Alla fine è arrivato il tanto atteso 115° gol. Con la rete contro il Torino, Marek Hamsik ha finalmente raggiunto il mito Diego Armando Maradona, sul trono di miglior cannoniere della storia del Napoli. Era da due mesi che i tifosi partenopei aspettavano questo momento. Uno stato di forma non ottimale, ha ritardato il record tanto atteso. El Pibe de Oro ha celebrato elegantemente il tanto atteso gol con un affettuoso post su Instagram rivolto allo slovacco: “Le mie congratulazioni a Marek Hamsik per aver raggiunto i 115 gol con il Napoli, spero che continui a farne ancora molti per la gioia dei tifosi!!! #ForzaNapoliSempre”. Anche l’account ufficiale della società ha celebrato Hamsik, anche se secondo alcuni commentatori, come la Gazzetta dello sport, il record era già stato raggiunto da un po’, per due reti segnate dallo slovacco ma non contabilizzate nel suo score.
Una domenica di festa per Maurizio Sarri che non solo celebra il suo capitano, ma ritrova anche la testa della classifica con un sontuoso successo per 3-1 sul campo del Torino. Partita chiusa dopo soli 30 minuti con i gol di Koulibaly, Zielinski e, appunto, Hamsik. Una trasfereta dove Sarri, ancora una volta, non ha mancato di andare a rendere omaggio a Superga alla memoria del Grande Torino: “Se si viene per motivi di sport a Torino e non si va a Superga, non si è capito nulla. Il Grande Torino è un mito, al di là della maglia che indossava, un patrimonio di tutto lo sport italiano e non solo. Renderei obbligatorio la visita al Colle nelle scuole”.
Torna in vetta il Napoli approfittando della clamorosa sconfitta in casa dell’Inter ad opera di una ritrovata Udinese. Prima sconfitta in campionato per Luciano Spalletti, superato anche dalla Juventus, che chiede alla società uno sforzo nell’imminente mercato di riparazione per non perdere il patrimonio guadagnato in questo girone d’andata. Si parla di Ramires, Mkhitaryan, Pastore o il giovane talento sardo Barella. Dalla Cina però arrivano segnali tutt’altro che rassicuranti sulla disponibilità ad investire nella campagna acquisti. Nella debacle nerazzurra, un giusto tributo va riconosciuto a Massimo Oddo, il nuovo tecnico dei friulani, al suo terzo successo consecutivo (Crotone, Benevento, Inter) su quattro partite. L’Udinese si è ora staccata nettamente dalla pericolosa zona retrocessione in cui era sprofondata dopo il pessimo avvio di stagione.
Prosegue la crisi senza fine del Milan. La squadra di Gattuso ha perso sonoramente per 3-0 contro lo stesso Verona che aveva invece battuto proprio per 3-0 in Coppa Italia, cinque giorni prima. Una settimana da dimenticare dopo il no da parte della Uefa al suo piano finanziario per l’incertezza sul rifinanziamento del debito con Elliott – in scadenza l’anno prossimo – e per le scarse garanzie di solidità fornite dal misterioso azionista Yonghong Li, su cui erano già stati espressi dubbi dal New York Times. Grande amarezza per i tifosi milanisti che ieri hanno ricordato anche i fasti di un tempo all’annuncio del ritiro di Kaka, possibile prossimo nuovo dirigente rossonero: “Mi preparo per continuare a lavorare nel mondo del calcio con un altro ruolo di dirigente sportivo, magari in uno dei club in cui ho giocato…”.