In occasione del Women’s History Month che si celebra a marzo negli Stati Uniti, per questo articolo sono state intervistate solo tifose.
Con una sconfitta e un pareggio, il New York City FC si ripresenta allo Yankee Stadium per la prima partita in casa della stagione 2023 di Major League Soccer, alla ricerca dei tre punti contro l’Inter Miami.
Sono passati oltre quattro mesi dall’ultima volta che i Boys in Blue hanno calpestato il diamante nel tempio del baseball del Bronx. Da quel 17 settembre in cui hanno celebrato la vittoria contro i New York Red Bulls nel derby dell’Hudson River, i tifosi sono stati travolti da una tempesta di novità dalle emozioni contrastanti. Nei playoffs dello scorso campionato, il sogno di un secondo trofeo consecutivo è stato infranto dalla sconfitta in finale di Eastern Conference contro il Philadelphia Union per 3-1. A settimane dalla disfatta, il NYCFC ha saluto veterani come Maxi Moralez, Alex Callens, Anton Tinnerholm, Heber, Nicolas Acevedo e il capitano Sean Johnson, mentre l’allenatore ad interim Nick Cushing è stato confermato tecnico, segno della fiducia che il City Football Group ripone nel progetto del britannico nonostante un record poco esaltante.
La partenza dei giocatori si è aggiunta all’addio dei telecronisti storici del team, Ian Paul Joy e Joe Tolleson di YES Network. A metà novembre, Major League Soccer e Apple hanno definito al pubblico i dettagli dell’accordo firmato in estate per i diritti televisivi della massima lega nordamericana. Superato lo spezzatino di giornate, orari, canali e match oscurati, per il prossimo decennio il servizio streaming del colosso di Cupertino trasmetterà i match al costo di $14.99 al mese (o $99 all’anno). Quasi tutti gli scontri sono ora programmati di mercoledì e sabato sera alle 19:30, con una ricca offerta di proiezioni simultanee e programmi pre-partita che ha però completamente ignorato l’affetto dei tifosi per i giornalisti locali. Nel primo assaggio di stagione, Sharon Gallegos, abbonata dal 2015, ha notato da subito la bassa qualità della produzione tv e la scelta infelice di chiamare due ex giocatori degli acerrimi nemici Red Bulls a commentare la performance del NYCFC.

Ad addolcire l’amaro in bocca dei fans ci ha pensato negli stessi giorni il sindaco di New York Eric Adams: dopo quasi tremila giorni di attese, indiscrezioni e smentite, lo scorso 16 novembre l’amministrazione cittadina ha annunciato un piano di riqualificazione dell’area di Willets Point, nel Queens, con la costruzione di duemilacinquecento abitazioni ad affitto agevolato, hotel, locali commerciali e soprattutto uno stadio interamente dedicato al calcio. Dimenticati anni di peregrinazioni nei quali il NYCFC ha giocato in “casa” in sei impianti diversi (Yankee Stadium, Citi Field, Belson Stadium nei cinque boroughs; Red Bull Arena in New Jersey; Pratt & Whitney Stadium in Connecticut; e BMO Stadium in California), dal 2027 la tifoseria potrà finalmente sostenere il club senza più timore di essere rimbalzata da un campo all’altro.
La notizia è stata accolta con il dovuto entusiasmo e comprensibile scetticismo per un piano a lungo termine che dovrà sicuramente superare innumerevoli ostacoli e rallentamenti della burocrazia prima del completamento. Christina Pfeil, abbonata dalla stagione di esordio nel 2015, cerca di rimanere ottimista di fronte ai potenziali intoppi. L’annuncio non ha minimamente influenzato la sua decisione di rinnovare il pass per il nono campionato di fila pur da Mountain Top, Pennsylvania, a duecento chilometri dal Bronx.
Dopo nove anni, anche Liza John ha ricomprato l’abbonamento a prescindere dalla costruzione di un nuovo stadio, ma non esclude che le cose possano cambiare nel 2027 secondo l’assegnazione dei posti a sedere per i membri fondatori (come altre tifose, Liza manifesta malcontento per la gestione dei biglietti quando il NYCFC gioca in “casa” al Citi Field e non c’è possibilità di scegliere il settore). Sharon è sicura che continuerà a seguire quante più partite possibili pure quando la squadra traslocherà nel Queens, anche se da dove vive nella contea di Westchester avrebbe preferito un maggiore sforzo per rimanere nella comunità del Bronx.

Se nell’aria c’è insoddisfazione per un avvio di stagione incerto, allo Yankee Stadium sabato sera non si percepisce affatto. Dopo ore di pioggia incessante, il calore dei venticinquemila presenti dà il bentornato a New York dei giocatori. Tra gli undici titolari riappare l’uruguagio Santiago Rodríguez, che dopo un breve viaggio in patria nella pausa invernale ha rinegoziato il contratto ed è stato promosso tra i Designated Players, esente dai limiti salariali di lega. Senza più Gonzalo Higuain, che ha chiuso la sua carriera ad ottobre proprio contro il NYCFC, l’Inter Miami parte aggressiva, ma è il gol nella rete sbagliata di Christopher McVey al 36’ a sbloccare il vantaggio per i padroni di casa.
Nella ripresa, il NYCFC si avvicina più volte al raddoppio, ma in più occasioni Drake Callender salva la porta avversaria e lascia a secco di marcature i Boys in Blue davanti al loro pubblico.
Al termine dei novanta minuti di gioco torno a parlare con le tifose davanti a una birra alla Yankee Tavern. Sia Christina sia Liza hanno aspettative contenute per questo campionato dopo le tante partenze e la scarsa comunicazione sui nuovi arrivi. Christina spera che la società possa ripartire dal talento dei giovani sul quale è stata fondata gran parte dei successi del passato. Liza sogna la firma di un attaccante di punta che possa rimpiazzare Valentin Castellanos, lo scarpino d’oro volato a luglio al Girona, ma riconosce la priorità di avere un gruppo coeso e in sintonia. La popolare richiesta di una punta riecheggia nelle parole di Sharon, che considera indispensabili una o due aggiunte alla rosa per la corsa alla Coppa.
La popolare richiesta di una punta riecheggia nelle parole di Sharon, che considera indispensabili una o due aggiunte alla rosa per la corsa alla Coppa, soprattutto considerata l’assenza di reti in questa prima gara casalinga.

È bizzarro rendersi conto che fra meno di cinque anni la squadra lascerà il Bronx, qui dove ogni partita sembra andare per il verso giusto pure con regali e errori degli avversari. Nel frattempo i fans de NYCFC pensano a godersi questi tre punti. Anche grazie al contributo di vecchie conoscenze della nazionale italiana quali Lorenzo Insigne, Federico Bernardeschi e Giorgio Chiellini, i prossimi otto mesi di Major League Soccer si preannunciano davvero interessanti.