È proprio il caso di dire the “game after”! Veramente tutta un’altra serata ed un’altra partita rispetto a Mercoledì.
Siamo entrati in campo scarichi e giocato un primo tempo al risparmio contro un avversario chiuso nella propria metà campo. Risultato: possesso palla ma parecchi errori e poche occasioni. Si riassume tutto in due giocate, il gran salvataggio di Maignan su Dia, rimediando ad una leggerezza di Thiaw, ed il goal di Olivier su corner al 45º.
Dopo questo goal arrivato al momento giusto, prima dell’intervallo, mi aspettavo un secondo tempo in discesa con un cambiamento dell’inerzia della gara, la Salernitana che si apre alla ricerca del pareggio, più spazi per noi, goal e gloria per i nostri attaccanti. Leao che si sveglia semina la difesa e firma il 2-0, CDK che entra e si sblocca…3-0. Invece no, la Salernitana ha continuato a difendersi con ordine ed a pressarci fino a quando, alla prima azione offensiva è arrivato il pareggio complice il nostro primo grosso buco difensivo dal passaggio alla difesa a 3.
Ma è chiaro che il nostro problema principale non è la difesa, ma l’attacco, la “fase offensiva” e l’incapacità di fare i goal e di chiudere le partite. C’è un qualcosa di impercettibile che manca ancora a questa squadra per fare l’ulteriore salto di qualità e battersi alla pari con le prime otto in Europa ed assicurarsi un posto tra le prime quattro in Italia. Cattiveria? Dominiamo il Tottenham per 180 minuti giocando un gran calcio, creando nitide occasioni goal senza riuscire a trasformarle e finiamo vincendo “solo” 1-0 invece che 3 o 4-0.
Fortuna? Oggi sull’ 1-1, due palle che ballano sulla linea di porta e non riescono ad entrare (pare una addirittura deviata da Kalulu).
Questa squadra, nel bene e nel male, raccoglie meno di quello che semina. Soffriamo sempre! Quando dominiamo e non chiudiamo le partite e quando, come oggi, non vinciamo le partite sporche, quelle obbligatorie, quelle della svolta.
In una giornata in cui nessuno ha brillato, non si può non puntare il dito su Leao, peggiore in campo per distacco e la cui involuzione è veramente preoccupante. Nel 2023 le sue belle giocate sono l’eccezione, i goal una rarità, le palle e i duelli persi la regola. In partite come queste ci si aggrappa al campione, ad un suo guizzo, un’invenzione, ad una giocata che valga 7 milioni netti + bonus!
Oggi fa veramente male! Era l’occasione da non perdere, non essere stati capaci di dare continuità alla vittoria di mercoledì, allungare sulla Roma e raggiungere l’Inter è calcisticamente quasi imperdonabile.
Andiamoci piano, ho detto quasi! C’è sempre Udine, e poi il Napoli, e poi è il nostro destino, tra dannazione e redenzione, ogni Domenica, ogni Mercoledì.