Finalmente! Turnover e vittoria facile, adesso possiamo goderci Roma – Napoli, Atalanta-Lazio e preparare la Dinamo. Il nostro dovere l’abbiamo fatto.
Ad un primo tempo giocato a ritmi lenti e un po’ a sprazzi, ha fatto da contraltare un secondo tempo più vivace, con un Milan più volitivo, fluido e veloce negli scambi, che ci ha fatto vedere delle belle giocate.
Fino al suo infortunio al 62° (spero niente di grave) il palcoscenico è stato tutto di Brahim, migliore in campo, che l’ha aperta al 15° e chiusa al 41°. Ha fatto tutto lui. Il primo gol è un monologo: stoppa deliziosamente una palla a metà campo e insacca di sinistro dopo una galoppata di 50 metri resistendo a multiple cariche (non troppo decise, a dire il vero). Il secondo lo fa di destro, sempre in diagonale su suggerimento di Origi. Brahim è tornato ad essere quello che conoscevamo e che si era perso. La sua autostima è cresciuta esponenzialmente e si vede: se una volta lo spostavano a si sbilanciava al primo contrasto, adesso resiste, rimbalza e accelera, se prima perdeva palla e ci si inciampava, adesso la nasconde, la accarezza, se la tiene stretta e poi colpisce. Scusa Brahim se abbiamo dubitato di te. E ti prometto che non dubiteremo di CDK. Lo aspetteremo e arriverà anche lui, come te, come Sandro.

Dicevamo suggerimento di Origi. Dopo Brahim è stato il migliore in campo, per il gol, per l’assist a Diaz, ma non solo. Divock è un cocktail di fisicità, agilità, velocità, mobilità, potenza e tecnica. Mi sbaglio? È vero, sono tanti aggettivi, ma non troppi, in quanto calzano. Stiamo scoprendo un giocatore completo, e voglia Iddio che i suoi problemi fisici siano finiti. Ci ha dato un saggio del suo repertorio, si è mosso su tutto il fronte dell’attacco, ha giocato molti palloni, ha vinto tutti i duelli con i suoi marcatori, ci ha provato e, dopo l’assist a Brahim ha coronato la sua prestazione con un missile di destro (la sua potenza con entrambi i piedi ce l’aveva fatta vedere settimana scorsa, oggi ci ha aggiunto la precisione). Con Olivier e Origi in salute siamo in buone mani la davanti.
Mi permetto solo di evidenziare come al 27°, quando Tata ha salvato sul colpo di testa di Carlos Alonzo, ce n’era anche un altro libero sottoporta. La mia non vuol essere una critica, ma una semplice presa di coscienza: dobbiamo recuperare le sicurezze e i meccanismi difensivi di fine stagione scorsa. Per quanto riguarda i singoli, preferisco quando Theo è al suo posto e corre senza freni, Leao ha mosso la classifica (marcatori) e Messias ha cominciato a carburare. Dest ha tenuto, si è rivisto Vranckx, è rientrato Simon mentre CDK è solo un po’ in ritardo.
Dopo tutto quello che si è sentito e letto questa settimana sul significato di questa partita, devo dire che vedendo Galliani in tribuna un po’ di nostalgia mi è venuta. Nella sua faccia seria, col ricordo, ho rivisto quella deformata dall’urlo e sfigurata dalla gioia incontenibile per i gol e le vittorie. Grazie Adriano per 25 anni di campioni indimenticabili e di trionfi.
Hai ammesso di sentirti come se avessi due mamme. Ti capisco, anzi no. Io ne ho una sola. Sempre e solo Forza Milan