
Con l’1-2 tra Polonia e Senegal nel gruppo H, si è conclusa anche l’ultima partita della prima giornata dei Mondiali in Russia. L’avvio della fase a gironi è stato ricco di sorprese e di conferme. Per i tifosi di calcio si preannuncia un torneo avvincente e per nulla scontato.
Cosa è successo nelle sedici partite iniziali? Al via con la travolgente vittoria tra Russia e Arabia Saudita, che La Voce di New York ha seguito in diretta dal Palazzo di Vetro, alla presenza dell’ambasciatore russo Nebenzia e del collega saudita. Due reti in pieno recupero, al 91’ e al 94’, così come i gol quasi allo scadere che hanno decretato la vittoria di Uruguay contro Egitto (Gimenez, emozionante l’esultanza del ct Óscar Tabárez che si è alzato dalla sedia a rotelle) e di Iran contro Marocco (Aziz Bouhaddouz l’ha buttata nella sua porta).
Ma il calcio non manca di regalarci momenti magici, come il 3-3 tra Spagna e Portogallo. Tripletta di Cristiano Ronaldo e pareggio a pochi minuti dalla fine grazie ad una punizione spettacolare del numero 7. Da rivedere all’infinito il primo gol di Diego Costa, che mette in rete da solo contro cinque avversari. Un punto ciascuno e Iran capolista inaspettato del gruppo B.

Alla Francia è andato il primo rigore assegnato dal VAR, al debutto in un campionato Mondiale. Nonostante le “gufate” italiane, i Bleus hanno battuto l’Australia: due rigori e un autogol per la partita delle 6 di mattina del sabato newyorkese (il bartender del Red Lion nel West Village mi ha giurato che c’erano cinque spettatori ad assistere all’incontro a quell’ora).
Male invece la “seconda Italia”: l’Argentina ha pareggiato 1-1 contro un’Islanda di livello basso e all’esordio mondiale. Al cospetto di Diego Armando Maradona, Lionel Messi ha sbagliato il rigore decisivo e ha dimostrato di soffrire sempre la tensione quando gioca con la sua Selección. Nel match non sono stati impiegati i due juventini Dybala e Higuain, lasciati in panchina da Jorge Sampaoli (a proposito di allenatori, il ct islandese Heimir Hallgrimson è titolare di uno studio dentistico in cui lavora part-time).

Il Perù, assente dalla competizione per trentasei anni, ha chiuso il sabato di gara con una deludente prestazione contro la Danimarca, 1-0 per gli europei. Prevedibili i risultati di Croazia-Nigeria (2-0) e Costa Rica-Serbia (0-1). Ed è scoppiato il caso Kalinic: l’attaccante del Milan, che di certo non ha brillato in questa stagione, si sarebbe rifiutato di entrare in partita dopo il riscaldamento, lamentando un presunto dolore alla schiena. Per la terza volta in poche settimane, secondo il ct Zlatko Dalić, che ha deciso di rispedirlo a casa.
La Germania, campione in carica, ha steccato la prima perdendo 1-0 contro il Messico. Nel web si è scatenata l’ironia: ancora una volta, i tedeschi non sono riusciti a battere una nazionale dalla bandiera tricolore. A New York non è stato difficile ricevere aggiornamenti in tempo reale dai tanti messicani che in treno guardavano o ascoltavano l’incontro dai propri smartphone. E, poiché i colpi di scena non sono mai abbastanza, nel pomeriggio persino il Brasile è stato fermato dagli svizzeri sull’1 a 1.

Se gli italiani si sono tenuti lontani da Svezia-Corea del Sud per non riaprire le dolorose ferite della mancata qualificazione e dell’eliminazione al Mondiale 2002 ad opera dello scandaloso arbitraggio di Byron Moreno, di sicuro non si sono persi un grande match (1-0 per il rigore realizzato dal capitano Andreas Granqvist). Intanto, nel gruppo G, l’altra grande (piccola per estensione) debuttante del Mondiale, Panama, è stata annientata da un Belgio super favorito. Nella sua posizione “naturale” e non nel ruolo di falso nueve, Dries Mertens ha aperto le marcature confermando il suo matrimonio con il gol, più di cinquanta negli ultimi due anni con il club partenopeo. Tra l’attacante del Napoli e Neymar ci sarà un abisso a livello calcistico, però sembrano condividere il gusto per i capelli ossigenati.

È davvero il torneo delle reti in extremis? Forse no, ma anche l’Inghilterra ha acciuffato i tre punti grazie al gol al 91’ di Harry Kane. In mattinata, l’1-2 inaspettato tra Colombia e Giappone (sudamericani in dieci dal 4′ per il salvataggio con la mano di Carlos Sánchez) e l’1-2 tra Polonia e Senegal hanno calato il sipario su questo primo round della corsa alla Coppa del Mondo. Con le favorite in cerca di riscatto, i prossimi match saranno ancora più entusiasmanti.