Il grande Giacomo Leopardi nello Zibaldone, una sorta di diario personale che raccoglie una grande quantità di appunti, riflessioni e aforismi, esprime il suo pensiero sull’egoismo dell’uomo – “L’egoismo è la peste della Società (…) L’egoismo è inseparabile dall’uomo, cioè l’amor proprio, ma per egoismo, s’intende più propriamente un amor proprio mal diretto, male impiegato, rivolto ai propri vantaggi reali, e non a quelli che derivano dall’eroismo, dai sacrifizi, dalle virtù, dall’onore, dall’amicizia ec. (…)”. Le sue parole risultano di grande attualità soprattutto dopo la crisi dovuta alla pandemia e al conflitto russo-ucraino, scoppiato alle porte dell’Europa.
Oggi sentiamo sempre più spesso parlare di innumerevoli “ismi” come: “cattivismi”, “individualismi”, “egoismi”. In molti confondono l’individualismo, un fenomeno di tipo sociale, con un insieme di comportamenti collegati all’ego. Troviamo ben tre atteggiamenti di tipo psicologico, due noti e un altro meno, che sono presenti in quest’era contemporanea.
Il primo è l’egoismo una condotta che ha come scopo quello di appagare i nostri desideri e di soddisfare i nostri interessi personali. A volte tendiamo a danneggiare anche gli altri pur di raggiungere i nostri obiettivi.
Il secondo è l’egotismo una parola di cui si parla ancora poco e su cui bisognerebbe indagare. Il termine fu diffuso in Europa dallo scrittore francese Stendhal, che intitolò uno dei suoi capolavori “Souvenirs d’égotisme”. Si tratta di un atteggiamento psicologico che ci porta ad amare a dismisura le nostre azioni e ci offre una considerazione narcisistica di noi stessi.
L’egocentrismo è dei tre l’aspetto psicologico più importante e distruttivo della società odierna. Il nostro io si pone al centro di tutto e ci impedisce di comunicare con gli altri o di trovare un punto di incontro. Le nostre idee sono uniche e inconfutabili e nessuno può permettersi di contestarle.
A confermare la tendenza all’egoismo ci ha pensato anche il ricercatore Enzo Risso che attraverso uno dei suoi articoli, pubblicati su Il Domani, descrive l’iper egoismo nazionale attraverso un ricerca davvero indicativa.
Risso riporta i dati di un’indagine realizzata, tra venerdì 23 settembre e venerdì 7 ottobre 2022, da Ipsos sulla sua piattaforma Global Advisor in 33 nazioni. Ipsos ha intervistato un totale di 32.507 adulti di età compresa tra i 18 e i 74 anni. Il 79 per cento dei cittadini pensa che sia opportuno porre l’attenzione sul proprio paese e interessarsi di meno al resto del mondo.
“Ai vertici di questa classifica ci sono l’Indonesia (90 per cento), il Sud Africa e la Corea del Sud (89 per cento) , la Malesia e il Perù (87 per cento), la Romania e la Turchia (86 per cento), la Colombia (84 per cento), il Cile e l’India (83 per cento), il Messico e l’Argentina (rispettivamente 81 e 82 per cento).
In tutti gli altri paesi il dato è compreso tra il 70 per cento della Germania e il 78 per cento di Brasile, Canada, Gran Bretagna, Irlanda, Thailandia. In Italia la percentuale si attesta al 71 per cento, ed è, insieme alla Germania, il dato più basso”.
Inoltre, ci sono altri numeri interessanti da evidenziare: “Il 70 per cento degli italiani ritiene che la mondializzazione abbia generato svantaggi per i popoli e vantaggi solo per i ricchi. Il 64 per cento ritiene che le dinamiche dei mercati globali stiano uccidendo la nostra economia e, il 68 per cento avverte la globalizzazione come una minaccia della nostra cultura”.
Come se non bastasse, a questi numeri si lega la disaffezione europeista. Infatti, la spinta europeista è passata “dal 48 per cento di due anni fa al 39 per cento di oggi”.
Gli italiani si dimostrano scettici nei confronti degli attori globali. Questa sfiducia porta le persone a non voler guardare oltre i propri confini e l’iper egoismo nazionalistico, come sostiene Risso, non aiuta a fronteggiare i problemi legati all’economia, all’ambiente, al raggiungimento della pace, alla fine delle disparità tra le classi sociali.
L’iper egoismo è un ostacolo ai cambiamenti e non agevola il dialogo, il confronto e la cooperazione che sono elementi fondamentali per superare le sfide attuali. Un allarme sociale che deve farci pensare alle parole di Papa Francesco che ha spiegato il concetto di “egoismo indifferente” e ci ha invitati ad abbandonare la strada dell’egoismo e a guardare con occhi diversi il prossimo.
Dobbiamo ritrovare la fiducia per dare una risposta forte alle nostre incertezze e alle nostre difficoltà. Non dimentichiamo che l’amore muove tutto ed è l’unica direzione che dobbiamo seguire, cosi come ci ricorda il grande scrittore russo Lev Tolstoj: “Per essere felici, occorre una cosa sola: amare, e amare con sacrificio di sé, amare tutti e tutto, stendere in tutte le direzioni la tela di ragno dell’amore: chi ci capita dentro, quello va preso”.