“La sposa era bellissima”, questo è il commento che ogni donna che decide di prendere marito, vuole sentire dagli invitati. Pare infatti che in quel romantico giorno, gli sposi diventino più splendenti, merito forse della gioia, dei progetti per il futuro e di sicuro del capo indossato. Fiabesco o minimalista, con strascico, velo, diadema, pizzi, volants, o anche senza, l’abito per il gran giorno resta tra i sogni più gettonati tra i tradizionalisti dei sentimenti. A Venezia o a Miami, a Springfield o a Latina, si desidera scegliere tutto con cura, fin nei minimi dettagli, per non commettere errori nel giorno del fatidico “Sì”.
Dall’11 al 13 ottobre, il sogno va in scena a New York che ospita, al Pier 94, a Midtown Manhattan, la Bridal Week 2014, un evento dedicato ai futuri sposini, che per il secondo anno, vede la partecipazione di otto aziende siciliane di alta sartoria. Lo stile siculo sbarca dunque a New York, grazie al progetto finanziato dalla Regione siciliana, attraverso l’Assessorato Attività produttive, con risorse del Po Fesr, che sostiene le imprese che operano nel settore della moda. Gli stilisti raggruppati sotto il marchio Sicily and the City sono: Loredana Roccasalva da Ragusa, Arcangela Aiello, La Via della Seta di Francesca Paternò, Valentina di Simona Pettinato da Catania, Giusy Munafò da Siracusa, Marco Cucinotta da Messina, Rosa Vetrano da Palermo e Cocò Gioielli da Valguarnera.

Arcangela Aiello: Collezione alta moda i fiori dell’Islam
Tra le proposte fashion degli atelier selezionati, troviamo idee e modelli che possono soddisfare qualunque clientela, tagli e tessuti dal sapore antico o più contemporaneo che danno vita ad un’idea di sposa sofisticata, femminile, sontuosa, elegante e mai scontata. Come nelle creazioni di Arcangela Aiello, nata proprio a New York, ma che lavora a Catania, che si è ispirata, ad esempio, agli audaci Fiori dell’Islam: un’eleganza leggera, fatta di linee scivolate, che lasciano spazio all’utilizzo di lussuose sete chiffon, organze, duchesse, ricami preziosi, corpetti lavorati a mano.
È un inno invece, al Novecento di cui porta il nome, la nuova collezione de La Via della Seta, di Francesca Paternò. La “fashion engineer” siciliana ha reso omaggio ai trend più significativi del secolo scorso, reinterpretandoli in chiave attuale: dalle leggiadre vestali dell’Art Noveau di Alphonse Mucha, con vesti fluide impreziosite da note floreali, fino alla ruggente irriverenza degli anni Venti, l’età del jazz e delle maschiette, di lustrini, perle e ricami, di galà voluttuosi in stile Grande Gatsby. E quindi i Sixties e il glamour felliniano della Dolce Vita, con corpetti che regalano vitini da vespa, accentuati da gonne ampie che svelano le caviglie. E, infine, la figura di Frida Kahlo: “Per la folgorante intensità dei colori e per la sua forza vibrante – ha spiegato la Paternò – non poteva non essere un'icona del Novecento, una donna determinata e combattiva ma allo stesso tempo dotata di grande sensibilità e romanticismo”. La Bridal Week 2014, è un evento da non perdere per gli interessati, per chi ancora tentenna o solo per i curiosi, che potranno ammirare le raffinate collezioni made in Sicily.