Se un marito lavora allora tutto bene. Arriva a casa alla sera (la pausa pranzo la fa coi colleghi d’ufficio e dirò quasi sempre che ha mangiato una “bella” insalatona, al che verrebbe da chiedergli come fa a essere bella un insalatona), si mette a cena con la famiglia, poi c’è Netflix, le serie, Amazon eccetera – con la moglie sul divano che mentre lui guarda guarda anche lei ma contemporaneamente gioca a Burraco online.
Se un marito capofamiglia non lavora, se è in pensione, se è in cassa di integrazione, se ha perso la sua occupazione, allora è un uomo morto. Cioè diventa un’altra cosa. E cioè una casalinga.
Le mogli sono abilissime (soprattutto le mogli americane in questo sono dei geni, mai viste cucinare, nonostante in possesso di cucine pazzesche). Non fanno calare il marito in questo nuovo ruolo di colpo, ma gradatamente. Prima va a prendere i bimbi a scuola, poi li va ad accompagnare e a prendere (i suoi risvegli al mattina a preparare le colazioni per tutti mentre la moglie dorme o finisce la partita di Burraco della sera prima, sono mitici). Poi a mezza mattina va in giro a pagare le bollette, poi finisce pian piano ad andare a fare la spesa al centro commerciale, dove viene pilotato da casa e se spazza un prodotto si prende una cioccata al veleno che va via storto. Arriva il punto in cui si scopre che è anche bravino a far da mangiare e da quel momento diventa lo chef di casa e se non fa da mangiare lui si mangiano dei crackers.
Gli amici intanto, quando si incontrano al bar e parlano di lui, di solito usano questa frase tipo: “Riccardo? È stato ritirato! L’han messo ai lavori forzati”. E si scuote la testa come se fosse morto, con quella nota “aaaaa.…” pronunciata lunga, che vuol dire cosa vuoi farci.
Al pomeriggio poi è un turbine. Il papà diventa autista, maestro, professore, mamma e forse anche nonno. Deve accompagnare Fede a basket, poi lo lascia lì e viene a prendere la Ludo da portare a pattinaggio, la lascia lì e va a ritirare della roba al lavasecco, poi va a prendere tutti e due, li porta a casa e si mette a fare i compiti. Lì passa dal greco alle tabelline delle elementari in un attimo. Insomma, è lui, non più la donna, che alla mattina va a prederei caffè al bar e dice al barista che gli ha chiesto come va: “Son distrutta, devastata! Non ce la posso fare!”.
Il barista capisce e non gli dice niente.