Abbigliamento, accessori, scarpe e borse di pelle: quali saranno le tendenze per l'estate – primavera 2016? Ce lo dice Arts & Tannery, l'ormai puntuale appuntamento che due volte l'anno (una per le collezioni autunno-inverno, l'altra per quelle primavera-estate), dal 2004, mette in mostra a New York tutto il meglio che il settore italiano delle pelli sa fare, dettando le regole per le prossime stagioni. Si tratta di produzioni di alta qualità, sempre innovative nei colori e negli accostamenti e sempre al passo con un mercato, quello del fashion, in continua evoluzione. Un'occasione unica per chi intende seguire le mode e un punto di riferimento fondamentale per chi, invece, progetta le collezioni.
Indossare la pelle è un'arte, ma lo è altrettanto rendere la pelle qualcosa di speciale da indossare. Sempre privilegiando la qualità dei materiali, ma con un prezzo che resta comunque accessibile, i dodici espositori italiani presenti all'evento (Alexander Vistmann, Accoppiature Pisane, Atlas Conceria, Benericetti, Bopell Conceria, Conceria Di Urgnano, Conceria, Pellegrini Group, Ri. Pell Conceria, Romana Conceria, Sanlorenzo, Vesta Corporation) hanno attraversato l'Atlantico e portato a New York le anteprime delle loro collezioni per la prossima stagione primavera – estate. Con la pelle, signori, ci si riesce a fare veramente di tutto.
Inserti che riproducono ora un “pizzo” ora una pelliccia (già, perché alla pelle vedremo anche applicate delle piume), pellami traforati che ricordano la trama dei tessuti e altri, invece, utilizzati per il rivestimento di piumini (chi l'avrebbe mai detto?). Insomma, come al solito la creatività Made in Italy anche su un prodotto antico come la pelle non manca.
La ventiseiesima edizione dell'evento, ospitata al Midtown Loft & Terrace, è stata organizzata, con la collaborazione dell'Italian Trade Commission, dall'Italian Leather System, un consorzio formato da imprese del settore pelle e conceria che riunisce il meglio delle aziende italiane del pellame. L'obiettivo del consorzio, ci ha spiegato il suo Direttore Paolo Cipriani, è l'internazionalizzazione delle aziende che lo compongono, senza concorrenza, ma attraverso la complementarietà degli articoli offerti. Nel mercato americano il pellame italiano è riuscito negli anni a ritagliarsi una fetta sempre più consistente, ma il potenziale di sviluppo è ancora ampio e c'è spazio per tutti.