Inizia con il terzo KO di fila il weekend dei New York Knicks, battuti dagli Atlanta Hawks 139-124.
In Georgia, gli uomini di Thibodeau restano incollati alla partita fino all’inizio dell’ultimo periodo, con un solo punto di svantaggio dai padroni di casa. Come al solito, però, nel quarto quarto i Knicks non fanno che litigare con il canestro, realizzando la miseria di soli 23 punti. Un leitmotiv che continua a ripetersi in ogni gara: la squadra riesce a giocare un basket solido e funzionale per i primi 36 minuti, salvo poi perdersi totalmente proprio nel momento in cui le partite andrebbero chiuse.
Dopo i KO interni con Toronto e Washington, dunque, Barrett e compagni stavolta cadono sotto i colpi di Trae Young e Dejounte Murray, autori rispettivamente di 27 e di 29 punti. A New York non bastano i 32/9/6 di un ispirato Julius Randle. I Knicks scivolano quindi al settimo posto della Eastern Conference, con un record di 25-22.
Nella ricca notte NBA cade anche Miami (25-22), battuta a Dallas (25-22) da un super Luka Doncic da 34 punti. Tornano a vincere i Lakers di Lebron James (21-25), che alla Crypto Arena stendono in volata i Grizzlies (31-14) con il risultato di 122-121. Un Kyrie Irving da 48 punti, invece, trascina i Brooklyn Nets (28-17) al trionfo in casa dei Jazz (24-25), regolati 117-106. Vince in trasferta anche Golden State (23-23), che a Cleveland (28-19) si impone per 120-114, grazie ai 32 punti di Jordan Poole.