La pelle è molto di più che un organo di bellezza, in realtà è un organo vitale perché ci protegge dall’ambiente esterno, mantiene l’idratazione e così pure la temperatura corporea senza tralasciare il fatto che fa parte del sistema immunitario.
Il picnogenolo (pinus maritima) è un formidabile antiossidante estratto dalla corteccia del pino marittimo francese, ricco di nutrienti quali bioflavonoidi e procianidine.
Questa pianta, che cresce solo in una regione della Francia situata tra i vigneti di Bordeaux a nord e la catena montuosa dei Pirenei a sud, contrasta la produzione di radicali liberi particolarmente dannosi per l’intero organismo e rallenta i processi di invecchiamento in generale.
Per quanto riguarda la pelle, la rinnova, la idrata rendendola più elastica, liscia e con un aspetto più giovane e sano.
Non può eliminare le rughe profonde ma certamente un suo utilizzo costante può rendere la pelle più compatta, soda e levigata e con una minor quantità di piccole rughe e macchie del tempo.
L’azione benefica di questo dono della natura lo dobbiamo alla sua azione sulle proteine (collagene ed elastina) cutanee ed al miglioramento della circolazione che incrementa di conseguenza l’idratazione ed il nutrimento, senza tralasciare l’azione detossinante ed ossigenante.
Come una pillola magica, individua le proteine della pelle, si lega a loro, le protegge dai radicali liberi e distrugge gli enzimi come la ialuronidasi, principale responsabile della degradazione delle riserve di acido ialuronico e dell’assottigliamento della pelle che insorge inevitabilmente con il passare degli anni.
Al contempo contribuisce alla produzione di nuove fibre di collagene che non solo rendono la pelle più liscia ed elastica ma gli conferiscono un aspetto più sano e luminoso.
Con l’invecchiamento la pelle perde la sua elasticità, ciò si deve principalmente all’accumularsi degli effetti nocivi delle continue esposizioni solari che alterano la struttura cutanea ed aggrediscono il dna della cute.
Questo effetto è facilmente dimostrabile: se pizzicate la pelle di una persona giovane e la tirate verso l’alto questa tornerà rapidamente alla sua posizione di partenza, se ripetete l’esperimento con una persona in età avanzata noterete che tornerà in posizione in maniera molto più lenta.
Di solito tendiamo a ritenere che la pelle abbia la nostra stessa età ma purtroppo questa non è una regola certa, infatti, condizioni climatiche, stile di vita, alimentazione, fumo ed inquinamento giocano un ruolo determinante ed anche il lavoro che facciamo spesso è segnato sulla nostra pelle.
Avete mai notato che la pelle sulla nuca dei pescatori e dei contadini è spessa e con rughe profonde rispetto alla pelle ad esempio degli impiegati?
Confrontate la morbidezza della pelle di una parte esposta al sole con quella di una parte coperta come per esempio le natiche, la differenza sarà notevole.
Avete capito bene! E’ il sole che fa la differenza facendo sì che i radicali liberi trovino terreno fertile per agevolare un precoce invecchiamento cutaneo.
Le proteine delle pelli più giovani scorrono liberamente le une sulle altre e quando vengono allungate come abbiamo visto tornano subito alla loro lunghezza originale. Con il passare del tempo e con l’eccessiva esposizione al sole le radiazioni ultraviolette interagiscono con i grassi della cute producendo radicali liberi che danneggiano le proteine che, una volta compromesse non scivolano più in maniera naturale e perdono la loro elasticità originale.
Come entra in gioco il picnogenolo?
“Neutralizzando i radicali liberi e riducendo i danni provocati dal sole”.
Degli studi hanno dimostrato che i tempi di esposizione necessari a sviluppare una scottatura possono essere aumentati con il picnogenolo, ma esso in ogni caso non dovrebbe essere l’unica protezione dal sole infatti è importante usare un buon filtro solare adattato al proprio fototipo, indossare un cappello e fare attenzione ai tempi di esposizione.
Altri importanti ricerche hanno messo in luce che il picnogenolo previene le infiammazioni della pelle causate dall’esposizione ai raggi UV.
Da non sottovalutare gli ottimi risultati ottenuti su problematiche di iperpigmentazione.
Il melasma o cloasma è una pigmentazione eccessiva della pelle che compare nelle zone cutanee più esposte al sole, come il viso e colpisce prevalentemente le donne.
La causa del disturbo spesso èassociata allo stato ormonale legato per esempio all’assunzione di contraccettivi orali, alla gravidanza ma anche all’assunzione di determinati altri farmaci fotosensibilizzanti.
Sempre in riferimento alla pelle si sono riscontrati miglioramenti dopo l’utilizzo del picnogenolo in caso di psoriasi, in quanto esso agisce sui geni che codificano le molecole infiammatorie, riducendo la produzione di queste molecole e quindi bloccando l’infiammazione.
Essendo un ottimo antinfiammatorio si è rivelato utile per ridurre significativamente i tempi di guarigione di piccole ferite, infatti oltre a ricostruire la proteina della pelle, migliora la circolazione, protegge la vit C ed è anche un ottimo antimicrobico.
Riassumendo:
-Annienta i radicali liberi proteggendo di conseguenza le cellule
-Lega alla pelle le proteine collagene ed elastina
-Rende la pelle liscia ed elastica
-Riduce il rischio di pigmentazione anomala
-Facilita la cicatrizzazione
“Nella natura c’è tutto, si tratta solo di trovarlo, di combinarlo nel modo giusto, di trattarlo e di conservarlo applicando tutta la conoscenza di passato e presente”.