Il lusso made in Italy ha una nuova casa a New York, una townhouse, per la precisione, sull’elegante Madison Avenue. Aperto già a dicembre ma senza dare troppo nell’occhio, il nuovo store di Buccellati, lo storico marchio italiano di argenteria e gioielleria, ha ufficializzato l’apertura giovedì 12 marzo con un ricevimento per cui elegantissimi newyorchesi si sono messi in coda davanti all’ingresso a partire dalle 6 di sera.
Buccellati è stato un pioniere del made in Italy negli Stati Uniti. La presenza del marchio a New York risale addirittura al 1956 quando Mario Buccellati, fondatore dell’azienda, aprì il primo negozio su Fifth Avenue. Il nuovo store apre un ulteriore importante capitolo in una storia che va di pari passo con la storia dell’affermazione del made in Italy come sinonimo di eleganza e unicità.

Alberto Milani, CEO Buccellati Americas.
“Buccellati vuole essere un po’ un alfiere del made in Italy su Madison Avenue – ha spiegato a La VOCE Alberto Milani, CEO di Buccellati Americas – Con questo nuovo store non vogliamo soltanto dare uno spazio d’eccellenza al nostro marchio ma sottolineare il ruolo del made in Italy e della cultura italiana”.
Il nuovo store occupa un’intera palazzina, una townhouse, appunto, con la classica pianta stretta e lunga. Quattro piani, ognuno con un’offerta diversa. Al primo piano una linea più giovane e moderna con le ultime novità di casa Buccellati. Al secondo piano la galleria degli argenti con i pezzi Buccellati più classici e noti, una vera e propria immersione nella tradizione artigianale made in Italy. Al terzo piano i gioielli, pezzi unici, gli oggetti di una vita, disegnati su misura e realizzati a mano. Il quarto piano è un tuffo nella bellezza, nell’arte, nello stile: attraverso un corridoio alle cui pareti sono esposti bozzetti e studi per gli oggetti Buccellati, si accede a una stanza allestita come una galleria d’arte dove, durante la serata di inaugurazione, erano esposti quadri in prestito da Wildenstein & Company, tra cui un Monet e un Redon, ognuno con a fianco una teca che conteneva un gioiello disegnato dai maestri orafi Buccellati, ispirato a quel quadro. Infine il quinto piano, il Buccellati club, dove la casa italiana ospiterà ogni mese eventi speciali, dedicati al cibo, al vino e alla cultura italiana, anche in collaborazione con altre aziende interessate a una cornice di eleganza ed eccellenza su Madison Avenue.

Un dettaglio del quadro di Monet e gli orecchini ad esso ispirati.
“Come made in Italy dobbiamo sfruttare quegli ambiti in cui siamo più in grado di competere – ci ha detto ancora Alberto Milani – ovvero il massimo dell’artigianalità che è anche l’espressione di un nuovo made in Italy che, recuperando la tradizione, propone un’arte manuale e una tecnica esagerata, per competere su questo mercato. L’artigianalità inizialmente era sinonimo di un’arte povera, ma oggi sta diventando sempre di più sinonimo di eccellenza. È su questo che costruiamo la nostra credibilità e il posizionamento dei nostri prodotti”.
L’artigianalità diventa così la nuova frontiera del lusso, un territorio su cui sono in pochi a poter competere con l’Italia. Di questa risorsa un’azienda come Buccellati non è soltanto consapevole, ma se ne fa orgogliosamente ambasciatrice: “Manualità significa unicità: ogni nostro oggetto è unico e diverso da ogni altro. Se spendi tre o quattro mila dollari per un oggetto, sai che li stai spendendo per un articolo fatto a mano che hai solo tu. Lo stesso discorso vale per la sartoria o le calzature. Di fatto l’oggetto artigianale costa di più, ma noi sottolineiamo che dietro quel costo c’è una tradizione, una cultura e una passione, oltre che, ovviamente, una qualità superiore”.
Dove non arriva il portafoglio, arriva l’apprezzamento di un’eccellenza fatta di qualità, tradizione e innovazione: concetti che sono sinonimo di made in Italy.