Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Aerospazio, Riccardo Fraccaro, e l’amministratore della NASA, Jim Bridenstine, hanno firmato venerdì, 25 settembre, in forma virtuale una Dichiarazione Congiunta sulla collaborazione bilaterale nel quadro del programma Artemis.

La dichiarazione apre la strada ad una partecipazione sempre più articolata e proficua dell’Italia al programma lanciato dagli Stati Unitiper ritornare sulla Luna entro il 2024 e sviluppare le tecnologie e l’esperienza necessaria per finalizzare una missione umana su Marte. La dichiarazione riconosce i potenziali benefici di natura scientifica e commerciale della collaborazione tra USA e Italia e gli ambiti in cui l’Italia potrà portare il proprio contributo di eccellenza.
La dichiarazione è il più recente sviluppo di una collaborazione strettissima tra istituzioni e settore privato in Italia e negli USA che ha proiettato il nostro Paese tra i maggior player nell’aerospazio e nella space economy.
“La Dichiarazione Congiunta”, ha sottolineato da Washington l’ambasciatore d’Italia negli Stati Uniti, Armando Varricchio, “rappresenta un tassello di fondamentale importanza per i rapporti tra Italia e Stati Uniti nel settore spaziale, nell’era della “space economy”. Lo scorso ventennio – ha proseguito l’ambasciatore – è stato caratterizzato dallo strettissimo rapporto tra Space Shuttle e logistica del trasporto, con la realizzazione in manifattura italiana dei “moduli logistici pressurizzati”. Guardando ai prossimi vent’anni l’Italia si presenta ora come un partner insostituibile nella logistica e nel trasporto interplanetario: si tratta di una prospettiva unica per l’industria nazionale e di un posizionamento strategico per il nostro intero sistema Paese”, ha concluso.

“Grandissima soddisfazione per la storica intesa del programma spaziale Artemis, firmata dal sottosegretario Fraccaro e dal capo della NASA Bridenstine” è stata espressa dal sottosegretario agli Affari Esteri, Manlio Di Stefano, parlando di “un risultato reso possibile grazie a un solido coordinamento politico e diplomatico tanto in Italia quanto negli Stati Uniti, per cui ringrazio tutti i funzionari e i diplomatici italiani per l’impegno profuso”.
L’Italia è il primo Paese europeo a firmare l’accordo con la NASA che punta a riportare la prima donna e il prossimo uomo sulla luna entro il 2024, come base stabile per l’esplorazione di altri pianeti e corpi celesti nel sistema solare.
“Questo programma non è solo la punta più avanzata della ricerca e dell’esplorazione umana dello spazio, ma”, ha sottolineato Di Stefano, “rappresenta anche un’opportunità per il nostro settore della ricerca e dell’industria spaziale che sono un’eccellenza riconosciuta internazionalmente, e che daranno un contributo fondamentale per riportare l’umanità sulla Luna e per visitare altri pianeti”.
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