President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara
English Editor: Grace Russo Bullaro 

  • Login
VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily Newspaper in the US

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Sport
May 22, 2015
in
Sport
May 22, 2015
0

Ricordo di Annarita Sidoti: piccola-grande regina della marcia

Fabio CammalleribyFabio Cammalleri
Time: 3 mins read

E' ritmo. E’ ordine. E’ armonia. Levità. Energia. E’ musica. La marcia: Annarita Sidoti.

Guardatele: lei e la sua marcia. Guardate quei piedini rapidi: il tallone destro inghiottito dall’avampiede sinistro e viceversa, ad offrire allo sguardo lo spettacolo del movimento: e del governo sul movimento.

Guardate, e vedrete la rapidità di un battito d’ali che, radente al suolo, domina la spinta verso l’alto e la trasforma in velocità rettilinea; tendini d’Achille e polpacci obbediscono, e avviano la postura, ergono la sagoma; i quadricipiti femorali ricevono le vibrazioni che, filtrate da rotule e menischi, echeggiano il vigore di quella biga: che giù, in prima fila, è inarrestabile, vorace d’asfalto, di tartan, di polvere, e di tutto quanto osi starle di fronte.

Sono le onde dell’energia, che avvolgono il bacino e si addolciscono fra le ondulazioni dell’addome e del sacro, con i fianchi a segnare un orizzonte mobile e ipnotico per uno sguardo ormai magnetizzato. Ecco allora le braccia, che sicure, fanno da controcanto: il sinistro avanti, la gamba destra è indietro; il destro indietro, la gamba sinistra è avanti. Come può essere il volto di un simile corpo, gli occhi di un’atleta alta un metro e cinquanta e leggera di quarantacinque chili?

Sono gli occhi di chi parla col suo corpo, che lo ascolta senza mai stancarsi, che lo guarda per vie interne, mentre le pupille s’inondano del Tirreno, e delle Eolie, e della Rocca di Tindari, di Ustica: fra il verde macchiaiolo del Monte Meliuso e il turchese marino che si infuoca al tramonto, e, sanguigno, la rapisce con onirico salto sulla fluttuante zattera di Ulisse.

Perchè, quando marcia, Annarita, la donna che farà tre figli, l’atleta che attraverserà sei campionati del mondo, vincendone uno; tre olimpiadi; campionati europei, vincendone due; che da Gioiosa Marea è partita e a Gioiosa Marea è tornata, ha due visioni: una è per il “sereno…che torna giù da’ colli e da’ tetti”; l’altra è per il suo padre-corpo, il suo amico-corpo, il suo compagno-corpo, il suo figlio-corpo. E le due visioni si contemplano.

All’alba, primo allenamento. Corsa leggera, lui le dà il buongiorno, fedele, silenzioso: pronti? Pronti. E si comincia: accelerazioni, allunghi, salite; il cuore tuona impavido e aduna la compagnia: fibre, muscoli, tessuti; breve recupero, si rallenta e le labbra non si scompongono a raccattare, disperate, ossigeno e frescura; ma appena si schiudono, composte e caste, a regolare quell’intervallo, ad impreziosire quel primo segno di rispetto, che esige senza abusare. E si ricomincia, mentre la luce penetra in ogni poro e l’umidore salino sferza le narici già dilatate dalla prima frustata. E poi così, avanti, accumulando paziente il patrimonio di chilometri che misura e ispessisce, ogni minuto di più, quel rapporto cosmico e segreto.

La moralità dell’atletica è la moralità di chi ha scoperto, riscoperto, la ricchezza della semplicità originaria: anima e corpo (Psichè: soffio, che anima, anima; Stoichèion: elemento, quindi materia, quindi corpo, nella lingua di Omero).

Così, l’allenamento, il sudore, la stanchezza, il riposo, il tempo, lo spazio, e il tempo che misura lo spazio percorso, e lo spazio che misura il tempo impiegato, non sono un’effimera “prestazione”, ma la durevole testimonianza di questa intesa antica: che, per quante ingegnose e utili escogitazioni, scoperte, invenzioni, possano costellare il cammino umano, rimane lì, sicura del suo carattere fondativo. Anima e corpo.

E’ un’intesa che stringe a sé ogni attimo, ogni giorno; e la sera, quando, trascorse le ore intermedie in cui Annarita si restituisce agli altri: che le vogliono bene, che la sostengono, che urlano quando lei vince, che la guardarono trepida quando lei, a dodici anni, scoprì che, nella vita, nella sua vita, avrebbe marciato, e indossò la sua prima canotta, il suo primo pettorale per la Tyndaris Pattese; la sera, quando torna a sé e al suo corpo, per il secondo allenamento, tutto il bene che il mondo le ha dato si ricompone muto e s’incanala, di nuovo, come ieri, come domani, come sempre, in quella sinfonia, in quell’armonia profonda, in quel ritmo vitale e incessante. E su e giù, e su e giù.

Non importa se, da qui, “lo Scricciolo d’Oro”, come il grande corregionale Candido Cannavò l’aveva chiamata, se ne sia andata presto, a quarantacinque anni. Non ha vinto il male: ha vinto lei.

Chi ha espresso la grandezza della vita, nobilitando la fatica, incorniciandola nel sorriso musicale di una madre, moglie e marciatrice, ha un respiro cosmico, ha il passo eterno.

Share on FacebookShare on Twitter
Fabio Cammalleri

Fabio Cammalleri

Il potere di giudicare e condannare una persona è, semplicemente, il potere. Niente può eguagliare la forza ambigua di un uomo che chiude in galera un altro uomo. E niente come questa forza tende ad esorbitare. Così, il potere sulla pena, nata parte di un tutto, si fa tutto. Per tutti. Da avvocato, negli anni, temo di aver capito che, per fronteggiare un simile disordine, in Italia non basti più la buona volontà: i penalisti, i garantisti, cioè, una parte. Forse bisognerebbe spogliarsi di ogni parzialità, rendendosi semplicemente uomini. Memore del fatto che Gesù e Socrate, imputati e giudicati rei, si compirono senza scrivere una riga, mi rivolgo alla pagina con cautela. Con me c’è Silvia e, con noi, Francesco e Armida, i nostri gemelli.

DELLO STESSO AUTORE

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

byFabio Cammalleri
La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

byFabio Cammalleri

A PROPOSITO DI...

Tags: Annarita SidotiAtletica Leggeramarciaolimpiadi
Previous Post

Serie A: Inizia lo sprint finale

Next Post

Legge Mosca: politici e sindacalisti in pensione senza avere mai pagato contributi

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Gioie e dolori al Pride 2021: dopo i festeggiamenti, gli scontri con la NYPD

Il reato-padagogo e il DDL Zan: difendere valori giusti senza il tic della galera

byFabio Cammalleri
I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

byFabio Cammalleri

Latest News

Piero Angela, il 16/8 camera ardente e funerale in Campidoglio

Piero Angela, il 16/8 camera ardente e funerale in Campidoglio

byAnsa
In tribunale lo accusano di pedofilia, lui beve un liquido misterioso e muore

In tribunale lo accusano di pedofilia, lui beve un liquido misterioso e muore

byPaolo Cordova

New York

Salman Rushdie attaccato al respiratore: il ricordo dello scrittore a New York

Salman Rushdie attaccato al respiratore: il ricordo dello scrittore a New York

byAndrea Visconti
New York è “sotto attacco” delle mosche lanterne maculate

New York è “sotto attacco” delle mosche lanterne maculate

byRosa Coppola

Italiany

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

Torna in Sardegna il festival “MusaMadre”: richiamo della cultura e delle radici

byManuela Caracciolo
“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

“Senato&Cultura”: premiati gli imprenditori che rendono grande l’Italia nel mondo

byNicola Corradi
Next Post
L'ingresso dell'aula bunker di Palermo

Nei giorni di Falcone la mafia chiede il ‘pizzo’. Ma Francesco Massaro gli dice “no”

La Voce di New York

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Expat
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In