prima del termine della gara, ed ora sono previste penalità a carico degli organizzatori australiani.
“In alcuni momenti è stato veramente difficile capire costa stava succedendo”, ha ironicamente commentato Alonso a fine gara. Sulla stessa linea il commento anche di Lewis Hamilton, che a Melbourne ha registrato il 192° podio nella sua carriera di pilota di Formula 1: “è stata una gara pazza; ma noi di Mercedes continueremo la nostra lotta contro lo strapotere delle Red Bull”.
Prevedibilmente flemmatico anche Max Verstappen, che con la odierna prima vittoria in un Grand Prix di Australia ha conquistato anche il 37° podio nella massima categoria automobilistica: “con queste partenze e ripartenze, oggi a Melbourne é veramente successo di tutto”.
Veniamo alla classifica piloti. Al termine della gara, il campionato iridato 2023 è capitanato da Max Verstappen con 69 punti, seguito dal compagno Sergio Perez a 54, da Fernando Alonso di Aston Martin a 45, da Lewis Hamilton di Mercedes a 38, e dal ferrarista Carlos Sainz e Lance Stroll di Aston Martin entrambi a 20 punti; il monegasco Leclerc invece è 10° con appena sei punti, mentre Valtteri Bottas di Alfa Romeo è 11° con 4.
La graduatoria mondiale costruttori è invece guidata da Red Bull, con 123 lunghezze. Seconda è Aston Martin con 65. Terza Mercedes con 56, e quarta la Ferrari con solo 26 punti.
Dopo le festività di Pasqua, il campionato riprende in Asia, a fine mese, il 30 aprile, con il Grand Prix dell’Azerbaijan.