Gli arabi la chiamavano Mars-Allah, Porto di Allah; i Punici vi fondarono la città di Lilibeo; l’inglese John Woodhouse vi inventò il dolce vino, apprezzato dall’ammiraglio Nelson ed in seguito diffuso nel mondo; Garibaldi e le sue Mille camicie rosse vi sbarcarono nel maggio del 1860 dando inizio all’unificazione d’Italia. Marsala ha tanto da raccontare, l’ultima news corre veloce come il vento: dal 25 al 30 giugno, ospiterà centinaia di kitesurfisti provenienti da tutti i continenti. Nella laguna dello Stagnone, riserva naturale regionale, si terrà infatti l'unica tappa italiana del Kitesurf Freestyle World Cup. Ed è stato proprio l’eccezionale scenario di questo specchio d'acqua a giocare a favore della cittadina siciliana in provincia di Trapani, facendola preferire dalla Pkra (Kiteboard rider association), corrispondente alla Fifa per il calcio, ad altre suggestive località internazionali. La manifestazione rappresenta un'occasione importante per il turismo in tempo di crisi, ed è motivo di entusiasmo per i tanti kiter che stanno affollando le pagine Fb e Twitter dell'evento, in attesa che la competizione abbia inizio. L'organizzazione della tappa siciliana, affidata in esclusiva per l'Italia alla S. I. Eventi, in collaborazione con il Comune di Marsala, la Provincia Regionale di Trapani, la Regione siciliana e i brand commerciali, sta promuovendo la campagna di "reclutamento" online dal titolo Kiters we want you – Marsala 2013, che offre agli atleti siciliani visibilità all'interno della kermesse. Inoltre, tutti gli spazi web di Kitesurf Freestyle World Cup – Marsala 2013 ospiteranno foto e biografia sportiva di ogni kiter.
Il kitesurf, detto anche kiteboard o flysurf dai cugini francesi, è l'ultima frontiera degli sport d'acqua. Una fusion vitaminica tra aquilonismo e surf da onda, che si pratica con una piccola tavola trainata da un ampio aquilone. Uno sport recente, nato nel 1999 alle Hawaii, ed esploso da Cape Town, punta estrema del Sud Africa, a Capo Passero, punta estrema di Sicilia. Certo il suo nome evoca scenari esotici e spiagge lontane: l'Australia, la California, le Hawaii, la Polinesia. Eppure, questo sport è una realtà “spumeggiante” anche in Sicilia, con scuole e circoli che radunano migliaia di appassionati delle acrobazie sull'acqua. Parole d’ordine: adrenalina, sana competizione, velocità trasgressive, panorami mozzafiato. Il vento come sacro Graal, le onde come colonna sonora, i colori fluorescenti delle vele ad incorniciare l’allegria ed il brivido di poter toccare il cielo con i piedi nell’acqua.