
La professoressa Immaculata De Vivo, scienziata di origine italiana, docente di medicina alla Harvard Medical School, una delle massime esperte mondiali nel settore della epidemiologia molecolare della genetica del cancro, esponente di spicco nello studio dei telomeri e Daniel Lumera, autore di bestseller, esperto nelle scienze del benessere e della qualità di vita, riferimento internazionale per la meditazione, allievo di uno degli ultimi discepoli di Gandhi, hanno scritto dall’unione dei loro studi, un libro rivoluzionario: La Biologia della Gentilezza. Le 6 scelte quotidiane per salute, benessere e longevità, edito da Mondadori.
Capitolo dopo capitolo ci raccontano le verità a cui è arrivata la scienza in questi ultimi anni, confermando antiche tradizioni sapienziali e rivelando che il benessere dell’uomo non dipende solo dalla genetica ma anche dal vivere una vita gentile.
Una lettura che apre gli occhi e il cuore, all’incontro del rigore numerico della scienza con i valori umani.
La Professoressa De Vivo ci ha rilasciato un’intervista.
La scienza si è incuriosita e la gentilezza ha catturato il suo interesse e cosi oggi si è arrivati a scrivere di biologia della gentilezza. Due mondi cosi diversi che fondendosi forniscono scoperte rivoluzionarie. Come si uniscono queste due discipline, quella della mente e della biologia? Qual è il filo invisibile che le porta ad incontrarsi?
“Il filo invisibile sono i telomeri, per dare la risposta breve. La risposta lunga è più complicata, ma possiamo riassumerla in poche parole: i telomeri sono influenzati da fattori che hanno a che fare con gli stati mentali, le disposizioni d’animo, la vita interiore. Il corpo risponde agli stimoli della mente e ciò che osserviamo a livello di DNA conferma questo legame”.
Lei studia appunto i telomeri, che sono le estremità del DNA, che permettono di misurare l’invecchiamento e la longevità. Con l’avanzare dell’età, in modo naturale, questi si accorciano. Grazie alle sue ricerche ha scoperto che forze esterne, fattori ambientali, possono influenzare questo processo, provocando un’accelerazione dell’accorciamento. Quali sono questi fattori? Lo stile di vita quindi può modificare il DNA?
“I telomeri sono sequenze di DNA che nelle cellule somatiche vanno incontro a un accorciamento naturale nel corso delle numerose divisioni cellulari, a causa dello stress ossidativo e dell’infiammazione. Quindi un certo accorciamento è inevitabile. Quello che ci preoccupa è l’accorciamento accelerato, che causa invecchiamento precoce. Avere uno stile di vita sedentario, fumare, mangiare cibo spazzatura e vivere sotto stress facilitano questo processo, mentre altri fattori lo contrastano. Nel libro dimostriamo ad esempio che alimentazione sana ed esercizio fisico possono tamponare il logorio dei telomeri, prevenendo l’accorciamento accelerato grazie a un’azione di contrasto allo stress ossidativo e all’infiammazione. La dieta mediterranea, ad esempio, basata su frutta, verdura e cereali, lo fa attraverso gli antiossidanti contenuti in abbondanza in questi cibi. L’attività fisica, che è l’indicatore principale dell’invecchiamento precoce, lo fa attraverso processi chimici simili. Ma anche gentilezza, ottimismo, gratitudine possono innescare processi analoghi e avere la stessa capacità protettiva nei confronti dei telomeri”.
Il termine gentile è molto bello, è un sentimento interiore. Che cosa significa essere gentili veramente? Che cos’è la gentilezza?
“Per me la gentilezza ha tante forme. Di base, significa avere a cuore le cose e le persone, sia nelle parole che nelle azioni. La gentilezza può essere espressa con un semplice sorriso, ma anche sotto forma di gratitudine, affetto, riconoscenza, gioia, tutte qualità che possono avere un impatto positivo sulla nostra vita quotidiana, sia a livello mentale che a livello biologico. Lo spieghiamo nel libro, usando la misurazione dei telomeri come indice dell’impatto di questi attributi sul DNA. I telomeri sono impiegati per misurare l’invecchiamento cellulare e, per estensione, dell’intero organismo. Un metodo ormai affermato per valutare gli effetti a lungo termine che vari fattori hanno sul DNA umano”.
La gentilezza quindi è un ingrediente fondamentale delle nostre relazioni e della salute psicofisica. Come ci si educa al garbo?
“Credo che la gentilezza sia contagiosa, perché ispirata dagli atti di gentilezza disinteressata che vediamo intorno a noi. Può essere un tratto che sviluppiamo già da bambini, ma non è mai troppo tardi per imparare a essere gentili e insegnarlo agli altri”.
Pensa che i bambini cresciuti nella violenza possano diventare degli adulti gentili? E’ possibile curare un DNA danneggiato dalla propria storia personale?
“Ottima domanda. Abbiamo condotto degli studi sulle condizioni di salute di bambini cresciuti in alcuni orfanotrofi di Bucarest, in Romania, in contesti di grave privazione. Abbiamo potuto vedere come il DNA porta effettivamente i segni degli orrori subiti a quell’età, sotto forma di violenze fisiche e mentali. Questi bambini, vittime di esperienze traumatiche, hanno poi manifestato problemi di salute anche a distanza di molti anni dagli eventi. Sono tuttavia convinta che sia possibile insegnare la gentilezza e rimediare ai danni subiti dal DNA. Non è mai troppo tardi per intervenire. Nelson Mandela diceva: “Nessuno nasce odiando un’altra persona per il colore della sua pelle, per la sua storia o per la sua religione. Le persone devono imparare ad odiare e, se possono imparare ad odiare, gli può essere insegnato l’amore, anche perché l’amore arriva più facilmente al cuore umano che il suo contrario”.
Coltivare e sviluppare i 5 valori che vengono esplorati nel libro: ottimismo, perdono, gratitudine e felicità, influisce positivamente sulla salute e la longevità. Si ribalta quindi la credenza della teoria sull’evoluzione di Darwin, secondo cui il più adatto a sopravvivere in questo pianeta è il più forte? Come ce lo dimostra la scienza che il più adatto a sopravvivere è al contrario il più gentile ?
“Darwin è stato male interpretato molte volte a questo riguardo. Non si tratta del più forte o del più adatto, ma del più ‘adattabile;, il più abile a cambiare. Il DNA è per la maggior parte immutabile, ma ci sono delle aree dei cromosomi, le estremità telomeriche, che possono essere modificate. Adottando stili di vita salutari possiamo prevenire l’accorciamento prematuro dei telomeri, che causa un invecchiamento precoce. Le scelte che facciamo possono avere un impatto reale sulla nostra biologia e nel libro citiamo numerose ricerche scientifiche a sostegno di questo concetto”.
Gli studi genetici sull’impatto della meditazione sono rivoluzionari. Perché la meditazione disinfiamma e protegge i nostri telomeri?
“Come spiego nel libro, i miei studi sulla Loving Kindness Meditation dimostrano che le persone che praticano abitualmente la meditazione hanno telomeri più lunghi, perché questa pratica contrasta gli effetti deleteri dell’infiammazione. Quando siamo sottoposti a stress, l’organismo attiva una risposta fisiologica acuta detta “combatti o fuggi”, che serve a reagire a pericoli o situazioni di allarme di breve durata in modo da favorire la sopravvivenza. Quando questa risposta viene attivata continuamente, in maniera cronica, gli effetti infiammatori vanno fuori controllo, danneggiando i telomeri e la nostra salute. La meditazione può efficacemente mitigare questo meccanismo, favorendo buona salute e longevità”.

Un capitolo del libro è dedicato all’importanza della musica e al suo potere benefico. Ascoltare o cantare un brano musicale ha un enorme impatto terapeutico. La musica è una strategica protezione della salute ? E’ un supporto per le terapie dopo un evento patologico ?
“La musica è eccezionale sotto tanti aspetti. Nel libro ad esempio dimostriamo come alcuni tipi di musica possono avere un impatto sulla pressione sanguigna, normalizzando i valori nelle persone ipertese. Ed è impiegata come supporto alle terapie per i pazienti colpiti da ictus, i quali hanno mostrato importanti segni di recupero grazie alla musica”.
Gli scienziati devono essere ottimisti?
“Gli scienziati sono ottimisti per definizione! Molte delle nostre ipotesi e dei nostri esperimenti falliscono, se ci lasciassimo abbattere dal pessimismo non andremmo molto lontano. Anche di fronte all’insuccesso, non smettiamo mai di riprovare. ‘Domani è un altro giorno’ è il nostro motto”.
Qual è la cosa più gentile che augurate ai vostri lettori e cosa desiderate che comprendano ?
“Di essere gentili con sé stessi e trattarsi con cura. Solo così si può essere gentili anche con gli altri. È un po’ come le istruzioni di sicurezza in aereo: devi indossare la tua maschera d’ossigeno prima di aiutare gli altri con la loro”.