Ora che il COVID sembra sconfitto, esplode la festa ufficiale della longevità sana, il mito al centro di studi e ricerche a colpi di cervelli eccellenti e trilioni di dollari in tutto il mondo industrializzato.
“Voglio una vita sempre più lunga e in buone condizioni, una vita infinita e spericolata” sembra essere l’inno dei milioni di over-70 che ora hanno a disposizione il loro primo codice, messo nero su bianco da uno scienziato italiano nato a New York: Camillo Ricordi (figlio del grande Nanni Ricordi), votato (e molto vicino) alla cura definitiva per il diabete.
Ricordi, che si è formato e ha lavorato accanto ai chirurghi americani sacerdoti eccellenti del trapianto di organi, si muove da sempre sullo scacchiere scientifico mondiale, vive fra gli USA e l’Italia. Dirige da tempo, fra gli altri centri di punta, il più quotato istituto di ricerca diabetologica internazionale: il DRI di Miami. Ora ha creato un ponte fra longevità sana e patologie importanti.
Il professore, innamorato dell’America e mai dimentico della sua amatissima patria, pubblica nei prossimi giorni con Mondadori, e lo presenta a Milano, Il Codice della longevità sana, primo atlante scientifico (destinato anche al grande pubblico) su quello che da sempre è stato il sogno di tutti gli umani. Considerata un tempo dono del cielo e del genoma familiare, la longevità sana si è rivelata invece agli occhi dei ricercatori di mezzo mondo una costruzione scientifica che, se eseguita in scienza e coscienza, potrebbe portarci lontano, molto avanti nel tempo: potremmo insomma di diventare, seguendo le regole svelate dai molti staff di studiosi, quasi immortali.
In libreria dal 14 giugno, il Codice di Ricordi verrà presentato dall’autore in più appuntamenti lungo il Belpaese ed è frutto dell’ intreccio fra le scoperte di diverse università, alcune italiane.
Ricordi, affascinante e carismatico, è ottimo parlatore, incisivo comunicatore anche di difficili e sofisticate realtà scientifiche; da sempre è un convinto assertore del lavoro comune fra équipes di tutto il mondo: ha ideato il Progetto Batman, poi chiamato Fit4Pandemic, che punta a elaborare strategie capaci di rendere l’uomo resistente a pandemie, malattie autoimmuni e patologie da invecchiamento. “Omega3 e vitamina D v ha anticipato il professore – combinati con gli attivatori delle sirtuine, le proteine della longevità, agiscono contro le infiammazioni delle malattie iperimmuni e proteggono dal diffondersi del Covid”.

Sono pillole naturali, insomma, che prevengono la malattia dal virus, ma proteggono anche dall’azione delle patologie legate all’invecchiamento, con la relativa perdita di efficienza delle funzioni neurologiche.
Pioniere nello studio e nell’uso delle cellule staminali, oltre che autore del primo trapianto di cellule pancreatiche per curare il diabete, Ricordi ha buone notizie per tutti gli aspiranti centenari, per l’enorme mondo industriale che lavora alla ricetta di una vecchiaia senza fine e senza malattie, ma anche per gli amministratori e i responsabili dei sistemi sanitari pubblici di tutto il mondo.
”È stato dimostrato – dice – che prolungare la longevità sana comporta maggiori vantaggi economici della eliminazione definitiva di singole malattie”. Uno studio pubblicato su Nature quota infatti a 38.000 miliardi di dollari l’aumento di un anno di vecchiaia in salute, e 10 anni valgono 367.000 miliardi di dollari. Diventare vecchi, vecchissimi e rimanere in forma è quindi una questione di enorme valore, un affarone in tutti i sensi, come già dimostravano le cifre snocciolate da Nicola Palmarini nel bel libro Immortali, la mappa dei gruppi industriali e scientifici alla ricerca del Santo Graal. Che oggi è la guida per non morire o farlo il più tardi possibile, e vivere bene fine a cento e passa anni.
Puntiamo insomma a goderci cento anni di beatitudine e Ricordi si è candidato con il suo lavoro e ora il suo libro, a farci da guida.