Così non va, proprio no; questa ennesima debacle collettiva non ha attenuanti ma solo aggravanti! In due giornate abbiamo messo dei seri punti di domanda sulla nostra qualificazione alla Champions, e pensare che visti i risultati delle concorrenti settimana scorsa ed il calendario di questa settimana, era lecito pensare di poter arrivare alla sosta al secondo posto.
Abbiamo cominciato malissimo, si è capito subito, ma abbiamo finito peggio. Spenti, statici, sfilacciati, svuotati, molli, disorganizzati, imprecisi…Chi più ne ha più ne metta, si è rivisto il peggior Milan, un Milan che purtroppo in questa stagione abbiamo imparato a conoscere. E stavolta non c’era la “scusa” della Champions, a meno che anche l’attesa dei sorteggi adesso incida sulla preparazione delle partite e scarichi di energie psico-fisiche la squadra.
La realtà è che di fronte agli atleti dell’Udinese i nostri sono sembrati piccoli e fragili, la squadra brutta e senz’anima.
Nei primi venti minuti siamo in totale balia dell’Udinese, che ci schiaccia e domina senza apparentemente neppure sforzarsi troppo. Orrore Tomori al nono, che si fa anticipare arrivando troppo molle sul passaggio di Isma e qualche secondo dopo si fa ubriacare da Pereyra che lo finta, lo lascia sul posto e segna con un lento velenoso diagonale. Tutto troppo facile per l’Udinese che gioca bene in scioltezza, meno male che Thiaw (che verrà ridimensionato da Beto più tardi) le prende tutte di testa sugli innumerevoli cross e corner dell’Udinese, o potrebbe anche finire peggio.
Intorno alla metà della frazione riusciamo a cambiare l’inerzia della gara. Mentre Leao latita in attacco e Tomori inanella lisci in difesa, il resto della squadra abbozza una reazione, guidata dalla intraprendenza di Sealemakers. Cosi arriviamo al 45mo ed al recupero, dove succede di tutto: Ibra prima sbaglia e poi trasforma un rigore discutibile e subito dopo Beto, in anticipo su Thiaw, raddoppia.
Il 2-1 chiude il primo tempo e la partita. Il secondo tempo diventa quasi un supplizio, è chiaro fin da subito che non c’è giocatore in campo, non ci sarà sostituto che potrà raddrizzarla questa partita. Assistiamo alla giostra dei cambi con indifferenza ed al terzo gol dell’Udinese con triste rassegnazione.
Così come abbiamo dato il giusto risalto alla nostra impresa in Europa, dobbiamo evidenziare l’onta del pareggio di Lunedi e l’umiliazione della sconfitta di oggi. La squadra di settimana scorsa ha meritato i quarti di Champions, quella di questa settimana non ha fatto niente per meritarsi la qualificazione alla prossima. E domani magari tutti a tifare per la vittoria della Juve e per il pareggio tra Lazio e Roma. No, oggi questo ragionamento non mi va bene. Siamo il Milan e dobbiamo essere padroni del nostro destino.