In Serie A il discorso si chiude qui. Immersi nel tramonto primaverile della 32° giornata, la squadra delle meraviglie continua a raccogliere consensi, racconta le sue gesta da favola ai nipotini e si prodiga per l’invio di casse di Maalox agli sventurati tifosi delle altre squadre di calcio che popolano il cosmico universo calcistico dell’italica penisola. Ormai siamo piacevolmente insensibili alle vittorie bianconere, assuefatti alla costernazione della prossima vittima. La Juventus di quest’anno elargisce numeri e statistiche che hanno qualcosa di incredibile: il riferimento corre al vecchio continente su binari di fantascienza. Gli uomini di Allegri sono i primi in Europa considerando l’anno in corso. 43 punti all’attivo contro i 38 del Barcellona ed i 36 del Real Madrid. Una corsa senza precedenti. Un “Eurostar” senza fermate intermedie. Se escludiamo il pareggio contro il Bologna la Juventus nel 2016 le ha vinte proprio tutte. Roba da Guinness dei primati. Una corsa senza ostacoli in cui le altre presunte pretendenti al titolo frenano il loro incedere disseminato di fossati invalicabili, paletti posti ad altezze inarrivabili e terreni infidi e sconnessi in cui si annaspa nel fango della mediocrità. Neymar in settimana ha inviato messaggi di stima al bianconero Paul Pogbà, invitandolo ad aderire alla causa “azulgrana” per il prossimo anno. Attestato di referenza nei confronti dei più titolati catalani. Visti i risultati però, non ci sorprenderebbe se fosse Pogbà ad invitare il fenomeno del Barca a giocare con la Juventus… In questa statistica europea al quarto posto si colloca di diritto anche il Napoli con 35 punti all’attivo. Un punticino dietro i “galacticos”, solo per affermare che la marcia dei partenopei è stratosferica, ma deve purtroppo fare i conti con quella della Juventus, stellare, aliena e senza rivali. I bianconeri non hanno più avversari con cui competere, non li hanno da almeno due anni. La Roma ed il Napoli accennano timidamente un passo che li avvicini ai marziani, le due milanesi ormai non le attende più nessuno. Si corre, o meglio, si cammina per un posto in Champions oppure se va bene in Europa League, Milan ed Inter sono in crisi da anni e non osano nemmeno avvicinarsi alle quote stratosferiche della Juve. La mancanza di ossigeno a certe altezze potrebbe nuocere severamente a chi non è più abituato a respirare in vetta. Meno male che ci resta ancora spazio per immaginare la fine di questa maratona senza sorprese e senza competizione. Ormai è tutto chiaro, la sorte è girata a favore dei bianconeri, la maggioranza del popolo italico sembra rassegnata all’amaro verdetto. La vittoria è nell’aria. In questo scenario di tristi realtà, solo la matematica sembra tenere in vita la speranza; i punti di distacco dalla seconda in classifica, il Napoli, sono solo sei. Tutto è possibile certo, ma solo per gli umani. Per i marziani che usano astronavi invece di biplani, è un altro discorso che si chiude qui, all’alba della 33° giornata.
Senza storia
La Juventus esce indenne e vincente da San Siro, gara dai toni alti ma senza pinnacoli di gran calcio. Un Super-Buffon nel suo anno migliore gela gli spalti con un intervento da fenomeno bloccando con il guantone la sfera velenosa di Balotelli, diretta proprio nell’angolo basso della porta bianconera. Una parata strepitosa, un gol evitato con classe e bravura per una giornata da incorniciare. Il resto è solo cronaca, solite amnesie difensive del Diavolo, solita manfrina a centrocampo, mancanza cronica di idee. Tutto ribaltato nel versante opposto: corsa, tenacia e sudore. Oltre alla tecnica ed alla classe dei singoli.
Il Napoli orfano di Gonzalo Higuain prova a gettare il cuore oltre l’ostacolo Verona e ne fa tre con l’insolita coppia Gabbiadini- Insigne. Un grande Hamsik si ricorda del suo talento e trascina la squadra verso i tre punti che significano ancora rincorsa, sempre e senza soluzione di continuità.
L’Inter fortunata e sciupona sbanca la Ciociaria con un gol capolavoro di Icardi che fulmina di testa l’estremo frusinate piazzando la sfera nel vertice alto dove nemmeno le Aquile avrebbero osato arrivarci. Due minacce alle coronarie del Mancio per altrettanti pali colpiti dal Frosinone sono l’epilogo di questa vittoria, la seconda di fila per i nerazzurri che allontana la crisi ma solo di qualche metro.
La Viola ormai è una storia di occasioni perdute. Tre pareggi e due sconfitte nelle ultime cinque gare, che significano tre punti ed addio alla Champions.
Il Milan ha fatto anche peggio con tre sconfitte in cinque gare. E nessuna vittoria.
Se queste sono le antagoniste della Juventus, sarebbe meglio consegnare lo scudetto in anticipo per manifesta inferiorità delle concorrenti.
La Roma gioca stasera (Ore 20:45, New York ore 2:45 pm) contro il Bologna per confermare con una vittoria lo stato di grazia dell’era Spalletti.
Al Barbera di Palermo la contestazione ha preso i contorni della follia. Gara sospesa due volte per un principio di incendio nel settore rosanero. Prima della gara alcuni tifosi sono stati fermati all’atto di assalire i supporter laziali mentre si recavano allo stadio. Il bilancio è di trenta fermati, tutti siciliani, ed un laziale. Gli animi esacerbati da continui cambi in panchina e stagione a rischio retrocessione hanno fatto il resto. Condito a sproposito dalle deliranti minacce del Patron Zamparini di cedere al miglior offerente la squadra del Palermo. Cosa che non è andata proprio giù ai tifosi, che hanno reagito in questo modo.
Il Pallone di Cristallo
Sabato 16 Aprile
Bologna – Torino: Domeniche calcistiche precluse ai felsinei. Il Toro vittorioso contro l’Atalanta prova a spingere per la seconda vittoria di fila. Segno 2
Carpi – Genoa: Timidi accenni di risveglio per i Grifoni, brusco stop per gli emiliani. Segno 2
Inter – Napoli: La pazza Inter ed il Napoli senza il Pipita. Con Higuain sarebbe stata una gara diversa. Segno 1
Domenica 17 Aprile
Atalanta – Roma: Gli uomini di Spalletti provano a vendicare il 2 a 0 subito all’andata. L’Atalanta contro la Roma vede Rosso (e giallo). Segno 2
Fiorentina – Sassuolo: Pauolo Sousa ha deciso di restare in sella. Se dovesse perdere anche questa il suo cavallo correrà da solo. Segno 1
H. Verona – Frosinone: Il match dei disperati. I ciociari hanno una possibilità in più. Segno 2
Juventus – Palermo: Tra disastri societari e clima di tensione, il Palermo non affronterà serenamente la Juventus. I bianconeri saranno in attesa di passare alla cassa per i tre punti. Segno 1
Udinese – Chievo: Sempre peggio per i friulani che ne hanno imbroccata solo una, contro il Napoli. Il Chievo sembra sveglio ed attivo. Segno 2
Lazio – Empoli: Risorge la Lazio a Palermo in un clima di guerriglia urbana. Simone Inzaghi è partito con il piede giusto. Segno 1
Sampdoria – Milan: Quanti ricordi Sinisa… mi raccomando a non sbagliare panchina. Forse così facendo rischieresti di vincere. Segno 1
Risultati della 32° Giornata
Palermo – Lazio 0-3
Napoli – Verona 3-0
Sampdoria – Udinese 2-0
Torino – Atalanta 2-1
Empoli – Fiorentina 2-0
Milan – Juventus 1-2
Chievo – Carpi 1-0
Sassuolo – Genoa 0-1
Frosinone – Inter 0-1
Roma – Bologna ( stasera ore 20:45)
Classifica della Serie A
Juventus punti 76
Napoli 70
Roma* 63
Inter 58
Fiorentina 56
Milan 49
Sassuolo 48
Lazio 45
Chievo 44
Genoa 40
Empoli e Torino 39
Bologna* , Atalanta e Sampdoria 36
Udinese 34
Carpi e Palermo 28
Frosinone 27
H.Verona 22
*( Bologna e Roma una partita in meno)