Brittney Griner, la stella del basket americano detenuta in Russia da febbraio con l’accusa di traffico di stupefacenti, ha scelto di rivolgersi direttamente a Joe Biden per provare a tornare a casa.
In una lettera inviata alla Casa Bianca, in occasione della festa dell’Independence Day, Griner racconta che “mentre sono in una prigione russa, da sola con i miei pensieri e senza la protezione di mia moglie, della mia famiglia, dei miei amici, della maglia olimpica o di qualsiasi risultato, sono terrorizzata all’idea di dover rimaner qui per sempre”.
Poi, le parole dirette al Presidente: “Per favore, fai tutto il possibile per riportarci a casa. Ho votato per la prima volta nel 2020 e ho votato per te. Credo in te. Ho ancora così tanto bene da fare con la libertà che puoi aiutarmi a recuperare. Mi manca mia moglie! Mi manca la mia famiglia! Mi mancano i miei compagni di squadra! Mi uccide sapere che stanno soffrendo così tanto in questo momento. Sono grata per tutto ciò che potrai fare per riportarmi a casa”.
La 31enne – arrivata in Russia per giocare in un club locale prima della ripresa della stagione negli Stati Uniti – è stata arrestata all’aeroporto di Mosca a febbraio, dopo che nel suo bagaglio sono state trovate cartucce di vaporizzatore con olio di cannabis. L’arresto è avvenuto pochi giorni prima che il presidente russo Vladimir Putin inviasse truppe in Ucraina.
Le autorità statunitensi inizialmente hanno mantenuto un basso profilo sul caso, che non è stato reso noto al pubblico fino al 5 marzo. Sullo sfondo del graduale degrado delle relazioni, Washington afferma però che la Russia ha “ingiustamente arrestato” la star del basket, tanto che il caso è finito nelle mani dell’inviato speciale Usa per gli ostaggi.