Il calcio dovrebbe essere universale e senza distinzione, ma così non è specie se parliamo di calcio femminile.
In Italia, dalla prossima stagione, entrerà finalmente il professionismo, anche se limitato solo ed esclusivamente alla Serie A. Una Serie A che vede attualmente 12 compagini, mentre, dalla prossima stagione, vedrà una Serie A a sole 10 squadre.
Negli ultimi anni, il calcio femminile italiano è cresciuto grazie all’obbligo da parte delle società professioniste maschili di creare al proprio interno una sezione femminile: inizialmente con le categorie U10, U12, a salire sino alla prima squadra. La prima ad entrare con una propria squadra è stata la Fiorentina, per poi essere seguita dalla Lazio e via discorrendo le altre più famose anche se mancano ancora all’appello le prime squadre di società come Napoli, Torino, Udinese, Cagliari, etc.

Negli ultimi anni la Juventus, subentrata direttamente in Serie A rilevando il titolo del Cuneo, ha fatto quello che sino a due stagioni fa faceva anche nel maschile: macinare record, scudetti , Coppe Italia e Supercoppe, con l’ossatura della squadra che è la stessa della Nazionale italiana.
L’ingresso delle società professionistiche ha indubbiamente alzato il livello tecnico-tattico delle squadre con staff, impianti, strutture di alto livello e una maggiore visibilità da parte dei media, dando così alle calciatrici le stesse possibilità dei colleghi di dimostrare il proprio valore, qualità indiscusse ma rallentate da società non professionistiche. L’ingresso di quest’ultime ha dato un’accelerata all’intero movimento e messo in luce giocatrici ora riconosciute a livello mondiale come il Capitano della Juventus e della Nazionale Sara Gama e, sempre delle Juventus, Bonansea, Girelli, Salvai, Cernoia, Caruso. Dal Milan sono uscite Giacinti (ora in prestito alla Fiorentina), Guagni, Giuliani, Bergamaschi, Tucceri Cimini, Adami e dalla Roma le altre che prevalentemente compongono la nostra Nazionale: Bartoli, Linari, Di Guglielmo, Serturini, Glionna, Giugliano, Greggi.
Quest’innalzamento verso l’alto ha creato in stagione un’assottigliamento verso l’alto, con una Juventus che la fa sempre da padrona, ma una Roma molto vicina, una crescita dell’Inter, del Sassuolo e una piacevole scoperta della neo-nata Sampdoria.
Un campionato che ha attirato anche giocatrici importanti da campionati esteri e allenatori (l’italo-australiano Montemurro alla Juventus proveniente dall’Arsenal sta dando una dimensione maggiore a livello internazionale in Champions League); solo per citarne alcune: Peyroud-Magnin alla Juventus per la porta, Pedersen, Hurtig sempre alla Juventus, Agaard, Codina, Thomas, Refiloe Jane per il Milan; Ceasar, Andressa alla Roma per non parlare di una Stella internazionale come Vero Boquete che era al Milan sino allo scorso dicembre per poi passare alla Fiorentina.

Italia e America però sono molto distanti tra loro per quanto concerne la crescita. In Italia, purtroppo, le ore di educazione fisica nelle scuole stanno piano piano scomparendo, mentre negli USA si ha la possibilità di uno “study and play” dove nei college le ragazze, al pari dei ragazzi, hanno la possibilità di cimentarsi in qualsiasi sport vogliano e studiare al pari dei maschi facendo così avere un movimento femminile sempre più florido con istruttori di livello e possibilità di cimentarsi con atlete di ogni Nazione, in quanto sono molte le scuole che offrono borse di studio per giocare e studiare insieme. Basti pensare a Goldoni (capitano al Napoli Femminile), Pisani e Re (alla Sampdoria) che giocano stabilmente in Serie A in Italia e altre tra Serie B e campionati esteri.
Il professionismo americano ha fatto sì che il movimento, a differenza del maschile dove gli atleti prediligono cimentarsi nel Football (non lo stesso presente nel resto del mondo poiché qui il calcio è chiamato soccer), baseball, basket, hockey, per il femminile potesse crescere ed essere di esempio per il resto del mondo. L’America, a differenza della squadra maschile che ha zero titoli mondiali, ne ha vinti invece ben quattro e ha visto giocatrici come Carli Lloyd, Mia Hann autentiche fuoriclasse ed ora Megan Rapinoe, Alex Morgan (che abbiamo anche visto in Europa in prestito rispettivamente al Manchester City prima e Tottenham dopo) e nel campionato giocare stelle di livello mondiale come la brasiliana Marta, etc.
In Italia, il Presidente della Fiorentina è Rocco Commisso, italo-americano, tra l’altro proprietario dei New York Cosmos. Una sinergia tra le due squadre con la creazione della squadra femminile potrebbe rappresentare molto per il calcio italiano e americano insieme.
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