A Lajatico, in provincia di Pisa, nella suggestiva cornice del Teatro del Silenzio, la Ferrari ha tolto i veli a quella che non è improprio definire la vettura del Cavallino Rampante più attesa degli ultimi 20-30 anni. Non è la SUV che molti si attendevano, bensì una sportiva a ruote alte e trazione integrale, con porte posteriori apribili controvento, che abbina le prestazioni da supercar a una fruibilità quotidiana superiore a qualsiasi altro modello mai prodotto a Maranello. Per togliere subito di mezzo ogni possibile equivoco, si tratta di una 4 porte con portellone (e schienali posteriori abbattibili per poter caricare oggetti lunghi) che punta le sue carte migliori sulla versatilità e sulla funzionalità ma che non è assolutamente adatta al fuoristrada. Così, giusto per capirsi, date le premesse e le attese. E, tanto per essere originali, nella Ferrari Purosangue, questo il nome attribuito alla novità dell’anno della Casa emiliana, non si parla di elettrificazione o di power-unit ibrida: si tratta di una supercar con motore 100% termico. Con buona pace di ambientalisti e seguaci di Greta Thunberg.
Sin dai primi anni di attività del marchio emiliano, le vetture 2+ (dotate cioè di due posti anteriori e due posteriori, questi ultimi spesso di dimensioni ridotte) hanno avuto un ruolo di notevole rilievo nella sua strategia. Molte sono state infatti le Ferrari che hanno fatto dell’unione tra prestazioni assolute e comfort di primordine uno dei loro pilastri: oggi, questa settantacinquennale ricerca ha dato vita a una vettura unica nel mondo dell’automobile in cui performance, emozioni di guida e comfort convivono in completa armonia, e che al contempo è intrisa del DNA inconfondibile del Cavallino Rampante.
Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi e realizzare una vettura in grado di inserirsi con pieno diritto nella gamma della Casa di Maranello, si è rivelato necessario dotarla di layout e proporzioni nettamente diverse rispetto agli archetipi che caratterizzano le comuni granturismo moderne (i cosiddetti crossover e i SUV).

La Ferrari Purosangue prevede un’architettura transaxle sportiva con motore in posizione centrale-anteriore e cambio al posteriore, oltre a una PTU (power transfer unit) collegata davanti al motore per una inedita modalità di trasmissione 4×4. In questo modo, l’auto raggiunge esattamente la distribuzione del peso che i tecnici di Maranello considerano ottimale per le vetture sportive a motore centrale-anteriore, vale a dire 49:51. La vettura si distingue da ogni altra sul mercato anche per le sue prestazioni e il suo comfort. La Purosangue è l’unica vettura di queste proporzioni ad adottare un V12 aspirato in posizione centrale-anteriore: il propulsore più iconico della Casa di Maranello debutta in un’inedita configurazione che permette all’auto di erogare la maggiore potenza del segmento (725 CV) associata al sound più coinvolgente e rappresentativo del Marchio. Inoltre, è in grado di fornire l’80% della coppia già ai bassi regimi, per emozioni di guida uniche in tutte le condizioni di utilizzo.
Lo studio aerodinamico della Purosangue ha ricercato la massima efficienza di carrozzeria, sottoscocca ed estrattore posteriore. Tra le soluzioni inedite, la sinergia tra paraurti e codolino anteriore che crea un air curtain per sigillare aerodinamicamente le ruote anteriori, annullando così le turbolenze trasversali. La Casa di Maranello ha dotato sua ultima nata dell’evoluzione più recente dei sistemi di dinamica veicolo introdotti nelle sue supersportive, come il sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti o l’ABS ‘evo’ con sensore 6-way Chassis Dynamic Sensor (6w-CDS). Fa il suo debutto assoluto sulla Purosangue il sistema di sospensioni attive Ferrari in grado di regolare trasferimenti di carico e rollio in curva, nonché il contatto tra ruote e suolo anche alle alte frequenze, per ottenere prestazioni e feeling di guida paragonabili solo a quelli offerti dalle sportive di Maranello.
Il nuovo telaio è dotato di tetto in fibra di carbonio di serie, per ridurre il peso e abbassare il baricentro. La progettazione ex novo della scocca ha permesso di creare un sistema di apertura controvento delle porte posteriori (welcome doors), per agevolare ingresso e uscita degli occupanti mantenendo al contempo più compatta la Purosangue. Al suo interno trovano spazio quattro ampie poltrone riscaldate con comandi elettrici, in grado di ospitare in tutta comodità altrettanti adulti. Il bagagliaio, il più capiente mai proposto in una vettura di Maranello, può essere reso ancor più spazioso reclinando i sedili posteriori per il trasporto di oggetti ingombranti. Naturalmente, la Purosangue adotta una posizione di guida più alta rispetto a quella del resto della gamma; tuttavia, la configurazione è la stessa, affinché il pilota sia vicino al pianale e riesca a sentirsi in relazione diretta con il telaio, condizione necessaria per ottenere una connessione ottimale con le doti dinamiche della vettura.

Il motore della Purosangue (codice F140IA) è stato progettato per garantire la massima coppia disponibile fin dai bassi regimi senza rinunciare alla progressione continua caratteristica dei V12 aspirati di Maranello. L’80% della coppia è disponibile da 2100 giri/minuto e il picco di coppia di 716 Nm viene raggiunto a 6250 giri/minuto; la potenza massima di 725 CV a 7750 giri/minuto e la risposta agli input del guidatore sono degni di una vettura sportiva. I sistemi di aspirazione, distribuzione e scarico sono stati totalmente riprogettati, mentre le teste cilindri derivano da quelle della 812 Competizione. Grande attenzione è stata posta al miglioramento dell’efficienza meccanica e di combustione, utilizzando concetti di calibrazione ispirati alle vetture di Formula 1. Tra le raffinatezze, la lubrificazione a carter secco e l’alimentazione e iniezione diretta ad alta pressione.
Gli è abbinato un cambio a doppia frizione e 8 rapporti. La Casa dichiara prestazioni eccezionali in accelerazione, tenuto conto delle caratteristiche dell’auto: da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi e da 0 a 200 in 10,6 secondi. Una Ferrari tutta da guidare, quindi, sulla quale sono però presenti assistenti alla guida in quantità mai vista prima su una vettura del Cavallino Rampante, molti dei quali sviluppati in collaborazione con Bosch. Tra questi: Adaptive Cruise Control (ACC), Automatic Emergency Brake System (AEB), Auto High Beam (HBA/HBAM), Lane Departure Warning (LDW), Lane Keeping Assist (LKA), Blind Spot Detection (BSD), Rear Cross Traffic Alert (RCTA), Traffic Sign Recognition (TSR), Driver Drowsiness and Attention (DDA). Non manca neppure la retrocamera di parcheggio. Per la prima volta su una Ferrari è infine disponibile l’HDC (Hill Descent Control), che permette di mantenere la velocità impostata sul display del cruscotto anche su strade in discesa. A funzione attivata, la vettura collabora con l’impianto frenante per impedire che la velocità superi il valore impostato sul display. È possibile disattivare manualmente l’HDC in qualsiasi momento premendo il pedale dell’acceleratore.
Il prezzo? 390.000 euro. Consegne dal secondo quadrimestre del 2023.