Ho impiegato 1 ora e 51 minuti. Poco meno di 8000 km percorsi in poco meno di due ore. Fantascienza, iper scienza o miraggio tecnologico? Niente di tutto questo. Semplicemente una mezza maratona corsa in virtuale. Una gioia transatlantica che vado a raccontarvi. Una gara in virtuale. Con i piedi a New York e la testa a Napoli.

Da quando la Napoli Half Marathon ha assurto a gara internazionale, con un parterre di atleti tra i più forti al mondo, è diventata una gara globale. Con una media di iscritti intorno ai 6000 podisti. Atleti da ogni angolo del mondo. Parliamo ovviamente di atleti keniani, etiopi, tunisini, marocchini, capaci di correre i 21km e 95 metri (distanza della mezza maratona) sotto l’ora. Velocità stratosferiche per chi si cimenta con il podismo.
La Napoli Half Marathon, come ogni anno in programma l’ultima domenica di febbraio quest’anno ha subito un arresto dovuto al Covid -19. Corsa nel febbraio 2020, ultima gara podistica disputata in Italia, è stata cancellata nel 2021, causa covid. Stessa sorte era toccata alle maratone mondiali nel 2020, la maratona di New York City, Boston e tante altre gare meno famose corse in virtuale. Con numero di iscrizioni superiore alle aspettative.
Come funziona? Ci si registra alla maratona prescelta, si scarica un app (a pagamento) suggerita dalla organizzazione della maratona. La gara va completata in un lasso di tempo di una o due settimane. Corsa in solitaria, spesso con basse temperature, ma con la stessa grinta e determinazione di portare a termine i 42,195 km.

Correre la Maratona di New York in virtuale, tra i paesaggi umbri e immaginare di essere a New York correndo attraverso i Five Boroughs è una esperienza unica a detta di chi l’ha provata. Non ho voluto mancare la mia esperienza podistica transatlantica. La mezza maratona di Napoli a Manhattan.
Seguo le regole di iscrizione sul sito di Napoli Running. Pago la quota di iscrizione. Scarico la app suggerita per validare la gara. In più sul mio orologio podistico è installato un GPS che mi segnala le miglia percorse. Devo decidere quando gareggiare e dove. Ho corso la Mezza Maratona di Napoli nel 2019. Partenza dalla Mostra d’OltreMare di fronte al mitico Stadio San Paolo, tempio del calcio Napoli e teatro delle mirabilie di Diego Armando Maradona. Percorso atletico e di fantastica scenografia urbana: Fuorigrotta, Riviera di Chiaia, si risale su Piazza del Plebiscito si ritorna a Fuorigrotta. Arte, storia, cultura abbracciano ad ogni metro il percorso della mezza maratona.
Come si risolverà la gara in virtuale a New York? L’organizzazione concede il periodo dal 7 al 28 di febbraio per completare la gara. Valuto il mio stato di forma. Consulto il meteo. Decido. La corro sabato mattina 13 febbraio. Solita preparazione pre gara con il vantaggio di iniziare la gara da sotto casa.

Ore 8:45 am, si parte. Il meteo dice temperature a meno 2 gradi centigradi. Coraggio bisogna andare. Mi avventuro lungo Riverside Park South, non proprio paragonabile ai viali della Mostra d’Oltremare. Devo correre 21 km e 95 metri. Inizio piano, corro per 4 volte un percorso di andata e ritorno lungo l’Hudson di un miglio e mezzo. Le prime sei miglia passano veloci, nessun concorrente mi affianca, ogni tanto un ciclista.
Paesaggio troppo monotono, decido di cambiare. Mi dirigo verso sud e arrivo all’altezza della 14 strada e West End Highway.
Ritorno. La prima ora di gara in solitaria passa tranquilla, nessuna défaillance. Rimango concentrato sull’obiettivo finale, finire la gara. L’andatura è buona, forse, penso, riesco a stare sotto un’ora e 50 minuti. Mi ero prefisso questo tempo finale, un’ora e trenta, quaranta. Ci siamo, tra dieci minuti tutto è finito. La mente va al dopo gara, al ristoro. Cosa mangio? Provo ad accelerare negli ultimi dieci minuti. Ci riesco, mi sento euforico.

Non sono transitato da Piazza del Plebiscito o dalla Riviera di Chiaia ma posso sempre dire a chi me lo chiedesse di aver terminato la mezza maratona di Napoli a New York. Meraviglie della tecnologia. Mi fermo, Mission Accomplished! Controllo il GPS mi da 15.25 miglia percorsi., poco più di 25 km, ma non ne dovevo correre 21,095? Sono stato generoso. Il tempo 1h 51m 02. Insomma ho corso quasi 1km e 600 metri in più. Mi rallegro, faccio una foto prova per gli amici podisti e meraviglia delle meraviglie dopo 3 minuti sono a casa. Mi reidrato, poi la doccia.
Sono soddisfatto.
La solitudine del maratoneta vola con il pensiero agli amici podisti in ogni angolo del mondo. Vedete? Le distanze si accorciano. Oggi a New York ho corso la mezza maratona di Napoli. Esperienza da provare e ripetere. Ed ora alleniamo i muscoli per gare più impegnative: maratone globali e perché no una 100 km con partenza da sotto casa. Sempre in virtuale. Il bello della tecnologia, da New York corri a Napoli e rientro a New York in pochi minuti. Vi consiglio di provare. Ma attenzione non trascurate l’allenamento. Quello è fondamentale: la distanza non mente, è da percorrere.