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March 20, 2015
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Europa e Champions League: polvere di stelle

Luca TontodonatibyLuca Tontodonati
Time: 10 mins read

Le stelle italiane in Europa si sono ridotte ulteriormente dopo le gare del girone di ritorno delle competizioni europee. Delle 5 squadre presenti in Europa League solo due proseguiranno il cammino, mentre la Juventus sbanca il Westfalen Stadion di Dortmund e stacca il biglietto per affrontare i quarti di finale di Champions League che la vedrà impegnata in due gare contro il Monaco , squadra francese di Montecarlo.

La Juventus da qualche anno ormai è la squadra migliore del campionato, la regina indiscussa della Serie A e si appresta a vincere il suo terzo titolo di fila, ma dopo le ultime uscite oltre confine possiamo affermare che è la migliore squadra italiana in Europa? Senza nulla togliere all'impresa bianconera che ha meritatamente passato il turno c'è da dire che il girone di qualificazione è stato affrontato con eccesso di timori pur non essendo un girone difficile da affrontare per una squadra come la Juventus che finalmente con la vittoria di ieri ha rivelato una mentalità offensiva e vincente passando con disinvoltura da una difesa a quattro a quella a tre con l'innesto di Barzagli e lo spostamento di Evrà in fase di spinta. La vittoria contro il Borussia non deve però illudere, la squadra tedesca è alle prese dall'inizio della stagione con un andamento disastroso in Bundesliga che lo ha visto addirittura ultimo in classifica per parecchie giornate e se ora naviga al decimo posto del suo campionato ha evidenziato comunque ancora problemi di tenuta . Discorso diverso per le italiane in Europa League che tra scontri intestini ed orrori individuali sono state decimate dalla competizione. La Fiorentina vince a Roma e vola verso i quarti di finale travolgendo la Roma che precipita in una sorta di inferi senza alcuno spiraglio di luce. L'Inter perde contro il Wolfsburg, team al secondo posto in Bundesliga prossimo avversario del Napoli ma deve recitare il mea culpa per i regali concessi all'avversario durante la gara di andata . Il Torino getta il solito cuore oltre l'ostacolo ma non va oltre l'uno a zero contro lo Zenit di San Pietroburgo.

 

Borussia – Juventus 0-3 (aggregate 1-5)

Alla Juventus riesce per la seconda volta l'impresa di sbancare il Westfalen Stadion di Dortmund e lo fa in modo eclatante segnando tre reti senza subirne alcuna. Finalmente dopo qualche prova traballante i bianconeri esprimono tutto il loro potenziale anche in Europa ed accedono con merito e di diritto ai quarti di finale della competizione più prestigiosa per una squadra di Club. Tra la Juve e la semifinale ci sarà il Monaco che proverà a mettersi di traverso per sbarrare il passo al cammino bianconero verso la finale di Berlino. Allegri aveva detto in conferenza stampa che quella di Dortmund non sarebbe stata una partita senza reti, segnale di una mentalità che finalmente sta cambiando anche tra gli allenatori italiani e questa ricetta ha fornito una prestazione di alto livello e di determinazione tattica fuori dagli schemi ingessati del difensivismo e della paura di perdere. La Juve scesa in campo contro il Borussia ha palesato volontà, determinazione e sagacia , il modulo di Allegri prevedeva qualche sconvolgimento tattico: difesa a quattro , Vidal in mediana assieme a Pogbà e con Marchisio al posto di Pirlo infortunato . In avanti Pereyra uomo ovunque e coppia Tevez – Morata. Parte benissimo la Juve che dopo appena 3' è già in vantaggio: Grandissimo gol di Tevez che, ricevuto il passaggio corto di Evrà lascia partire un missile terra-aria che si infila all'incrocio imprendibile persino per il sistema di difesa “Patriot” , figuriamoci per il povero Weidenfeller. Tegola per Allegri per l'infortunio occorso a Pogbà alla mezz'ora. Dentro Barzagli che si sistema nelle retrovie e bianconeri che passano alla difesa a tre. Dopo diverse incursioni giallonere contenute senza particolari pericoli dalla difesa della Juventus, Nella ripresa Klopp percepisce il pericolo e prova a cambiare mezza squadra e sostituisce tre giocatori in dieci minuti ma per la Juve non c'è cambio che tenga, al 70' e al 79' prima Tevez e poi Morata mettono la firma la successo bianconero per la gioia dei molti sostenitori di fede juventina accorsi da tutta la Germania ed anche dall'Italia. Prosegue il cammino in Champions della Juventus che con la giusta mentalità potrà arrivare a qualsiasi traguardo ed alimentare i sogni di Champions dei tifosi. Monaco permettendo.

Juventus: Partita tatticamente ineccepibile. Voto 8.

 

Roma – Fiorentina 0-3 (aggregate 1-4)

Sono bastati appena 20' alla Fiorentina per affondare la Roma ormai squadra sempre più alla deriva senza guida né timoniere e da ieri senza nemmeno il Capitano. Dopo il pareggio dell'andata questa gara lasciava i giochi aperti ad entrambe, anzi la Roma era addirittura favorita avendo segnato un gol a Firenze. Per il regolamento dell' UEFA infatti il gol siglato in trasferta, in caso di pareggio, vale doppio. Ma alla AS Roma non sono bastati nemmeno i calcoli numerici o regolamenti europei , sono bastati venti minuti per mettersi dinanzi ai propri fantasmi che aleggiano sull'Olimpico ormai da tempo e si ripresentano spesso negli incubi della tifoseria giallorossa che per compattezza e sentimento non merita certo lo scempio visto ieri al Foro Olimpico. Al 2' rigore sacrosanto per la Viola che va a segno con Gonzalo Rodriguez dopo aver battuto due volte il rigore per un entrata in massa di tutti i giocatori in area di rigore. Il secondo gol è surreale come il clima che si respira all'Olimpico: passaggio di Astori all'indietro per Skorupski che per evitare il calcio d'angolo compie un a nefandezza assoluta e finisce per cedere il pallone preda dell'accorrente Alonso che a porta sguarnita deposita in rete il più facile dei palloni per la disperazione della panchina e di tutto lo Stadio. Il merito dell'attaccante viola è stato quello di crederci e sperare nell'errore dell'estremo romanista, evento che si è verificato con la puntualità di un orologio svizzero. Il terzo gol ha un duplice merito, quello di chiudere definitivamente la gara e quello di svuotare la Curva Sud dai tifosi giallorossi che abbandonano gli spalti dopo nemmeno mezz'ora di gioco. Vi faranno ritorno a fine gara per la contestazione sacrosanta e veemente. Nella ripresa la Fiorentina prova a legittimare la sua prestazione con almeno altri due gol ma le incursioni da sanzione per eccesso del limite di velocità di Salah trovano i legni della porta giallorossa a rendere meno catastrofico il punteggio. “ Sono mortificato, contro gli errori individuali non c'è modulo tattico o fisico che possa reggere” dica Garcia a fine gara . Ormai l'allenatore ha preso nettamente le distanze dalla squadra parlando anche in prospettiva futura di assetti e problematiche fuori dal suo diretto controllo. La Fiorentina riassume tutte le cose positive mostrate all'Olimpico in due sole parole: Vincenzo Montella, che ha saputo infondere ai suoi giocatori gli ingredienti giusti per far diventare la Viola una squadra quasi perfetta per la promozione a pieni voti ed il passaggio del turno strameritato. Totti in panchina assiste alla fine della sua Roma e forse scuro in volto accovacciato in trincea stava pensando anche alla fine della sua carriera.

Roma, troppo brutta per essere vera. Voto 4 . Fiorentina , corsa velocità schemi tattica e individualità. Voto 10.

 

Inter – Wolfsburg 1-2 (aggregate 2-4)

Una serata sbagliata. Le luci si spengono su San Siro e sulle speranze dei nerazzurri, mentre i tifosi se ne vanno e non restano nemmeno gli arrabbiati a contestare l'uscita di scena dell'Inter che di fatto ieri sera ha abbandonato ogni speranza di vincere qualcosa sia in Europa che in campionato. Mancini sperava nella “remuntada” che in passato aveva glorificato la beneamata oltre ogni suo valore pratico che ha avvolto i sogni dei tifosi più vetusti di fama e delirio nello stesso tempo a dimostrazione che questa squadra è capace di tutto, di sconfitte clamorose come di vittorie epiche. Per ben otto volte i nerazzurri sono stati capaci di sovvertire il risultato dell'andata con altrettante rimonte storiche. Il 12 maggio 1965 l'Inter vinse a San Siro contro il Liverpool per 3-0 dopo aver perso per 3-1 in Inghilterra. Una punizione di Corso a “foglia morta” e la rete di Peirò portò l'Inter in vantaggio di due reti in nove minuti. Il gol di Facchetti nella ripresa generò l'oblio di quella che è stata una delle vittorie epiche che i tifosi possano ricordare. Poi nel 1990 in cui sotto di due reti nella gara di andata, i nerazzurri sconfissero l'Aston Villa a San Siro con un perentorio tre a zero. E successivamente il Cagliari, il Lione e lo Strasburgo pagarono lo scotto della rimonta. L'ultima in ordine cronologico risale al 2011. Il Bayern esce vittorioso dal “Meazza” con un gol di Mario Gomez per essere demolito all'Allianz Arena in cui sotto di due reti i nerazzurri inventarono un finale da cardiopalmo. Dopo il gol di Eto'o segnarono Sneijder e Pandev a conclusione di un impresa da tramandare ai posteri. Ieri sera non è riuscita l'ennesima rimonta, l'Inter ha giocato solo con il cuore ma è stata sopraffatta dal Wolfsburg che detto sinceramente ha molto di più dell'Inter in questo periodo ed il suo secondo posto in Bundesliga lo dimostra ampiamente. La cronaca registra tre gol ma non aggiunge altro che una fredda statistica alla tiepida notte dell'ultimo giorno d'Inverno.

Inter, evidenzia i soliti problemi tattici ed il cuore a volte non basta. Voto 5.

 

Torino – Zenit St Petersburg 1-0 (aggregate 1-2)

C'è poco da rimproverare al Toro per l'eliminazione in Europa. I granata hanno disputato una gara di grande intelligenza tattica e dato una prova di carattere e di maturità . Il percorso che Ventura ha compiuto in questi tre anni ha raggiunto l'apice ieri sera con l'esclusione per un soffio ai quarti di finale di Europa League. Durante questo cammino il Toro ha perso pezzi da novanta importanti che avrebbero senza dubbio mutato il target delle ambizioni della squadra, ma le logiche economiche a volte aumentano le ambizioni ed a volte le ridimensionano in base alla cifra che si spende o che si ottiene. Il Torino ha ottenuto molto ed ha speso abbastanza per i rimpiazzi ma la qualità dei calciatori ceduti è stata ripristinata solo in parte , le qualità tecniche di solito non si acquistano al mercato e la peculiarità di ciascun calciatore resta di sua esclusiva proprietà per sempre. Difficile quindi sostituire Immobile, Cerci ma il condottiero Ventura ha saputo dare al team un assetto ed un equilibrio dove la compattezza e la solidità sopperiscono alle qualità dei singoli. Ecco svelato il motivo della cavalcata dei granata in questi tre anni, la squadra che metabolizza gli atleti esaltando le loro doti personali ad esclusivo beneficio della squadra. Ieri sera Ventura ha applicato il solito schema tattico per la partita che valeva una stagione, ed ha ospitato i russi dello Zenith con il modulo 3-5-2 , Quagliarella e Maxi Lopez coppia d'attacco. Si comincia e si intuisce subito che lo Zenit è un brutto cliente, forte del risultato dell'andata che permette alla truppa di Villas-Boas di avere un piede e mezzo nei quarti di finale. Squadra agile ma possente con la tempra gelida e rocciose dell'inverno russo e l'anima leggera e dinamica della componente multietnica, Criscito , Danny, Neto ed Hulk tra gli altri. La partita è stata nervosa e spigolosa con sette ammoniti per i russi e tre per il Toro a dimostrazione di una gara sentita in modo particolare data la sua importanza ma che non fa registrare emozioni specifiche e per tutto il primo tempo assistiamo a giocatori calati in un ruolo fisico ed agonistico a scapito della tecnica. La ripresa fa segnalare qualche timido accenno emozionale ma di bel gioco nemmeno l'ombra ed è il Torino ad avvicinarsi ed a cercare di riaprire il discorso qualificazione almeno con un gol. Che arriva ma solo nel finale: al 90' il solito Glik si posiziona al solito posto per il solito angolo battuto allo stesso modo. Lo schema risultato vincente in passato risulta efficace anche stavolta, palla nell'angolino basso alla destra del portiere e gol dell'effimero vantaggio granata. Poi accade che il miracolo non si concretizza ed i sogni dei tifosi granata restano nel limbo dove osano solo gli angeli: Maxi Lopez non mette la giusta potenza ed il suo tiro da ottima posizione supera l'estremo russo ma non Lombareds che respinge proprio sulla linea. Zenit esce sconfitto ma passa il turno, Toro vittorioso ma escluso dalla competizione. A testa alta.

Torino, mai domo paga gli errori della gara di andata. Voto 6. Ventura per il cammino e l'onestà professionale dimostrata fino ad ora. Voto 8.

 

Dinamo Moscow – Napoli 0-0 (aggregate 1-3)

Compito di ordinaria amministrazione per il Napoli impegnato a Mosca a difendere il comodo risultato maturato all'andata di tre reti contro l'unico gol siglato dalla Dinamo Mosca. Il timore di Benitez era proprio quello di contenere in qualche modo l'irruenza degli avversari alla ricerca del gol sin dai primi minuti per cercare di spostare in proprio favore le sorti della qualificazione. Ma il primo tempo è esaurito senza nessun pericolo sostanziale per la porta difesa da Andujar se si eccettuano i due gol annullati , giustamente, per fuorigioco degli attaccanti moscoviti. Anzi era il Napoli a rendersi pericoloso con Mertens e Callejon . Scampato il pericolo nella ripresa ogni minuto passato metteva in cassaforte la qualificazione per i partenopei che puntualmente è arrivata al fischio finale dell'arbitro. Il Napoli in questo finale di stagione è impegnato su due fronti , il secondo posto in campionato ed il cammino in Europa League che sarà alquanto impegnativo poiché la sorte lo ha messo dinanzi alla squadra attualmente più in forma del torneo il Wolfsburg che proprio ieri ha eliminato un altra italiana illustre, l'Inter di Mancini. Resta al Napoli l'onore di vendicare le italiche spoglie contro lo strapotere europeo della Germania. E non solo calcisticamente parlando…

Napoli, gioca sul velluto e disegna le trame giuste per proseguire il cammino verso Varsavia. Voto 7.

 

Prossimi impegni in Europa e prossime avversarie delle italiane :

Torino , 14 Aprile 2015 ore 20:45 ( New York ore 2:45)

Juventus – Monaco

Wolfsburg , 16 Aprile 2015 ore 21 ( New York ore 3 pm)

Wolfsburg – Napoli

Firenze, 16 Aprile 2015 ore 21 ( New York ore 3pm)

Fiorentina – Dinamo Kiev

 

Nel fine settimana sono previsti gli incontri per la 28° giornata del Campionato di Serie A: Queste le gare e le quote relative ai bookmakers.

Sabato 21 Marzo

ore 18:00 ( New York ore 1 pm)

Chievo – Palermo 1 ( 2,50) X (3,10) 2 ( 3,00)

ore 20:45 (New York ore 3:45 pm)

Milan – Cagliari 1 ( 1,80) X (380) 2 (4,60)

Domenica 22 Marzo

ore 12:30 ( New York ore 6:30 am)

Empoli – Sassuolo 1 ( 2,10) X (3,40) 2 ( 4,00)

ore 15:00 ( New York ore 10 am)

Juventus – Genoa 1 ( 1,50) X (5,50) 2 ( 12,00)

ore 20:45 ( New York ore 3:45)

Napoli – Atalanta 1 ( 1,50) X (4,40) 2 ( 6,00)

Udinese – Fiorentina 1 ( 4,50) X (3,10) 2 ( 3,00)

Lazio – Verona 1 ( 2,50) X (3,10) 2 ( 3,00)

Sampdoria – Inter 1 ( 2,50) X (3,20) 2 ( 2,80)

Cesena – Roma 1 ( 5,50) X (3,60) 2 ( 1,80)

Parma – Torino 1 ( 4,50) X (3,50) 2 ( 2,00)

 

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Luca Tontodonati

Luca Tontodonati

Vivo a Pescara e sulle rive dell'Adriatico trascorro gran parte della mia esistenza annotando tutto e scrivendo oltre il necessario. Geografo e cartografo mi occupo di divulgazione storica. Fautore del "come eravamo", chiudo gli occhi e immagino i luoghi del passato. Appassionato di calcio, mi lascio trasportare dall'istinto più che dalla logica. Le partite amo seguirle allo stadio e quando capita di vederle in TV abbasso l'audio. Scommetto su tutto ma non vinco (quasi) mai. Frase preferita: "Presa singolarmente, l'umanità è davvero insopportabile". Un pregio: intuitivo. Un difetto: tifo quella squadra lì...

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