La strada è lunga, ragazzi. Ma per tutti, non solo per noi. Non si può vincerle tutte. Pareggio giusto. Un buon punto fuori casa. Niente da dire o da recriminare.
Avevamo di fronte l’Atalanta, a Bergamo. Non dimentichiamocelo. Una squadra rognosa, e con un ottimo allenatore. Squadra dalla indole offensiva a spregiudicata, ma che oggi ha dimostrato di sapere anche soffrire, difendere e coprirsi con marcature a uomo strette e molto attente. Mi riferisco al secondo tempo, dal 59° in poi, quando, in concomitanza con le nostre sostituzioni, abbiamo cominciato a crederci ed a pressare. Pensavo il gol venisse. Non è successo, per imprecisione nostra ma anche per merito loro.
Piuttosto c’è da recriminare su un altro gol colpevolmente concesso in un momento in cui avevamo il dominio territoriale del gioco. Non si può e non si devono lasciare 3-4 metri di spazio ad uno dei migliori tiratori della Serie A, permettendogli di calciare incontrastato.
I singoli? Spento Brahim Diaz, confuso Rebic e male Leao. Sono due partite di fila che non è “on fire”, ma lui è così…quando finalmente si accende, brilla. E noi lo sappiamo e lo aspettiamo, come aspettiamo che i nuovi entrino nei meccanismi.
Origi si è visto, CDK un po’ meno. Intanto celebriamo Bennacer, il nostro onnipresente leone silenzioso, che oggi ha ruggito in zona gol, regalandoci un punto che ci tornerà utile.
Adesso un trittico in otto giorni: Bologna, Sassuolo e il derby. Dobbiamo rimanere concentrati e sul pezzo!