È un ingresso da regina quello che Serena Williams fa sul campo centrale nel match d’esordio di un torneo, gli Us Open, che sarà per lei il palcoscenico d’addio. Paillettes nere su tutto il vestito e uno strascico tolto poco prima di iniziare il riscaldamento. Un look che si farà di certo ricordare.
Chi si aspettava una sconfitta (Serena non è di certo al massimo della forma e gli appuntamenti giocati da Wimbledon da oggi sono stati, per lei, semplicemente una passerella) si è dovuto ricredere. Comprese le star corse in tribuna per assistere alla partita, da Mike Tyson ad Anna Wintour.

Niente da fare. La Williams si è imposta 6-3 6-3 sulla montenegrina Danka Kovinic, numero 80 del ranking, in una sfida giocata a suo modo: scambi brevi, pressione in risposta, tante discese a rete chiuse con lo schiaffo al volo di dritto.
Ora per lei un ostacolo apparentemente insuperabile, Anett Kontaveit, testa di serie numero 2. L’estone, però, viene da un periodo di luci ed ombre e nonostante i favori del pronostico (che nel tennis femminile non sono mai garanzia di successo), giocare in un Artur Ashe Stadium con il pubblico pronto a esplodere a ogni vincente dell’avversaria non sarà per lei una prova semplice.
Il mondo avrà gli occhi incollati su di lei, la regina del tennis, che in carriera di tornei dello Slam ne ha conquistati 23 (record dell’era Open) e solo a New York ha sollevato il trofeo sei volte.
Nel tabellone maschile, nel frattempo, Matteo Berrettini supera in tre set (6-2 6-3 6-3) il cileno Nicolas Jarry, prenotando al secondo turno il match con il francese Grenier. Niente da fare per Lorenzo Sonego, sconfitto al quinto set dall’australiano Thompson. Vince il numero 1 del mondo Daniil Medvedev, così come Nick Kyrgios. Le sorprese arrivano invece dalle sconfitte del numero 4 Stefanos Tsitsipas, battuto all’esordio dal colombiano Galan, dell’americano Taylor Fritz, fuori con il connazionale Holt in 4 set e dello spagnolo Roberto Bautista Agut, eliminato in tre set dallo statunitense Wolf.