Il Trio Fantasticus
Stesso periodo, stessa classifica. Le protagoniste dello scorso anno si ripresentano ai vertici della Serie A riprendendosi i meriti e ricompattando i ruoli che le competevano in campionato. L’undicesima di andata le ha viste vincenti e convincenti ed in alcuni casi addirittura straripanti. La Juventus ha tracimato per gli argini parmensi dispensando gol e capolavori di alta scuola. La Roma ha matato il Toro nella corrida dell’Olimpico dissolvendo definitivamente gli spettri bavaresi e disperdendoli al vento di ponente. Il Napoli ha incartato il Ponte Vecchio portandosi a casa tre punti pesanti lasciando però il povero Insigne all’Ospedale di Careggi, ferito nella pugna del Franchi. Nel suo periodo migliore la Lazio bagna le polveri, si inceppa e rimedia una sconfitta in Toscana. Le due genovesi si annullano ma confermando un buon gioco mentre le milanesi si sopprimono confermando il periodo di nullità calcistica patologica sopperita da grandi sforzi fisici per non capitolare. Tranne le prime tre della classe, per scorgere segnali di vittoria bisogna scendere negli inferi della classifica con il Chievo e l’Empoli provinciali da una vita ma magnifiche protagoniste almeno per una giornata.
Roma Torino 3-0
La AS Roma sembrava una barca ormai alla deriva, persa tra venti ostili e da due tormente alemanne che sembravano averle fatto perdere definitivamente la rotta ecco il sergente Rudi Garcia che si rivela invece ottimo capitano di vascello. Recuperata la bolina di Napoli mette la prua a favore di vento, gonfia le vele ed approda ai tre punti indispensabili per essere ancora titolata allo scudetto. Torosidis , Keita’ e Ljajic i marcatori. Il capitano Totti, un pochino nervoso è stato prima ammonito e poi, nel secondo tempo anche sostituito da Rudi Garcia, che ha giustificato il cambio con motivazioni da data di scadenza, preservandolo per le prossime gare, come fosse uno yogurt. A nostro avviso il capitano ha motivazioni da vendere e dovrebbe essere sempre in campo anche dopo un tre a zero. Lui vive e respira calcio e le sostituzioni specie dentro la sua arena hanno effetti negativi sul morale del pupone. Specie poi se si adducono motivazioni così scellerate.
Juventus Parma 7-0
Impressionante. Il tridente Tevez, Morata e Llorente affila i canini e raddoppia il morso realizzando una doppietta a testa. Cambio di modulo, cambio di sistema e di manovre tra centrocampisti, la partita si chiude già nel primo tempo con un tre a zero senza scampo. La difesa a quattro con tre attaccanti di ruolo sembra il modulo vincente in campionato. Da verificare se lo sarà anche in Champions. Nota artistica: il gol di Tevez emula quello del Pibe contro l’Inghilterra ai Mondiali del 1986. Scenari diversi ed avversari diversi, ovvio. Ma la qualità resta di alto livello.
Fiorentina Napoli 0-1
Il bioritmo dei viola presagiva una battuta d’arresto. Nelle ultime cinque giornate la sinusoide oscillava paurosamente tra alti e bassi, ed il Napoli ha approfittato del fattore altalenante di Montella per infilarlo con il suo Top Player Gonzalo Higuain, che approfitta del regalo di Tomovic che inspiegabilmente gli serve un assist al bacio. L’argentino non se lo fa ripetere due volte e fa secco Neto. Montella allora richiama Ilicic, omaggiato dai tifosi fiorentini con circa trentamila fischi ed inserisce il vetusto Gomez che si fionda armi in pugno per le terre partenopee cercando con poca fortuna di riequilibrare le sorti finora avverse.
Sampdoria Milan 2-2
Avvio buono su ritmi blandi il Milan trova subito il gol con El Shaarawy al rientro dopo una sosta troppo lunga. Conte pungola ed il faraone risponde con l’unico modo che gli riesce, quello di fare gol. Quasi da libro cuore l’abbraccio dei compagni al faraone ragazzino che non segnava da circa due anni. Cartigli archiviati la cronaca impietosa riserva ai rossoneri due pappine. Cross di Gabbiadini, Rami osserva senza intercedere, Okaka anticipa Bonera e con la suola mette dentro il pareggio. Sinisa il Serbo allora ci spera. Avanza la mediana di qualche metro strozzando la retroguardia rossonera che soffre e capitola. Calcio d’angolo, Obiang salta di testa, la difesa resta piantata a terra, palo e tap-in vincente di Eder. Ci pensa Mesbah a riaggiustare i cocci di Inzaghi intervenendo sciaguratamente con l’unica parte del corpo che la pelota non apprezza. Rigore e gol di Menez. C’è tempo per il doppio giallo di Bonera e tutti a casa. Chissà forse Pippo Inzaghi stavolta avrà pensato che soffrire a volte serve per non perdere.
Inter Verona 2-2
Squadra triste non si cambia, e poi perché fare un torto ai cugini? Simili anche nel risultato oltre che nell’imbarazzo, Mazzarri stiracchia una squadra senza idee e senza gioco. Mette in campo il cuore ma da solo non basta per essere protagoniste in campionato. Dopo l’arresto a Parma, ed alcuni pavidi l’arresto immediato lo avrebbero anche meritato, ecco che si presenta il Verona che nelle ultime cinque non ha mai vinto. Va in vantaggio con Toni appena repertato come monile prezioso del nostro calcio ma i nerazzurri replicano con una doppietta di Icardi ed un palo di Kuzmanovic. Partita in pugno, anzi no, in braccio. Proprio tra le braccia di Medel che nel frattempo pensava di giocare nella NFL e correre in meta con il pallone in piena area. Doppio giallo ed Inter in dieci. Toni prende la rincorsa e tira contro Sant’Handanovich che gli sbarra la strada del pareggio. Dopo la traversa di Lazaros, Mazzarri ha pensato di tenere botta e portare in cascina i tre punti ma Lopez, appena entrato si ritrova solo nella landa nerazzurra e segna. Fischi sonori ed ingenerosi e Tohir che cambia aspetto secondo i ritmi del risultato. Non è escluso che tra non molto cambierà anche colore.
Altri risultati della 11 giornata di Serie A
Cagliari Genoa 1-1
Chievo – Cesena 2-1
Empoli – Lazio 2-1
Palermo – Udinese 1-1
Sassuolo- Atalanta 0-0
Classifica:
Juventus 28
Roma 25
Napoli 21
Sampdoria 20
Genoa 19
Lazio 19
Milan 17
Udinese 17
Inter 16
Hellas Verona 14
Fiorentina 13
Palermo 13
Sassuolo 12
Torino 12
Atalanta 10
Cagliari 10
Empoli 10
Chievo 8
Cesena 7
Parma 6