In queste ultime settimane stiamo assistendo ad una recrudescenza dei contagi dovuta a molteplici fattori, tra cui certamente l’elevata trasmissibilità della variante Omicron e Omicron 2, l’allentamento seppur graduale delle restrizioni, la difficoltà riscontrata dai vaccini esistenti a mantenere una sufficiente efficacia trascorsi 5/6 mesi dall’ultima dose.
Gli individui a cui è stata somministrata la terza dose di vaccino paiono resistere meglio all’impatto col virus di coloro che hanno ricevuto solo due dosi, ma anche il 50% circa in più dei non vaccinati. In ogni caso, rispetto alle nuove aperture si rende necessario richiamare tutti alla responsabilità nei comportamenti individuali e collettivi, per non compromettere la libertà che abbiamo così faticosamente riconquistato nella vita sociale ed economica e, soprattutto, per contrastare la circolazione del virus e di nuove varianti che, – sebbene in questo ultimo periodo si siano mostrate più contagiose, ma meno aggressive – destano preoccupazioni per i malati oncologici, per coloro che sono affetti da patologie croniche e per gli immunodepressi.

In questi giorni assistiamo ad un aumento di casi, complice un abbassamento di attenzione, la stanchezza rispetto a tutta una serie di restrizioni e limiti, lo stesso green pass, che, qualche volta ha determinato l’allentamento di ogni precauzione, dall’utilizzo della mascherina al distanziamento. E’ questo della recrudescenza un fenomeno già in parte verificatosi nel marzo scorso, quando nella settimana di Pasqua, si notò un innalzamento della curva dei contagi. In queste ultime settimane si osserva un “anticipo” di tale situazione di crescita del contagio, su cui è necessario intervenire per non dover correre ai ripari dopo che le aperture saranno completate del tutto. Intanto si fa appello ai fragili di provvedere a terminare il ciclo di vaccinazione, e a tutti di comportarsi con rigore e mantenere l’uso della mascherina nei luoghi chiusi; si tratta di un momento cruciale. L’avvento del caldo migliorerà la tenuta della curva, ma il buon senso e il distanziamento, l’osservazione delle regole di igiene, devono farci da guida in questo momento che può rappresentare una uscita dal tunnel del Covid o una pericolosa virata verso nuove ondate e mutazioni.