Il turno di Champions ha confermato la superiorità netta del Bayern Monaco che ha avuto ragione della Roma scesa nel teutonico Allianz Arena con due esterni puri e 6 difensori. Ovvio che quando prendi sette ceffoni ti proteggi un pochino, ma questo non toglie e non aggiunge la stima di Peppe Guardiola al suo collega romanista Rudi Garcia, che definisce comunque un ottimo allenatore per il modo in cui si presenta in campo, per la determinazione dei suoi moduli e la capacità di saper trattare le partite, quasi tutte, allo stesso modo. Poi ci stà che magari ne perdi due di fila tra Napoli e Monaco, e se mancano i risultati allora la stima si va a fare benedire. Capitan Futuro De Rossi allarga le braccia per esprimere la resa incondizionata contro lo strapotere del Bayern, definendo un errore giocare con tre punte all’andata. Certo quando incontri i marziani giocare a viso aperto è rischioso, devi metterti almeno un casco integrale con visiera anti radiazioni.
Pericolo scampato per i bianconeri in casa contro i greci in una partita da prendere a piccole dosi, magari con un medico a fianco. Vantaggio Juve con l’avvelenata di Pirlo su punizione, pareggio e sorpasso dell’Olympiacos, i fantasmi si materializzano sullo Juventus Stadium ma in due minuti tra rimpalli e traiettorie poco eleganti la Juve ribalta ancora il risultato e vince. Il sospiro di sollievo lo annuncia Allegri con il suo tweet virale preso in prestito dai fumetti che leggeva da piccolo. Nell’era della comunicazione globale, per far capire bene i concetti a volte ci si esprime con un linguaggio infantile ma diretto, mancava solo la nuvoletta a delimitare l’Hashtag del tecnico bianconero a fine partita. Il #fiuuu di Allegri su Twitter si è rivelato di notevole impatto mediatico e interpretativo, meglio di mille parole.
Scampato il pericolo quindi torniamo ad immergerci in campionato tra pioggie torrenziali e sole primaverile, per la undicesima giornata. La penisola è divisa in due in termini di clima, ma lo è anche in termini calcistici. Proviamo ad analizzare meglio la giornata anche con il supporto delle quote.
Si comincia Sabato con l’anticipo alle ore 18 (ora italiana)
Sassuolo – Atalanta ( Quote 2,25 – 3,25 – 3,35 )
Sampdoria – Milan ( 2,85 – 3,25 – 2,55 )
La Sampdoria è salita al terzo posto in classifica, ed il mister serbo sta preparato un trappolone ai rossoneri che scendono al Ferraris di Genova sotto il diluvio e praticamente in barca. Sinisa li attende forte del suo trend positivo in campionato con una sola sconfitta al passivo maturata contro l’Inter. Mancherà Palombo squalificato ma per il resto nessun problema di formazione. Il Milan è arrivato ai cerotti, dovendo fare a meno di Alex in difesa e di Abate sulla fascia entrambi per problemi muscolari. Inzaghi è costretto ad applicare il turnover pur non avendo impegni in Europa. Zapata ed Armero saranno i probabili sostituti. Dubbi solo su El Shaarawy titolare, ma questo dilemma verrà sciolto solo all’ultimo minuto per non dare ulteriori riferimenti al tecnico blucerchiato.
Le quote sono in equilibrio ed il Pallone acconsente. Segno X
Cagliari – Genoa ( 2,30 – 3,30 – 3,20 )
Il Genoa ha raggiunto il Napoli in campionato ed è ad un solo punto dalla sua odiata concittadina che spera ardentemente di superare in classifica. Ma affrontare mister Zeman non sarà certo un compitino da prima elementare. E’ vero che Il boemo nelle ultime cinque partite ne ha vinta una sola con l’Empoli rifilandogli quattro gol, ma è anche vero che ha pareggiato con Milan e Sampdoria disputando comunque due ottimi incontri ed ha perso a Roma contro la Lazio, la squadra più in salute di questo scorcio di campionato. Domenica però dovrà fare a meno di Ibarbo infortunato, al suo posto Farias. Il Genoa ne ha vinte tre di fila, ed ha convinto tutti, addetti ai lavori e tifosi. Approda a Cagliari dopo due giorni di riposo, gratificante ed inaspettato regalo in contrasto con i dettami del calcio moderno. Con i ranghi al completo l’attende un esame difficile ma superabile. Il Pallone concorda. Segno 2
Palermo – Udinese ( 2,35 – 3,15 – 3,25)
Chievo – Cesena ( 2 – 3,20 – 4,20)
Juventus – Parma ( 1,2 – 5,85 – 11)
Vince soffrendo in Champions ed ora si rilassa in campionato ricevendo il Parma penultimo in classifica? Nemmeno per idea. Allegri è stato chiaro: guai a chi si rilassa in campo. E poi con la squadra di Donadoni che alla decima ha sconfitto l’Inter sarebbe inebriante cedere alle sirene delle quote, che in caso di vittoria del Parma allo Juventus Stadium pagano 11. Ogbonna ed Asamoah alla fine hanno ceduto vittime di infortuni ed Allegri si deve inventare un modulo a scalare con la difesa a quattro schierata davati ai tre di centrocampo, con un trequartista a ridosso della coppia d’attaco Tevez e Llorente, i fantasmi visti martedì potrebbero materializzarsi anche domenica? Non direi e comunque quattro difensori sono eccessivi, nemmeno affrontasse il Barcellona… Il Pallone è meno prudente, segno 1
Empoli – Lazio ( 3,35 – 3,25 – 2,25)
E qui ci si diverte un po'. Mister Sarri viene da tre batoste consecutive ma lascia intendere di non cambiare modulo, nemmeno dovesse affrontare la squadra più in forma del momento. Ed infatti ospita la Lazio, terza in classifica a soli tre punti dalla sua diretta rivale capitolina. Entrambe si dividono la città con alterne fortune in attesa del Derby che promette scintille vista la loro irriverente promiscuità in campionato. La squadra di Pioli in sordina raccoglie i frutti della semina estiva, grazie al suo allenatore che ha svolto un intenso lavoro di gruppo lavorando sul gioco di squadra piuttosto che sui singoli. I risultati sono quattro vittorie nelle ultime cinque partite pareggiandone una sola nella fatal Verona. Tridente d’attacco confermato anche ad Empoli, Pioli si affida alla Guardia Imperiale arruolando Mauri e Klose, con entrambi abbastanza primavere sul groppone ma capaci ancora di essere protagonisti del nostro calcio, come altri emblematici esempi lungo la penisola.
Il Pallone stima Sarri ma finge di ignorarlo. Segno 2
Fiorentina – Napoli ( 2,65 – 3,30 – 2,70)
La Fiorentina oscilla tra bioritmi positivi e negativi altalenando un po' tra risultati e prestazioni, come tra l’altro indicano i bookmakers nelle quote, i quali non si sbilanciano affatto determinando un equilibrio proporzionale che non è dannoso per nessuno. La Fiorentina ha pareggiato in Europa League mentre il Napoli si è vendicato degli svizzeri dello Young Boys confermando la tesi che vuole le legnate ancora efficaci in un certo tipo di educazione calcistica. Benitez le ha accusate direttamente e da allora non ha più perso. Non solo, si è rimesso in rotta verso il secondo posto e quindi verso il traguardo della zona Champions prefissato in estate in conferenza stampa. Date le immediate conclusioni delle partite di Europa League le formazioni sono ancora Top Secret.
Il Pallone è stabile, come le quote. Segno X
Roma – Torino ( 1,50 – 4 – 7,50)
Affrontare il Bayern non è stata una passeggiata, ma le due sconfitte con in mezzo quella di Napoli, saranno utili a Rudi Garcia per confermarsi inseguitrice ufficiale della zebra? Il francese dovrà innanzitutto dimostrarlo con i fatti, dato che la chiesa che faticosamente aveva rimesso al centro del villaggio ora sta prendendo una brutta china. La Roma dopo aver perso con la Juve ha perso alla decima con il Napoli, pareggiando con la Samp e vincendo con Chievo e Cesena. Risultante della disamina: la AS Roma soffre le grandi e manca gli appuntamenti decisivi in questa fase del campionato. Se ci mettiamo pure la Champions il quadro è ben definito. Ora Rudi Garcia deve fare i risultati che alla fine sono quelli che contano nel calcio come in tutti gli sport professionistici. E’ ancora saldamente in corsa per lo scudetto, ma ha dimostrato di essere più vulnerabile di qualche settimana fa. Contro il Torino le quote la danno ancora vincente ma la catena degli infortunati aggiunge sempre qualche maglia allungandosi pericolosamente. Variabili che alla lunga possono diventare decisive.
Il Pallone si affida ai veterani teutonici. Segno 1
Inter – Verona ( 1,5 – 4,15 – 7,50)
Incapace di sconfiggere il Sant’Etienne nei due incontri di Europa League, la beneamata ci proverà in campionato ospitando un brutto cliente, l’Hellas Verona di Mandorlini. I francesi si sono rivelati ostici avversari e la loro posizione in Ligue1 lo dimostra. Dopo i fischi inaspettati dell’andata pareggia i conti andando in vantaggio ma facendosi riprendere , come è sempre successo alle milanesi quest’anno. La statistica ci dice che sia il Milan che l’Inter una volta in svantaggio non siano mai riuscite a vincere una partita. Dato statistico che induce una riflessione: Le due squadre hanno schemi di gioco speculari ed affrontano gli avversari non avendo alternative valide a seconda dell’andamento della partita. Quindi non è un caso che una volta passate in vantaggio, le squadre avversarie allargano le proprie maglie permettendo ai delanteros milanesi di penetrare con più facilità la difesa. Se invece subiscono un gol ovviamente le cose si mettono male ed avendo un solo schema di gioco o comunque non potendo contare su uno schema diverso da quello scelto in partenza, Milan ed Inter hanno sempre perso. La mancanza di questo “Piano Alternativo “ mette le due squadre in condizione di non nuocere e di essere troppo prevedibili. Se poi aggiungiamo scarsa velocità ed infortuni a ripetizione, i conti sono presto fatti. Le due squadre di Milano oggi sarebbero fuori da ogni competizione in Europa. Eppure il Milan può contare anche su campioni, veri o presunti tali. La rivista Forbes ha appena eletto El Nino Torres il giocatore piu pagato della serie A, con “solo” 21 milioni di euro all’anno in decisa controtendenza al suo rendimento, un solo gol in campionato . Difficile credere ad un suo difficile inserimento in campionato oppure da un intesa con i compagni resa problematica da idiomi diversi. Da uno che guadagna certe cifre dobbiamo aspettarci che sappia parlare almeno sette lingue.
Il Pallone cerca scuse . Segno 1
Ultima annotazione che merita una critica, il Trofeo Berlusconi; inutile quanto dannoso. Assenti pure padre e figlia Berlusconi e senza nessuna diretta televisiva, il senso di questo “trofeo” si dissolve nella pioggia fredda ed inospitale di San Siro. Alla fine, trofeo alzato e facce sorridenti ma non convincenti, ad uso esclusivo dei rotocalchi rosa piuttosto che quelli sportivi.