“A Scipione piace molto Netflix”, “Barattolino invece adora Amazon”.
Allora: Scipione è un gatto, Barattolino un Chihuahua. I loro gusti sono guidati dal fatto, e lo sanno tutti quelli che possiedono animali domestici di taglia piccola, che cambiano canale. Se lasciate un telecomando in giro, sul divano, sul bracciolo di una poltrona o su un tavolino e vi mettete a guardare la tv, sappiate che, prima o poi, il vostro animale domestico (volete la parola orrenda? Eccola: pet) passeggerà sulle vostre ginocchia, puntando dritto sul telecomando.
Sullo schermo scomparirà quello che state guardando e ci sarà un’altra cosa. Ha cambiato canale. Secondo un piano ben preciso, anche se è inutile che cerchiate di capire perché. Il rapporto degli animali domestici coi telecomando è di due tipi: o ‘tampicciano’ fino a che non hanno cambiato canale, se sono di taglia piccola, se invece sono di taglia grossa lo mangiano.
Il telecomando è buonissimo, è l’osso perfetto, un po’ gommoso, con i tastini croccanti. Un nostro amico ha un gatto che non sopporta La Casa di Carta e cambia. Un’amica invece ha una cagnolina che salta sul divano e mette la D’Urso, a volte la Gruber. E voi, quando succede, avete un soprassalto e pensate al televisore impazzito. Lo fanno quando meno ve lo aspettate, magari quando vi state appisolando. Alcuni animali domestici più evoluti, se vedono che vi siete proprio addormentati, spengono la tv e a volte anche l’abat-jour. Poi vanno a letto.
Ci sono anche quelli che amano molto il calcio e quando c’è una partita con Caressa o Adani che commentano, pigiano con la zampina il testo silenzioso così l’audio va via. Insomma hanno i loro gusti. E vanno rispettati.